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1970 Sagra del carciofo 2022 |
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carciofo romanesco Dal 1970 a Sezze nel mese di aprile si tiene la sagra del carciofo, manifestazione in cui è coinvolto tutto il paese, dai produttori alle associazioni di volontariato, dalle istituzioni ai commercianti. Associazioni culturali, commercianti, volontari e i gruppi folcloristici, provenienti da ogni parte del mondo, animano le piazze e le vie della città lepina. Nel 2001 il carciofo romanesco coltivato in alcune zone del Lazio, tra cui le campagne tra Sezze e Priverno, ha ottenuto dal Ministero delle politiche agricole il marchio IGP che spetta solo a 530 prodotti in tutta Europa. L'Italia è seconda solo alla Francia con 105 varietà di cibi, tra cui c'è il carciofo setino. Da questi numeri si comprende l'importanza che il carciofo ha per la nostra zona. Viene così premiata la difesa centenaria del territorio che conserva ancora le caratteristiche adatte per un prodotto genuino, coltivato in zona fin dal XV secolo. Bisogna congratularsi quindi con chi ha voluto la Sagra del carciofo a Sezze fin dal 1970, e con quelli che nel 1993, dopo una lunga ricerca svolta dal CNR sulle proprietà del carciofo locale, auspicavano un riconoscimento DOC per il prodotto. Il carciofo promuove Sezze, ma Sezze... promuove il carciofo ? non sono tutte rose e fiori: la produzione è in calo, oramai da diversi anni. E come poteva essere altrimenti se non si crea un mercato che da senso al marchio IGP. Al contadino non conviene piantare il carciofo, eppure il carciofo ogni anno ha qualità maggiori. Tutto questo impone una riflessione: la sagra ha un senso solo se le istituzioni si impegnano a promuovere durante l'anno la coltivazione del carciofo incentivando i produttori, dando loro prospettive di guadagno adeguate e soluzioni di mercato che garantiscono un incremento della produzione. Solo un atteggiamento attivo salverà il Carciofo Setino. |
24
aprile 2022 51a
Sagra
del Carciofo
La Sagra del Carciofo, dopo due anni saltati a causa della pandemia, torna a svolgersi per la cinquantunesima edizione nei vicoli e nelle piazze del centro storico della città di Sezze domenica 24 aprile 2022. Per i motivi che quasi tutto il mondo ha conosciuto, la pandemia, non è stato possibile fare più di un incontro come avvenuto in passato ma, riconoscendo il coraggio degli attuali amministratori, è stato solo chiesta una adesione on-line non sapendo ancora se l'evento fosse consentito, viste le circostanze veramente eccezionali. Lo hanno compreso quasi tutti, eccetto chi la sagra l'ha diretta per anni lasciandola incompiuta. E si, è tutto vero il coinvolgimento del paese nell'evento e la sua bellezza, ma è altrettanto vero che la sagra di Sezze, dopo 50 anni, non ha un comitato organizzatore, come più volte chiesto da produttori, commercianti e associazioni proprio in quegli incontri spesso inconcludenti che si sono svolti in passato; non ha uno statuto ne un regolamento che ne detta le linee guida; non ha un disciplinare che garantisce qualità e tipicità dei prodotti cucinati; e in fine dopo 50 anni ancora non ha un logo tipico con cui farla riconoscere. Ecco, i nuovi amministratori, non appena che "il mondo" torna ad una parvenza di normalità, dovranno occuparsi di rendere la Sagra del Carciofo di Sezze un evento che non si basa esclusivamente sulla buona volontà dei singoli e sul consenso delle autorità comunali, ma su un programma precostituito leggibile da tutti su cui lavorare per migliorarlo. 1998
- 2018: 20 anni di Sagra
del Carciofo Nella foto sotto (19 aprile 1998) il Presidente della Regione Lazio, Pietro Badaloni, premia Ignazio Romano per la mostra fotografica allestita in Via Valerio Flacco in collaborazione con l'associazione Nova Setia alla 29° edizione della Sagra del Carciofo. Da allora non sono mai mancati impegno e passione, non solo il contributo fotografico ma una dedizione costante in ogni aspetto dell'evento per fare della sagra un momento unico di promozione territoriale. Prima edizione della Sagra del Carciofo La prima edizione della Sagra fu quella del 1970, fortemente voluta da Alessandro Di Trapano all'epoca vice Sindaco. Contadino tra i contadini, nella foto sotto Di Trapano, che in seguito diverrà il sindaco più longevo di Sezze, è immortalato mentre visita lo stand espositivo della Cooperativa Agricola A. Gramsci (fondata nel 1945) con a sx il presidente Antonio Montarsi e a dx Enrico Ferrante. Nelle prime edizioni erano proprio le cooperative e gli agricoltori a fare la sagra sostenuti dal Comune di Sezze. Con il passare degli anni l'animazione e la parte folcloristica della manifestazione hanno preso via via il sopravvento, ed oggi sono le associazioni con la regia del Comune a riempire le vie e le piazze del paese. Un evento culturale che, se da una parte offre al paese una notorietà importante, mancando di una organizzazione concreta non riesce a dare il via all'auspicabile sviluppo turistico. Queste
le "spine"
della celebratissima "rosa
setina" che un tempo dava
ricchezza ed oggi è in via di estinzione. |
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Video
realizzato da: DIGI FRAME di Pietro Paletta- Via San Carlo, 59 - 04018
Sezze (LT) |
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Il carciofo prima della sagra. Foto degli anni '40 in cui si vede il piazzale della stazione pieno di carretti che aspettano il treno per caricare i carciofi da esportare al nord La foto sopra è stata scattata alla prima Sagra che si è tenuta il 26 aprile del 1970 Al centro Alessandro Di Trapano a destra Giuseppe Del Duca in primo piano a sinistra Salvatore La Penna detto Toto Picchio
La foto sopra è stata scattata alla Sagra del Carciofo del 1985 Al centro Alessandro Di Trapano e Vinnie Spirito 6
- 7
aprile 2019 50a
Sagra
del Carciofo La 50° edizione della Sagra del Carciofo si svolgerà domenica 7 aprile 2019. Questo è quanto deciso dalla commissione settori produttivi del comune di Sezze presieduta dal consigliere Marzia Di Pastina, alla presenza, fra gli altri, dell'assessore Pietro Ceccano e di diversi agricoltori del territorio. Considerato il traguardo raggiunto, la manifestazione si svolgerà in tre giorni a partire dal venerdì precedente.
15
aprile 2018 49a
Sagra
del Carciofo La
49° edizione della Sagra del Carciofo si svolgerà domenica 15 aprile 2018.
Lo ha stabilito la commissione consiliare "Settori Produttivi", che si è riunita nei giorni scorsi e che è arrivata a stabilire la data della 49esima edizione della manifestazione che celebra il principe degli ortaggi e che da decenni mette Sezze in una posizione dominante circa la produzione e la vendita. 8
aprile 2017: La pioggia non ha impedito lo svolgimento della manifestazione Domenica
2 aprile si è tenuta la 48°
edizione della Sagra del Carciofo, promossa dall’Amministrazione Comunale di
Sezze. La
manifestazione è patrocinata dal MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole,
Alimentari e Forestali), dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Latina e
dalla S.P.L. Sezze S.p.A. (Servizi Pubblici Locali); sponsor della kermesse la
Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino. La
manifestazione si è anche avvalsa altresì della collaborazione della
Coldiretti provinciale. «Sono
particolarmente emozionato per questa XLVIII edizione dal momento che tra
pochi mesi si concluderà il mio mandato amministrativo. In questi dieci di
governo – ha dichiarato il Sindaco Andrea Campoli - la Sagra del Carciofo si
è arricchita sempre più. Nel corso degli anni, infatti, è stata potenziata
l’organizzazione della stessa, innovandone di volta in volta il programma
pur conservando particolare cura ed attenzione per le iniziative tradizionali.
Tutto questo ha prodotto una grande crescita della partecipazione e della sua
risonanza, tanto da diventare un appuntamento imperdibile per le decine di
migliaia di visitatori che attendono questo evento con trepidazione. Lasciomo
in eredità, dunque, un grande patrimonio che potrà essere ulteriormente
accresciuto nel futuro». Fin
dalle prime ore della mattinata sarà possibile visitare i vari stand
dislocati all’interno della città. Alle
ore 9.30 è in programma il
“Passaggio Vespe” in via Marconi, sfilata a cura del Vespa Club di Aprilia. Seguirà
il corteo di gruppi folcroristici che, a partire da via del Guglietto (ore
11.00), attraverserà tutto il perimetro del centro storico. Presso
il Museo Archeologico sarà aperta al pubblico la mostra dal titolo “Viaggio
nell’antico Statuto” in cui verranno esposti documenti relativi al vecchio
statuto comunale di Sezze del ‘500 e la mostra dal titolo “25 Anni di
musicale” curata dagli alunni che partecipano alla scuola musicale
dell’I.C. “Pacifici Sezze- Bassiano”; seguirà alle ore 12.00 uno
spettacolo teatrale. Da
segnalare altresì la presentazione delle aziende agricole assegnatarie del
marchio comunale De.Co. (Denominazione Comunale di Origine) che si terrà a
Porta Pascibella, dove ad allietare la giornata saranno anche alcune scene
teatrali che ripropongono momenti di vita paesana. Si
potranno, inoltre, degustare alcuni prodotti tipici in via S. Carlo, via G.
Marconi, via Cappuccini e piazza Margherita mentre la ristorazione si aprirà
a partire dalle ore 12.30 presso i vari stand gastronomici. Dopo
la sfilata di gruppi folcloristici nel primo pomeriggio, l’appuntamento con
bande musicale, gruppi storici e folk si replicherà presso il Parco della
Rimembraza alle ore 17.30. «In
questi anni l’Amministrazione Comunale – ha dichiarato l’Assessore allo
Sviluppo Locale Antonio Di Prospero -ha posto in essere diverse azioni volte a
rilanciare non solo la produzione del carciofo romanesco, famoso per la sua
prelibatezza, ma anche tutti quei prodotti tipici, vere e proprie peculiarità
intorno a cui far ruotare l’intera economia locale. Pertanto, l’attuale
scelta di istituire un albo comunale delle produzioni agroalimentari e di un
registro De.Co. diventa un’azione di marketing essenziale per favorire ed
incentivare lo sviluppo economico ed il benessere sociale della comunità.
L’Amministrazione ha inteso, infatti, dotarsi della De.co. quale strumento
che attesti l’origine dei prodotti ed il loro legame storico e culturale con
il territorio». Il Sindaco e l’Assessore Di Prospero hanno ringraziato i produttori, le aziende agricole, gli esercenti locali, gli istituti scolastici, le associazioni, le forze dell’ordine, i volontari della Protezione Civile, gli enti patrocinanti e gli sponsor nonché gli uffici comunali preposti all’organizzazione della Sagra per l’impegno profuso in questi mesi alla buona riuscita della manifestazione.
18 aprile 2016: 10 aprile 2016 47a Sagra del Carciofo Le attese non sono state tradite e Sezze è stata sommersa dai visitatori Domenica 10 aprile si è tenuta la 47° edizione della Sagra del Carciofo, la tradizionale kermesse nata nel 1970 nel comune lepino. L’organizzazione della manifestazione è il frutto del lavoro sinergico tra l’Amministrazione Comunale e le diverse realtà del territorio, quali associazioni, produttori ed istituti scolastici, oltre che di autonomi cittadini, promotori di iniziative finalizzate ad arricchire ed abbellire vicoli e piazze delle città. Fin dalle prime ore della mattinata sarà possibile visitare i vari stand dislocati all’interno della città.
Quest'anno alla sagra è presente, nello spazio espositivo di via San Carlo, il gruppo "In Difesa dei Beni Archeologici" con il calendario delle passeggiate e con un omaggio celebrativo per gli 80 anni dalla scoperta del dipinto rupestre dell'Uomo a Phi ad opera del Prof. Blanc.
20 aprile 2015: Grandiosa sagra del Carciofo Setino Peccato per la presenza solo marginale del "festeggiato", oramai superato di molto dall’ortaggio egiziano e dalla birra. Tutto questo sotto lo sguardo impotente degli estimatori, e quello incurante degli amministratori. Complimenti poi per la sfilata del Corteo Storico, ma anche per quella delle tante divise presenti ovunque nel paese, eccetto che nelle zone di parcheggio dove decine di trasgressioni alla legge si sono consumate ai danni dei tantissimi visitatori. Che dire, una sagra memorabile, tra le ultime con il privilegio dell’eccezionale presenza del Carciofo Setino. di Ignazio Romano
14 marzo 2014: Il 6 aprile a Sezze 45a Sagra del Carciofo È
la 45° edizione quella che quest’anno si rinnova a Sezze per la Sagra del
Carciofo, la tradizionale kermesse nata nel 1970 nel comune lepino. L’organizzazione della manifestazione è il frutto del lavoro sinergico tra l’Amministrazione Comunale e le diverse realtà del territorio, quali associazioni, produttori ed istituti scolastici, oltre che di autonomi cittadini, promotori di iniziative finalizzate ad arricchire ed abbellire vicoli e piazze delle città. La sagra si aprirà alle ore 10,00, presso la Sala Polifunzionale “Le Colonne di Tito” (Via Roma) con il concorso L’olio delle colline a Sezze terza edizione (selezione olii in gara “panel test”), a cura delle associazioni “CAPOL” e “ASPOL” e, a seguire, presentazione dei prodotti e premiazione dei vincitori. In concomitanza del concorso si terrà, presso il cortile della scuola elementare di via Piagge Marine, uno spettacolo teatrale in dialetto setino a cura dei bambini delle Scuole dell’Infanzia “Piagge Marine 12 e 8”. Un corteo formato da gruppi folk sfilerà, a partire da Via del Guglietto (ore 10.45), per tutto il perimetro del centro storico, esibendosi per le diverse piazze. Dalle
ore 12.00 sarà possibile degustare alcuni prodotti tipici come:
panzanella in Via G. Marconi,
offerta dall’Ass. “La Compagnia”; vini
Casale del Giglio
e prodotti tipici in Via S.
Carlo presso l’enoteca La Botte; aperitivo con l’Ass. Atletica Setina e l’enoteca La Botte in
Piazza S. Rocco; carciofi fritti a Piazza Margherita, offerti dalla Pro-loco; l’ass.ne
“Colli tutto l’anno” proporrà momenti
di vita paesana presso Porta Pascibella. Nel
pomeriggio tanta animazione e intrattenimento con l’ass.ne “I Monelli” e
a seguire sfilate di gruppi folcroristici. Alle
ore 17.00 l’appuntamento è in Piazza IV Novembre per l’estrazione
della Tombola di Carnevale in dialetto e a seguire musica dal vivo. La
sala polifunzionale “Le Colonne di Tito” (Via Roma, ore 18.30) farà da
palcoscenico a scene in dialetto a
cura del gruppo folk di Sezze I
Turapitto. Gli ottimi carciofi romaneschi della campagna setina saranno posti in vendita presso tutti gli stand espositivi. La manifestazione, promossa dall’Amministrazione Comunale, è patrocinata dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Latina, dalla Camera di Commercio di Latina, Confesercenti Latina e dalla S.P.L. Sezze S.p.A. (Servizi Pubblici Locali); sponsor della manifestazione la Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino. "tiraccontounaricetta" Anche quest'anno tiraccontounaricetta è tornata ad occuparsi della gastronomia setina ed in particolare abbiamo preparato un nuovo prodotto editoriale, eBook dal titolo "Ti racconto una ricetta di Sezze - carciofi, visciole e dintorni" occupandoci delle Ricette più caratteristiche e della Tradizione culinaria del nostro paese. Il libro è distribuito in maniera gratuita scaricandolo dal sito
19 aprile 2013: di Ignazio Romano Come
in un affresco rinascimentale, carico di significati e dai colori vivaci,
Sezze domenica scorsa si è offerto generoso e ha messo in mostra tutte le sue
doti migliori. Tema centrale il Carciofo, e tutto il resto a fargli da contorno. Proprio come Venere nella Primavera del Botticelli. Il prodotto della terra esce da Sezze custodito da una conchiglia fatta di cultura, passionone e belle speranze, per mettere in scena una delle Sagre più belle d’Italia. Grazie anche alla promozione televisiva di Coldiretti nel programma di Rai tre Geo &Geo fatta a pochi giorni dalla Sagra. Eppure,
sotto questo cielo azzurro e sereno, tra le pieghe di qualche commento
post-sagra ma soprattutto durante il convegno tenutosi sabato mattina, spunta
una nuvola nera sul futuro della Sagra: “Arriveremo a fare la
cinquantesima edizione?”. Se
lo chiede preoccupato il mio amico Vittorio, Presidente della Coldiretti di
Sezze che lamenta la mancanza di rigore e di controlli per garantire
l’autenticità del Carciofo di Sezze evitando il furto di immagine e di identità.
Se
la prende proprio con tutti Del Duca, dal Sindaco all’assessore alle Attività
Produttive, colpevoli di non aver preteso ed ottenuto dagli organi competenti
un controllo più efficace per impedire il dilagare sul territorio comunale
degli abusivi che spacciano un prodotto di dubbia provenienza. “Ci
vuole rigore e rispetto delle regole. Il futuro della Sagra sta nelle qualità
e nella garanzia di originalità del Carciofo di Sezze, che deve essere
prodotto nel campo setino secondo i dettami della tradizione. Coldiretti ha ragione, nonostante un incontro con le autorità fatto in Sezione un mese prima dell’evento per segnalare, se ce ne fosse stato bisogno, il male che affligge la produzione del Carciofo di Sezze, nulla è cambiato. Neppure la Guardia Ambientale o la Protezione Civile hanno ritenuto opportuno svolgere l’unico servizio veramente utile per garantire il futuro di questo grande evento, ovvero presidiare le zone dei parcheggi per dissuadere gli abusivi dalle loro azioni illegali rimaste impunite. 15 aprile 2013: La sagra che unisce nonostante tutto 40.000 persone in un giorno solo è una passerella a cui non si può rinunciare Grande successo per la 44° Sagra che
registra 40.000
circa presenze Complice
la bellissima giornata di sole di ieri che ha favorito un record di
affluenza mai registrata negli ultimi anni, circa 40.000 presenze
secondo gli organizzatori. Migliaia
di turisti, curiosi e amanti della buona cucina hanno invaso
letteralmente vicoli e piazze del centro storico. Presi
d’assalto gli stand dove, accanto al carciofo protagonista indiscusso
della sagra, è stato possibile degustare i prodotti tipici del
Comprensorio dei Lepini e quelli provenienti da diverse regioni
italiane. Tantissime le iniziative e gli eventi promossi fino a tarda serata come: le mostre d’arte, le esposizioni di utensili ed arnesi tradizionali, gli spettacoli e le scene di vita contadina raccontate in dialetto setino, il concorso dedicato all’olio d’oliva prodotto a Sezze, le sfilate dei gruppi folcloristici, tra cui il gruppo locale “I Turapitto”, per non parlare poi della straordinaria presenza di Ambrogio Sparagna e degli organetti di Maranola. Tra
le novità di quest’anno l’organizzazione di una visita guidata
gratuita dal centro storico alle mura poligonali, organizzata dal
“Gruppo in Difesa dei Beni Archeologici”. Il sindaco Andrea Campoli ha espresso profonda
soddisfazione per l’ottima riuscita dell’evento. “Nonostante il difficile momento di crisi che stiamo vivendo – ha dichiarato il primo cittadino - l’Amministrazione Comunale, insieme al supporto di tutte le forze attive della città, ha dato vita ad una bellissima manifestazione. Tutto il paese ha mostrato il meglio di sé, mettendo in vetrina le proprie eccellenze. Un lavoro corale che, ogni anno, si realizza con il prezioso contributo delle associazioni culturali, delle aziende agricole, degli esercenti locali e di semplici cittadini. Un sentito ringraziamento agli istituti scolastici del territorio, ai dirigenti, agli insegnanti e ai bambini che, con grande entusiasmo, continuano a portare avanti nelle diverse espressioni artistiche le nostre tradizioni locali. Infine, ringrazio anche gli enti patrocinanti, gli sponsor, le forze dell’ordine e gli uffici comunali preposti”. L’Assessore alle Attività Produttive Maurizio Baratta e la presidente della Commissione Consiliare “Attività Produttive” Luciana Lombardi nel loro intervento hanno ribadito il successo registrato domenica scorsa, ricordato anche la massiccia partecipazione riscontrata a tutte le iniziative promosse e realizzate nei giorni che hanno preceduto la Sagra del carciofo quali: la quarta edizione del premio di poesia “ Sezze in dialetto”, la mostra sulla figura della donna setina e la tavola rotonda dedicata al carciofo. 14 aprile - Programma della 44a Sagra - ore 10,00 Sala Polifunzionale Le Colonne di Tito: Concorso L’olio delle colline a Sezze seconda edizione (selezione olii in gara “panel test”), associazioni CAPOL e ASPOL. A
seguire presentazione olii
extravergini e premiazioni -
ore 10,00
Apertura stand - ore 10,15 e ore 11,15 Cortile Scuola Elementare Piagge Marine: musica
e spettacolo in dialetto a cura delle Scuole dell’Infanzia Piagge Marine -
ore 10,45
Via del Guglietto: Inizio corteo con gruppi folk e bande musicali -
ore 11,00
Centro storico: Corteo gruppi folk e bande musicali -
ore 11,00
e ore 15,30 Palazzo de Ovis: teatro ass. Sic et Simpliciter -
ore 12,00
Via G. Marconi: Degustazione Panzanella, ass. La Compagnia -
Largo B. Buozzi:
Degustazione ricotta, formaggi, ass. Noi di Suso -
Via S. Carlo:
Degustazione vini Casale del Giglio e prodotti tipici, La Botte -
Piazza San
Rocco: Aperitivo, ass. Atletica Setina ed enoteca
La Botte -
Piazza
Margherita: Degustazione carciofi fritti, ass. Pro-Loco -
Porta Pascibella:
Momenti di vita paesana, ass. Colli tutto l’anno -
ore 12,30
Ristorazione presso tutti gli stand gastronomici -
ore
15,00 Visita
Guidata gratuita. Dal centro storico alle mura poligonali. Partenza Museo
Archeologico, Gruppo In Difesa dei Beni Archeologici -
ore 15,30
Via G. Marconi: Animazione e intrattenimento, ass. I Monelli -
ore 16,00
Centro Storico: Corteo di gruppi folk, musica e majorettes Butterfly -
ore 16.30
Centro Sociale U. Calabresi: I Canti della Tradizione CONCERTO DI
AMBROGIO SPARAGNA e gli organetti di Maranola, con la partecipazione dei
bambini delle scuole elementari (Istituto Comprensivo Valerio Flacco) di Sezze
e (Istituto comprensivo San Tommaso d’Aquino) di Priverno -
ore 17,30
e ore 19,30 Sala Polifunzionale Le colonne di Tito: Scene in dialetto e
musica popolare con il gruppo folk di Sezze I Turapitto -
ore 17,30
Piazza IV Novembre: Concerto con La Maglia della Salute 10 aprile 2013: Alla 44a Sagra "tiraccontounaricetta"
Dalle neonate pagine web di > tiraccontounaricetta arriva una partecipazione speciale alla Sagra del Carciofo. Si tratta di una circostanza in cui questo speciale ortaggio, il carciofo, è preparato secondo le ricette tradizionali, ma è anche un momento di celebrazione di tutta la gastronomia setina e dei racconti della tradizione. 8 aprile 2013: Al
via la 44a edizione
della “Sagra del Carciofo”! La tradizionale kermesse sarà anticipata da una serie di iniziative a partire da giovedì 11 Si
rinnova l’appuntamento con la “Sagra del Carciofo” giunta alla XLIV
edizione. Si
parte Giovedì 11 Aprile, alle ore 21.00 presso l’Auditorium “M.
Costa”, con lo spettacolo di canti e poesie dialettali a cura dell’I.C. n.
1 “Pacifici Sezze – Bassiano” e I.C. “Valerio Flacco” (classi scuola
primaria Crocevecchia e Melogrosso). Ricca
di appuntamenti è la giornata di Sabato 13 Aprile 2013. Nel
corso della mattinata (ore 10.00, Sala polifunzionale “Colonne di Tito”
– Via Roma) si terrà un convegno dal titolo “Il Carciofo tra vecchia e
nuova generazione” per proseguire, successivamente, con una degustazione di
carciofi (ore 12.30) in Piazza IV Novembre. Domenica
14 Aprile, invece, si terrà per l’intera giornata la Sagra del Carciofo
con degustazioni, animazioni, mostre ed esposizioni. Domenica 14 aprile si tiene la 44° edizione della “Sagra del Carciofo” La
manifestazione, promossa dal Comune di Sezze, è patrocinata dalla Regione
Lazio, dalla Provincia di Latina, dalla Camera di Commercio di Latina,
Confesercenti Latina e dalla S.P.L. Sezze S.p.A. (Servizi Pubblici Locali);
sponsor della manifestazione la Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino.
Anche quest’anno la tradizionale kermesse è stata organizzata grazie all’ausilio di: associazioni, produttori ed istituti scolastici del territorio. La sagra si aprirà alle ore 10,00, presso la Sala Polifunzionale “Le Colonne di Tito” (Via Roma) con il concorso L’olio delle colline a Sezze seconda edizione (selezione olii in gara “panel test”), a cura delle associazioni “CAPOL” e “ASPOL” e, a seguire, presentazione dei prodotti e premiazione dei vincitori. In concomitanza del concorso si terrà, presso il cortile della scuola elementare di via Piagge Marine, uno spettacolo teatrale in dialetto setino a cura dei bambini delle Scuole dell’Infanzia “Piagge Marine 12 e 8”. Un corteo formato da gruppi folcroristici e bande musicali sfilerà, a partire da Via del Guglietto (ore 10.45), per tutto il perimetro del centro storico, esibendosi per le diverse piazze. L’ass.ne “Sic et Simpliciter” proporrà, invece, uno spettacolo teatrale presso “Palazzo de Ovis” (ore 11.00 e ore 15.30). Dalle
ore 12.00 sarà possibile degustare alcuni prodotti tipici come:
panzanella in Via G. Marconi,
offerta dall’Ass. “La Compagnia”; ricotta
e formaggi in Largo B. Buozzi, offerti dall’Ass. “Noi di Suso”; vini
Casale del Giglio
e prodotti tipici in Via S.
Carlo presso l’enoteca La Botte; aperitivo con l’Ass. Atletica Setina in Piazza San Rocco
offerto dall’enoteca La Botte; carciofi
fritti in Piazza Margherita, offerti dalla Pro-loco; l’ass.ne “Colli
tutto l’anno” proporrà momenti di
vita paesana a Presso Porta Pascibella. Tra le novità l’organizzazione di una visita guidata gratuita dal centro storico alle mura poligonali (partenza Museo Archeologico, ore 15.00), a cura del “Gruppo in Difesa dei Beni Archeologici”. Nel
pomeriggio tanta animazione e intrattenimento con l’ass.ne “I Monelli” e
a seguire sfilate di gruppi folcroristici,
bande musicali e majorettes “Butterfly”. Alle ore 16.30, presso il Centro Sociale “U. Calabresi” si terrà il concerto I Canti della Tradizione a cura di Ambrogio Sparagna e gli organetti di Maranola, con la partecipazione dei bambini delle scuole elementari (I.C. “Valerio Flacco”) di Sezze e (I.C. “San Tommaso d’Aquino”) di Priverno. La
sala polifunzionale “Le Colonne di Tito” (Via Roma, ore 17.30 con replica
alle ore 19.30) faranno da palcoscenico a scene
in dialetto e musica popolare con il gruppo folk di Sezze I
Turapitto, mentre in Piazza IV Novembre si terrà il concerto con “La
Maglia della Salute”. Da
segnalare la mostra di foto d’epoca
e l’esposizione di una raccolta delle
opere letterarie di Don Titta Zarra (1917-1969) presso la Casa Natale di
S. Carlo da Sezze (Piazza S. Lorenzo), che in occasione della sagra rimarrà
aperta al pubblico per l’intera giornata, e la “Mostra Collettiva d' Arte”, a cura della Confesercenti di Latina
in collaborazione con il Gruppo Artistico del Cral Poste di Latina, che si
snoderà tra i vicoli del paese. 23 aprile 2012: 43a Sagra: Non è mai troppo tardi Chi pensa che "Sezze è il più bel posto al mondo" di
Ignazio Romano Abbiamo
fatto anche la 43a Sagra, e il tempo ci ha aiutati dandoci una mano
quasi insperata, viste le previsioni meteo della vigilia. Pensare che solo
qualche giorno prima in paese girava la voce di rimandare l’evento, e invece
è stata una giornata spettacolare che ha premiato tutti coloro che si sono
impegnati e che hanno avuto il piacere di vedere Sezze invasa come ogni anno
da tanta gente accorsa da tutta Italia. C’erano i fotografi che venivano da
Torino, gli escursionisti di Genova e quelli di Milano, c’erano i visitatori
venuti dalla Puglia e quelli arrivati dalla Toscana, per non parlare della
gente accorsa dalle città più vicine, tutti attirati dalla rinomata bellezza
del paese, dalla festa dai caratteri genuini e popolari e dalla qualità del
nostro carciofo. Chi
lo ha saputo da internet, informati anche da queste pagine, chi dalle dirette
televisive promosse dal presidente della Coldiretti Vittorio Del Duca sulle emittenti nazionali, molti
altri sono gli affezionati che di anno in anno tornano sempre a Sezze perché
la Sagra del Carciofo piace. Quasi nessuno però, stando alle persone da noi
incontrate domenica, è venuto a Sezze perché raggiunto dall’informazione
ufficiale dell’evento che, a dire il vero, è stata poco sentita anche in
loco nonostante l’impegno del Comune. Ma
questo è il minore dei problemi che affliggono la Sagra del Carciofo fin
dalle sue origini nel 1970, problemi a cui nessuno in tutti questi anni ha
ancora posto rimedio. Le mancanze più gravi sono quelle dell’assenza di un
comitato che si occupi dell’organizzazione di ogni aspetto della
manifestazione, da quello logistico a quello economico; poi manca un
disciplinare che, tra le altre cose, impedisca che zone della sagra si
trasformino in tutt’altro dal dettato della tradizione; ed ancora ricordiamo
la mancanza di un logo tipico e dell’iscrizione della manifestazione
all’albo degli eventi dalla Regione Lazio, cosa che permetterebbe finalmente
alla nostra sagra di ottenere il riconoscimento di fiera tipica. La
mancanza di tutto questo fa della Sagra del Carciofo di Sezze un evento che,
nonostante tutto l’impegno profuso dall’ente comunale, dai produttori,
dalle associazioni e dai volontari, non è in grado di promuovere in alcun
modo lo sviluppo locale restando per lo più un appuntamento fine a se stesso,
cioè una bellissima domenica di festa. Quelli come noi che “Sezze resta il
posto più bello del mondo” lo dicono da tempo, proponendo progetti ed
impegnandosi concretamente nella realizzazione degli stessi (vedi
l’esperienza del 2007 alla 38a edizione della sagra) e lo
ripetono anche oggi, all’indomani della bella manifestazione di domenica,
senza alcuna intenzione polemica ma solo nella legittima speranza, di chi ama
questo paese forse più di molti altri, di essere ascoltati sapendo che “Non
è mai troppo tardi”. 13 aprile 2012: 43a Sagra del Carciofo: 19 - 22 aprile 2012 Definito il calendario degli appuntamenti culturali >
pieghevole
della manifestazione Domenica 22 aprile si terrà la XLIII edizione della Sagra del Carciofo. La kermesse, anche quest’anno, sarà anticipata da una serie di eventi che hanno come tema principale la cultura e la valorizzazione delle antiche tradizioni setine. Giovedì 19 aprile, alle ore 21.00 presso “Le Colonne di Tito”, verrà inaugurata la mostra fotografica dedicata alla città di Sezze “Il mio punto di vista”. Saranno proiettate 10 anni di immagini che ritraggono avvenimenti, cultura e tradizioni a cura di Ignazio Romano. La
serata proseguirà con la presentazione del libro “Sezze in dialetto” II edizione del concorso di poesia (annualità
2011), a cui seguirà l’assegnazione di premi e attestati ai poeti
partecipanti alla III edizione del concorso di poesia (annulità 2012). Venerdì
20 aprile, alle ore 11.00, il Museo Archeologico di Sezze farà da
scenario all’apertura della mostra “Nel
150° dell’Unità d’Italia. La Provincia di Latina: territori, economia,
società, istituzioni, fermenti politici e culturali. Questioni e immagini”,
a cura dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano Comitato di
Latina. Interverranno:
prof. Fausto Orsini, Presidente Comitato di Latina dell’Istituto per la
Storia del Risorgimento Italiano; prof. Aldo Di Biaso, Università
“L’Orientale” di Napoli; prof. Vincenzo G. Pacifici, Università “La
Sapienza” di Roma; prof.ssa Anna Giorgi, Dirigente Scolastico I.S.I.S.S.
“Pacifici e De Magistris” di Sezze. In
serata gli studenti dell’I.C. Sezze - Bassiano e del Circolo Didattico Sezze
- Melogrosso si esibiranno all’Auditorium “M. Costa” in danze
folkloristiche, scenette, canzoni e poesie in dialetto setino. In
Piazza IV Novembre, invece, sarà aperta la ristorazione accompagnata da
musica dal vivo con i “Blasco non ci casco”. Sabato
21 aprile, alle ore 17.00 presso l’Auditorium “M. Costa” sarà la
volta dei ragazzi del Centro Diurno “C. Tamantini” che proporranno lo
spettacolo “Sezze bello”. Alle ore 21.00 ancora musica dal vivo con “Gli ex” e ristorazione in Piazza IV Novembre. 10 aprile 2011: Ecco la 42a Sagra del Carciofo
6 marzo 2011: 42a Sagra del Carciofo, 10 aprile 2011 Chi ha avuto avuto avuto, chi ha dato ha dato ha dato, scurdammoce ‘o passato simmo ‘e Sezze paisà. di Ignazio Romano Nel tentativo di fare chiarezza, e dare un contributo alla comunità setina senza voler polemizzare con nessuno, ritengo importante spendere ancora due parole sulla sagra del carciofo. Questa volta partendo dalla proposta del consigliere comunale Roberto Reginaldi che chiede di estendere a tre giorni la durata della manifestazione, tirando in ballo la questione delle “associazioni che battono cassa”. Pessima espressine, specchio dell’attuale situazione di degrado in cui ci troviamo e che dovrebbe far preoccupare amministratori e cittadini. Ad un mese dall’annuale appuntamento (i giornali riportano la data del 10 aprile) con la più importante vetrina promozionale del nostro paese, giunta alla sua 42a edizione, quello che a mio parere è da modificare, se proprio vogliamo migliorare l’evento, non è certo la sua durata o una maggiore presenza delle associazioni. Infatti devo ricordare a tutti che nel 2007, nel 2008 e nel 2009, periodo che è coinciso con gli anni in cui ha funzionato la Consulta delle Associazioni da me presieduta, le attività legate alla sagra iniziavano il giovedì e proseguivano per tutto il weekend con appuntamenti culturali ed enogastronomici a cui le associazioni di volontariato hanno dato un importante apporto. Per avere un’idea di quanto è stato realizzato dai volontari nelle edizioni 38 – 39 e 40 basta collegarsi in internet a questo sito www.setino.it e visitare le pagine “aspettando la sagra” contenute nella sezione dedicata alla manifestazione. Si trovano foto, filmati e descrizioni delle attività realizzate. Documenti, non battute gratuite. Nello stesso spazio, oltre a seguire e a documentare quasi tutte le iniziative presentate in quei giorni, ho sostenuto che la gestione della sagra andava ammodernata e condivisa con le diverse realtà del territorio. Ma tutte le mie proposte si sono infrante sull’incomprensibile ostinazione dell’Ente Comunale che ha preferito mantenere metodi e modi di procedere obsoleti. Di fatto abbandonando l’idea di voler condividere con le associazioni di volontariato la gestione di eventi importanti, così come riportato nel Regolamento Comunale della Consulta. Documento, anche questo integralmente pubblicato su www.setino.it , in cui il ruolo delle associazioni è tutt’altra cosa da quello descritto nella battuta di Reginaldi. In quel documento, per esempio, il Sindaco è tenuto ad ascoltare le proposte che arrivano dalla Consulta, e le associazioni svolgono un importante compito sociale. L'assurdo, che qui voglio ribadire, è che I’Ente Comunale di Sezze non può pensare, dopo aver preso tutte le decisioni in una determina di poche righe, di rivolgersi alle associazioni, che attualmente non hanno neppure un punto di riferimento come accadeva due anni fa, chiedendo la partecipazione e la condivisione su un progetto che, come ho già definito lo scorso anno, si organizza sostanzialmente attraverso un sistema autocratico. Così le cose forse funzionavano cinquant’anni fa. Oggi occorre con urgenza una gestione moderna, che prevede la progettazione degli eventi con largo anticipo, e che si basa sul coinvolgimento di tutte le realtà del territorio con cui condividere i vari momenti pubblici. Gli obiettivi, come si è capito, sono molteplici e non riguardano solo la realizzazione di una fiera, ma attorno a loro gira l’intera vita della nostra comunità, fatta di storia, di tradizioni e di quotidianità.
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La 38a Sagra, le associazioni e le questioni di politica
“latente” di Ignazio Romano Parlare della Sagra del Carciofo come di un generico evento fieristico è fortemente riduttivo e sterile per Sezze. In più, con le amministrative alle porte, una riflessione politica è utile per una assunzione di responsabilità da cui nessuno può sottrarsi. Per questo la Consulta delle Associazioni venerdì 4 maggio incontra i candidati a sindaco. Per tornare alla Sagra, nel paese tutti sanno che con la Passione di Cristo e la Sagra del Carciofo è in gioco la credibilità dell’intera comunità ed il futuro di un sistema culturale e socio-economico estremamente delicato e complesso, che per questo richiede una gestione responsabile che coinvolge tutte le risorse umane disponibili. Quello che si è iniziato a fare, e che in molti hanno percepito domenica scorsa alla 38a Sagra, è solo il primo passo da cui non si può tornare indietro. La partecipazione attiva è la sola che può garantire la qualità e quindi la riuscita di un evento, che si trasforma in un ritorno d’immagine in grado di promuovere il territorio e i suoi prodotti. Durante il periodo di commissariamento, che Sezze sta ancora vivendo, la politica ha esercitato ed esercita un controllo “latente” in attesa di riprendersi i fili del comando. Mentre la società civile si è organizzata ed ha dimostrato, anche nel coordinare la 38a Sagra, di non essere disposta a fare il “burattino” di nessuno, ma di avere le capacità e le idee giuste per realizzare il progetto futuro di Sezze. Alla politica, dunque, si chiede fin d’oggi di sottoscrivere questo progetto e di tornare ad essere guida del paese e non “padrone”. Molte sono le associazioni che hanno intrapreso un processo di rinnovamento, ed hanno trovato nella Consulta delle Associazioni il naturale punto d’incontro dove dibattere problematiche che da sempre impediscono al movimento culturale setino di crescere. Dopo appena quattro mesi di vita la Consulta ha riacceso concretamente il dibattito cittadino, interrogandosi su come rivitalizzare e migliorare gli aspetti sociali del paese senza commettere gli errori che nel passato hanno vanificato ogni sforzo. L’obiettivo principale per la Consulta, che si propone come punto d’incontro anche per quei soggetti non iscritti, resta quello di ricreare un dialogo capace di dare importanza e senso di appartenenza alla comunità, e che in sintesi si concretizza in: Istituzioni responsabili a servizio di cittadini impegnati nello scrivere pagine condivise della nostra storia. Sappiamo bene che sta in questo, e solo in questo, la soluzione ai problemi del paese, e che tutto ciò che si discosta da una via che si fonda sul dialogo, sulla trasparenza e sulla partecipazione rischia di accendere polemiche ed innescare meccanismi viziosi che fino ad oggi hanno caratterizzato negativamente la vita sociale di Sezze. Molte associazioni hanno capito l’importanza del lavoro da svolgere ed hanno dato vita ai primi nodi di una rete fatta di valori e di risorse umane. Ora si tratta di trasmettere questa fiducia e coinvolgere quei soggetti che ancora sono restii ma che sono necessari al completamento di questa rete. Al
via la 38a edizione della
Sagra All'incontro generale scelta la data del 22 aprile di Ignazio Romano Una stagione anomala > Anteprima 2007 La Sagra del Carciofo a Sezze è giunta alla sua 38a edizione. La novità principale di quest’anno è costituita dalla neonata Consulta delle Associazioni che ho l’onore di presiedere e che già dal mese di febbraio si sta occupando, in collaborazione con l’Ente Comunale, dell’organizzazione dell’evento. L’intenzione è quella di favorire un approccio totalmente diverso rispetto al passato, basato sul dialogo, sulla cooperazione e la partecipazione di tutti. C’è chi lavora da anni a questo progetto, chi ne ha compreso la validità in questi giorni e chi, invece, ha bisogno ancora di tempo. Sappiamo bene che “una rondine non fa primavera” così come certi processi hanno comunque bisogno di tempo prima di diventare usuali ed essere accettati. Comunque un passo avanti quest’anno la Sagra lo fa, si è capito dall'incontro della Consulta del 5 marzo e si è capito dall'incontro generale che si è tenuto ieri sera al Comune alla presenza del Commissario Falco in una affollatissima aula consiliare. Mi piace accostare questo "passo avanti" a quello fatto dieci anni fa, quando, i responsabili del settore cultura del comune proposero di portare nel centro storico lo svolgimento della manifestazione. Fu una mossa intelligente che ha dato alla Sagra di Sezze quella tipicità che ancora non aveva. Quest’anno intendiamo confermare quelle scelte, particolarmente condivise da tute le associazioni culturali, puntando a dare all’evento una qualità maggiore, una contaminazione diffusa delle attività ed un’organizzazione puntuale. Tutto questo a vantaggio dei visitatori che, nella giornata di domenica 22 aprile, potranno contare, oltre che sull’esposizione di ogni genere, sulla degustazione dei prodotti tipici e sull’accogliente ambientazione dei vicoli, anche su un servizio di guide gratuito che renderanno ancora più piacevole la visita della Sagra. Dopo anni di attriti e dissensi si tenta la via del dialogo, ed il lavoro svolto dalla Consulta si sta rivelando propedeutico alla realizzazione di momenti condivisi. |
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Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire Inascoltate
le richieste di Setina Civitas
Appello a tutte le Associazioni di Sezze comunicato stampa di
Setina Civitas Ecco
l’analisi di una manifestazione “sterile” e senza futuro, come era
facile prevedere dopo che le nostre richieste, fatte alla vigilia della sagra,
sono rimaste completamente inascoltate ed eluse dagli amministratori, che
invece hanno riproposto la stessa “pizza”. Volevamo un progetto serio per
una gestione moderna e trasparente dell’evento, mentre ora ci troviamo a
parlare ancora di un’altra edizione della Sagra passata senza lasciar alcuna
traccia di se. Al di là del momento di festa, che mantiene tutta la sua
valenza sociale grazie anche alla lunga tradizione, quello che la Sagra del
Carciofo ancora non riesce a fare, e oggettivamente non può fare se non si
cambia sistema, è la promozione territoriale, da cui l’auspicato sviluppo
turistico ed agroalimentare. Se parliamo di affluenza di gente, limitatamente
alla giornata di domenica, dobbiamo dire che la promozione fatta dalla
Compagnia dei Lepini è stata efficace. I parcheggi stracolmi di auto ne sono
una testimonianza. Resta da capire quanto è piaciuta, ai visitatori, una
Sagra sempre più povera di contenuti, con vicoli stracolmi di gente ma privi
di quei caratteristici allestimenti che piacciono agli escursionisti. Ci
riferiamo all’assenza di molte associazioni culturali, come Setina Civitas,
che hanno preferito esprimere così il proprio dissenso nei confronti di una
amministrazione che continua ad adottare metodi poco chiari. Per
tornare all’evento, dal punto di vista dell’attrattiva turistica,
l’effetto “Sagra” a Sezze si limita alla presenza di escursionisti che
non va oltre la durata dell’evento stesso. Non parliamo, poi, del contributo
dato al settore agroalimentare, anche questo pari a quello di un normale
giorno di mercato. Andando in giro per la campagna di Sezze ci si accorge che
sono molti gli appezzamenti di terreno incolti, e gli stessi braccianti
spiegano che non c’è redditività nel coltivare carciofi. Chi li coltiva è
già molto anziano, mentre i giovani agricoltori preferiscono colture meno
impegnative e con guadagni maggiori. È evidente che a nulla servono i
convegni, come quelli che si tengono in apertura di Sagra, se poi non vengono
messe in atto tutta una serie di azioni concrete a favorire la produzione. Una
di queste è senz’altro il
marchio IGP che nessuno ha ancora mai visto sui nostri carciofi. Così in sintesi l’analisi di Setina Civitas, che ora sposta il suo appello, fino ad oggi rivolto solo a un “Ente Comunale sordo“, e parla alle tante Associazioni del paese, per coinvolgerle in un progetto più efficace e diverso da quello fin ora adottato dagli amministratori. Un progetto che parte dalla base e prevede la partecipazione e la condivisione, in un contesto serio dal quale bandire l’improvvisazione e fissare, invece, obiettivi precisi. I motivi e le preoccupazioni del Circolo Culturale Setina Civitas sono legittimi: in un paese dove negli ultimi tempi si è cambiata l’estetica delle piazze, senza che nessuno ne ha compreso il senso, e nello stesso tempo dove tutto è rimasto come prima, esiste un disinteresse diffuso per la vita pubblica, ed il legame culturale, che contraddistingue una comunità, è sempre più labile, al punto da mettere a rischio il futuro stesso e la storia di Sezze. Questa dovrebbe essere la principale preoccupazione di chi ha a cuore il bene della propria città, infatti, la mentalità esistente è l’ostacolo maggiore per l’avvio dei programmi di riqualificazione territoriale. Non a caso questa è stata la prima sfida, prevista dai progetti di sviluppo turistico, che gli enti pubblici hanno affrontato in tutti i paese dei monti Lepini. Sezze, tra questi, è certamente l’unico paese dove tale processo non è avvenuto, e dove il degrado culturale resta un’emergenza.
Dopo 37 anni di storia la Sagra del
Carciofo a Sezze non fa nessun passo avanti, anzi perde progressivamente
la sua efficacia, mentre dall’Ente Comunale continuano ad arrivare
promesse che, di anno in anno, puntualmente si sciolgono come neve al sole.
Queste le principali motivazioni per cui Setina Civitas annuncia la sua
assenza dalla prossima Sagra del Carciofo. L’appuntamento più importante
per l’economia locale è fermo al 1969, anno in cui si pensò di dare un
impulso all’agricoltura setina iniziando a promuovere la produzione del
prezioso ortaggio.
Da allora la fiera non è mai cresciuta, affidata come sempre ad una organizzazione di tipo estemporaneo, non si è mai dotata né di un Comitato di Gestione né di un Logo per il riconoscimento di Fiera Tipica. Tra l’altro, Setina Civitas ricorda che queste sono state le ultime promesse fatte dall’Ente Comunale all’indomani della 36a sagra del 2005, promesse accolte con entusiasmo dalle associazioni ma successivamente tradite dai fatti: “Non si è più parlato di coinvolgere tutte le forze attive del paese come promesso a maggio dello scorso anno e, come se niente fosse, oggi si riparte da capo senza un programma chiaro da poter discutere con il volontariato, continuando a prendere in giro la gente”. Sono le
dichiarazioni di Setina Civitas che precisa: “La scelta di non
esserci è coerente con i nostri obiettivi sociali che
vedono nella cultura e nella partecipazione il centro dello sviluppo
per l’intera comunità.” Così, mentre la produzione agricola è in calo ed il
carciofo setino è quasi introvabile, ancora non si è creato nessun comitato
che promuova adeguatamente la Sagra, ne tanto meno coinvolto il volontariato
nella gestione di questo o di altri eventi, nel tentativo di rilanciare lo
sviluppo locale. Setina Civitas è convinta, a riguardo, che non esiste
la volontà politica da parte dei nostri amministratori, che invece
preferiscono metodi più facili, servendosi "dell’insostituibile
opera dei volontari" solo quando fa comodo, per poi tornare ad
ignorarli per il resto dell’anno. Metodi discutibili ed assai lontani da
quelli auspicabili in una Democrazia partecipata. Per questi motivi, e per l’assenza totale di un dialogo democratico con l’amministrazione comunale, Setina Civitas quest’anno non parteciperà attivamente alla realizzazione della 37a Sagra del Carciofo, ritenendo un male minore quello di non dare il proprio contributo culturale, e tornando invece a chiedere a gran voce informazione, trasparenza e partecipazione alla vita pubblica. (nella foto sotto il parcheggio dell'Anfiteatro domenica 2 aprile 2006 alle ore 19,30) |
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Il
giorno dopo... la 36a Sagra Il
Comune promette: Comitato
Permanente e un Logo Le proposte che piacciono alle associazioni di Ignazio Romano Dare
valore alle associazioni di volontariato e crescere insieme: se non sono solo
parole forse qualcosa sta cambiando veramente a Sezze. Questo il succo
dell'incontro che, lunedì 2 magio 2005, si è tenuto nell’aula Consiliare
del Comune di Sezze tra l'Assessore alla Cultura, Carlo Grassucci, il
Direttore Generale, Lidano Caldarozzi, e le associazioni setine del
volontariato. Per la prima volta, dopo 36 anni, si è tenuto un incontro con
lo scopo preciso di ragionare insieme sulle possibili alternative da seguire
per dare un futuro ed uno sviluppo alla Sagra del Carciofo, curando in
particolare gli aspetti culturali e i risvolti turistici. Non era mai accaduto, ma la gradita sorpresa non finisce qui: Lidano Caldarozzi ha proposto la costituzione di un "Comitato Permanente" formato dai rappresentanti delle associazioni, da quelli dei produttori e dall’Amministrazione Comunale, che insieme gestiranno la prossima Sagra del Carciofo; come primo passo si darà un Logo all’evento. Il bando, con tutte le modalità di partecipazione, verrà pubblicato il 20 maggio ed i lavori, che perverranno all’Ente Comunale, verranno giudicati da una commissione di esperti provenienti da Roma. Lo scopo non è solo quello di rendere più visibile l'evento, ma anche quello di poter accedere ai finanziamenti regionali previsti per la realizzazione di fiere tipiche. Tutto questo permetterà di crescere e di realizzare insieme la rinascita sociale del paese. Le associazioni hanno accolto positivamente le aperture della nuova gestione per gli eventi culturali di Sezze, ed anche Setina Civitas, che alla vigilia della sagra aveva criticato le parole del Direttore Generale, è tornata sui suoi passi dando piena fiducia e condividendo le proposte del Dottor Caldarozzi. Per
altro, Il Direttore si è detto disposto a rivedere ogni aspetto organizzativo
che non ha funzionato bene, come: assegnazione degli spazi e del materiale per
gli stand; indicazione dettagliata dei servizi resi disponibili dalle
associazioni, coordinamento più attento delle varie manifestazioni durante la
giornata. A chiusura dell’incontro è intervenuto il Sindaco Lidano Zarra
che ha sottolineato l’importanza dell’impegno delle associazioni per lo
sviluppo sociale. Zarra ha ricordando che, progetti di riqualificazione di
siti archeologici e d’importanza ambientale, come quello presentato da
Setina Civitas e dal gruppo di archeologi per la Strada Vecchia, possono
essere portati avanti, e realizzati, partendo da esperienze come quella del
“Comitato Permanente” per arrivare a un sistema integrato delle forze
culturali. Durante
l’incontro sono state rese note alcune cifre sulla 36a Sagra, ed
in particolare della giornata di domenica 24 aprile, che parlano di un
successo di presenze: 14.000 i piatti distribuiti; nel solo parcheggio
dell’anfiteatro stimate 2.500 autoveicoli; venduti tutti i carciofi dalle
quattro cooperative di produttori presenti a Porta Pascibella; distribuiti dal
Comune alle associazioni 9.300 carciofi. Il resoconto economico parla di
25.800 euro di spese, e 26.500 euro nella voce entrate. Nei prossimi giorni le
associazioni verranno nuovamente interpellate per l’approvazione dello
Statuto della Consulta, e Setina Civitas vede in tutto questo fermento un
positivo, anche se lento, spostamento degli interessi in favore della cultura.
Un effetto non casuale della pressione che il Circolo, rispondendo ad un
preciso input che arriva dalla gente, sta esercitando nei confronti
dell’Amministrazione. In
arrivo la 36a Sagra del Carciofo Nuova gestione, nuovi direttori, stessa musica di
Ignazio Romano Per questo 36o appuntamento setino ( Convegno 2005 ) dedicato al carciofo, che interessa tutto l’ambiente agroalimentare dei monti Lepini, è tornato a farsi vivo Maurizio Maturani, alias Martufello. Il comico setino, divenuto famoso con “Il Bagaglino” sotto la direzione di Pier Francesco Pingitore, ha espressamente dichiarato di voler riprendere un discorso interrotto molti anni fa con il suo paese natale. Lo ricordiamo tutti, al Monumento o all’Anfiteatro, quando, con le sue esilaranti esibizioni veraci, allietava le festa di paese. E sinceramente è il ricordo migliore che abbiamo di lui. Oggi la sua fama può certo tornare utile a Sezze, nel tentativo di ridare visibilità ai nostri luoghi da tempo in declino.
Siamo
d’accordo con Lidano Caldarozzi, nella sua nuova veste di Direttore, e con
l’Assessore alla Cultura, Carlo Grassucci, che in questo modo intendono dare
all’evento una gestione rinnovata. L’importante, secondo noi, è che
l’obiettivo sia quello di far crescere il paese, e non quello di tirare a
campare come si è fatto fin ora. Certo
non è con i giochi di parole che si cresce, ed in particolare
l’associazionismo setino, chiamato come ogni anno ad animare la Sagra del
Carciofo, ha bisogno di supporti concreti. Non è dicendo: -Vi siete sempre chiesti cosa può
dare il Comune alle associazioni, invece oggi dovete chiedervi cosa potete
dare voi alla comunità - che si fanno passi avanti. Non è originale, ma
soprattutto non è corretto, caro Direttore, e non è così che si cambia
musica, ne si intraprende un nuovo corso. Parliamo invece di progetti seri, di
quelli che a mille arrivano dal modo dell’associazionismo, delle opportunità
date dai Fondi Sociali Europei di crescere tutti insieme, dei milioni di euro
mai utilizzati per mancanza di capacità amministrative. Parliamo
seriamente di questo e smettiamola di nasconderci dietro ad un dito, negando
alle associazioni il giusto contributo. Le nozze con i fichi secchi a Sezze si fanno oramai da troppi anni, e per dare un impulso vero all’economia locale non bastano più fantasia, improvvisazione e qualche fondo provinciale. Occorre conoscere bene la normativa europea, sfruttare ogni occasione di finanziamento ed essere in grado di individuare gli obiettivi più interessanti ed idonei allo sviluppo del paese. Per questo l’Ente Comunale deve dotarsi al più presto di un Ufficio Tecnico moderno, che sfrutta le nuove tecnologie, con personale in grado di dar forma e vita ai tanti progetti di riqualificazione possibili legati al turismo. Mentre alle associazioni vanno chiesti i contributi culturali, e non di svuotare le proprie tasche; allo stesso modo, dalle associazioni vanno ascoltati i pareri e le idee, e non interpellate solo allo scopo di elemosinare qualche realizzazione folcloristica. |
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Appello per Sezze
di
Ignazio
Romano
Per
gli approfondimenti visita >> Analisi
2002 Anche negli appuntamenti più importanti, come può essere stato il giubileo, le parole programma, piano organizzativo, promozione delle attività locali, sono rimaste sconosciute. Per questo, da più parti, si chiede di sfruttare meglio le risorse di questo paese, creando comitati che hanno il compito di progettare ogni evento. Lasciando al comune la direzione e l’approvazione dei progetti stessi, in modo da poter scegliere valutando attentamente ogni aspetto organizzativo per tempo. Può sembrare strano ma a Sezze tutto ciò manca, oppure rimane poco trasparente e non permette interazioni tra le diverse componenti sociali. Troppe
sono le cose lasciate ad iniziative di singoli che restano senza
coordinazione. In questo modo le energie si disperdono, i benefici sono
impalpabili e il malcontento cresce; sia tra coloro come i commercianti,
che vedono fuggire occasioni di guadagno e benessere per tutti; sia tra
quei cittadini che, amando Sezze, vedono sfiorire giorno dopo giorno il
proprio paese senza che nessuno muova un dito. Spesso mi sento chiedere
dai miei concittadini: "Ma tu cosa ci guadagni?" Per me è un
piacere, è un onore, è spesso commovente fotografare Sezze e i suoi
eventi. Il comune (inteso come amministratori) è spesso criticato per
l'imparzialità di trattamento tra coloro che partecipano attivamente
alle manifestazioni, ed i criteri scelti per l’investimento dei fondi.
Certo
non si può pretendere da tutti del "Volontariato",
ed anche quello va comunque incentivato e coordinato. Per
questo la creazione di "Comitati
organizzativi" oltre a sfruttare adeguatamente ogni
evento, darebbe voce e raccoglierebbe il consenso di tutti. Mai come in
questa situazione la parola "Sinergia"
ha tanta importanza. Il mio è un appello, e non va confuso con critiche
senza futuro e senza soluzioni. Sono convinto che Sezze ha un futuro e
soluzioni per i nostri figli.
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