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Setina Civitas |
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! PUNTO ESCLAMATIVO Setina
Civitas ...a difesa del paese Il Sindaco Lidano Zarra Di seguito, oltre alle immagini impietose che fanno di questa una delle pagine più grigie del portale, è riportata la lettera presentata al Sindaco Lidano Zarra con cui Setina Civitas denuncia l'accaduto esprimendo rammarico e chiedendo chiarimenti sulle reali intenzioni della amministrazione. |
Noi
del circolo culturale Setina
Civitas proponiamo da tempo, seguendo linee di cooperazione con le
altre associazioni e con le istituzioni comunali, una stagione di
rinascita culturale che prevede, tra l’altro, la rivalutazione di ciò
che resta del patrimonio archeologico e storico di Sezze. Attraverso
studi e ricerche, corsi di
formazione ed un’instancabile campagna di sensibilizzazione, portata
avanti anche con lavori fotografici pubblicati in rete ed esposti nel
paese, abbiamo dato prova di capacità, competenza, voglia di lavorare
ed una ricchezza di idee considerevole, puntando solo alla
riqualificazione del nostro paese. Attualmente stiamo seguendo un corso
di Archeologia dei Monti Lepini finanziato dalla Regione Lazio. Il corso è tenuto, presso l’ISISS Pacifici De
Magistris, dal professore Ciro Lo
Muzio che, oltre ad essere archeologo, docente universitario e
collaboratore dell’istituto Treccani, è una persona squisita e molto
disponibile con la quale intendiamo sviluppare nuovi lavori. Il corso
prevede, con l’ausilio di guide specializzate, visite ai maggiori siti
di epoca romana presenti sul nostro territorio. Conoscendo lo stato di
abbandono in cui si trovano tali vestigia, abbiamo chiesto
all’amministrazione comunale di ripulire dall’erbacce i luoghi da
noi accuratamente segnalati. Nella
mattina di Domenica 13 giugno
2004,
guidati dalla Dottoressa Elisabeth
Bruckner,
studiosa ed archeologa responsabile per il comune di Sezze, ci siamo
recati presso quello che era l’accesso al paese in epoca romana.
Stiamo parlando del tratto che della Madonna
della Pace, passando per la Cappella
Lombardini, conduce lungo un percorso sterrato
fino alla Madonna dell’Appoggio.
Non era la prima volta che visitavamo questo luogo, ed eravamo a
conoscenza delle difficoltà che, come per altri siti archeologici di
Sezze, ne impediscono un auspicabile utilizzo turistico. Un
escavatore stava stravolgendo i resti dell’antico tracciato romano
ancora riconoscibile per la presenza di paracarri in pietra e monumenti
funerari scoperti appena otto anni fa. Elisabetta ha cambiato di colore;
preoccupata e smarrita, ci ha confessato che nessuno l’aveva avvisata
di tali lavori. Tornando
al racconto dell’escursione di domenica 13, dopo aver fatto le foto a
ricordo imperituro, abbiamo continuato la nostra visita didattica con un
forte sentimento di sfiducia nei confronti delle istituzioni, che però
non ha intaccato il nostro senso civico, al contrario lo ha rafforzato.
Per nulla arresi ci siamo recati a Tratturo
Caniò. Il sito, scoperto negli anni ‘70, è stato frequentato
dall’uomo fin dall’età del ferro e si trova a metà strada tra gli
Archi di San Lidano ed il Foro Appio. A Tratturo Caniò abbiamo trovato
l’erba alta che impediva l’accesso ai resti del tempio di Giunone
lasciato in completo abbandono, ma per fortuna non c’erano ruspe. Preoccupati
di dare un senso alle risorse culturali e archeologiche, contiamo in un
pronto chiarimento sull’accaduto e sui reali progetti che
l’amministrazione comunale intende realizzare. Ribadiamo l’impegno
di Setina Civitas a cooperare
per il bene della comunità setina, sottolineiamo che le nostre energie
non sono al servizio di chi intende strumentalizzarle, anche se ci
rendiamo conto di correre su un filo sottile che attraversa un mondo
dove non tutti hanno il nostro senso civico e la nostra stessa passione
per Sezze. |
"... che in ogni posto lontano dal cuore c'è sempre un fiore che la guardia ci fa" Ivano Fossati Un corso sull'archeologia dei Monti Lepini per accorgerci che l'ingordigia e l'ignoranza nel nostro paese non hanno fine Una terra ricca che solo una comunità stolta non sa apprezzare Capacità di autostima che a Sezze mancano da molto tempo...
Ma non tutti hanno rinunciato, e c'è chi ci crede veramente... ed intende riscoprire, proteggere e valorizzare i tesori del passato
Nelle foto fortificazioni per il controllo della principale via d'ingresso Domenica 13 giugno: cosa ci fa una ruspa sull'antica via romana?
... avevamo chiesto che venisse pulito il percorso dalle erbacce
e troviamo un escavatore intento ad allargare lo sterrato
Che disastro, ma chi ha progettato questi lavori, e a cosa servono? Paracarri romani sradicati dalla sede originale e fatti ruzzolare
Elementi di strutture funerarie utilizzati come riempimento
Sensibilità disattese se non completamente ignorate
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Lettera di Setina Civitas al Sindaco di Sezze Lidano Zarra Sezze, 16 giugno 2004 Appello per il “PATRIMONIO ARCHEOLOGICO” di Sezze SIGNOR SINDACO Il Circolo
Culturale SETINA CIVITAS fin dal primo momento ha avuto nei
confronti della Sua amministrazione un atteggiamento propositivo
e di cooperazione, rendendosi sempre disponibile verso le iniziative
culturale da voi promosse. Lei,
come molti dei suoi collaboratori, in ogni occasione pubblica ha
manifestato apprezzamento e stima nei confronti dei lavori proposti dal
circolo, esaltandone le capacità tanto da affidare la promozione
della sua immagine politica alle foto del sottoscritto. Cosa di cui sono
orgoglioso. Capacità fotografiche, deve sapere, che nascono dalla
passione e dall’amore per le “cose belle” di cui il nostro
paese ed il territorio circostante sono particolarmente ricchi. Oggi però
sono qui a lamentare una grave mancanza verso tali bellezze che
io definisco VALORI. Valori in quanto, oltre a rinfrancare la
vista e la mente delle persone più sensibili, possono dare una forte
spinta all’economia del paese attraverso quelle forme di turismo che
attualmente sono riconosciute in crescita. Gli stessi corsi finanziati
dalla Regione ed importanti progetti di riqualificazione, come STILe, ne
sono la testimonianza. I FATTI Domenica 13 giugno, come
da calendario, i partecipanti al corso di archeologia dei monti Lepini,
promosso dalla Regione Lazio, si sono ritrovati a Porta S. Andrea da
dove alle ore 9,30 sono partiti alla volta dell’antico tracciato
romano che dava accesso alla colonia setina. Appena giunti
sul posto, nel tratto che dalla Madonna della Pace porta alla Cappella
Lombardini, la Dottoressa Elisabeth Bruckner, incaricata di guidare il
gruppo, si accorgeva che lavori di scavo recente avevano alterato
gravemente la natura del sito. Infatti poco più avanti un escavatore
era in azione sul tracciato di interesse archeologico. Grandi blocchi di
calcare lavorato, tra cui parti inconfutabili di strutture funerarie,
erano stati spostati da un lato all’altro dell’antica via, e
paracarri di epoca romana fatti ruzzolare giù per il pendio. PURTROPPO
ABBIAMO CONSTATATO CHE in un’area
con vincoli archeologici e paesaggistici l’ente comunale eseguiva, di
domenica, lavori di scavo per ampliare la sede viaria senza che il
responsabile del settore, Dottoressa Elisabeth Bruckner, fosse a
conoscenza di ciò, con grave danno per il patrimonio archeologico.
Mentre dei lavori di pulitura da noi richiesti, per visitare il
sito descritto e quello di Tratturo Caniò, non v’era nessuna traccia.
Tutto questo è stato accuratamente documentato con le immagini allegate
alla presente. Un ampio servizio in merito verrà pubblicato sulle
pagine internet del Portale fotografico Setino. Coerentemente al senso
civico che alimenta il mio impegno, sento di esprimerle quanto tutto ciò
non concorre ad alimentare la fiducia e la stima nei Suoi
confronti e nei confronti dei suoi collaboratori. Fermo restando la
volontà del circolo di dare seguito all’opera di volontariato per il bene
comune, ritengo importante che venga fatta chiarezza
sull’accaduto, esponendo pubblicamente ciò che di concreto
s’intende fare a difesa del patrimonio archeologico e culturale di
Sezze. Il
Presidente Ignazio Romano La lettera, che Setina Civitas ha provveduto a protocollare presso gli uffici comunali così come la richiesta di pulizia dei siti, è stata in parte ripresa da Giovanni Rieti che ne ha tratto l'articolo pubblicato sul quotidiano "Latina Oggi" di venerdì 18 giugno, dal il titolo: Ruspe in azione sui ruderi, archeologia bistrattata
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