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VERDI per la PACE |
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a cura di Verdi
per la Pace Sezze
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Un’idea sostenibile per Sezze 7 ottobre 2009 Alla
Valle della Culla sparito un piccolo tesoro del tempio di Augusto? 13
novembre 2008 Con
l'ausilio dell'associazione "Pantarei" quest'anno il
calendario è dedicato agli Per prenotazioni contattare vinceserra@tiscali 2 settembre 2008 Chi
non ha sentito mai parlare del parcheggio a S. Andrea? 1 settembre 2008 Depuratore dei Casali La regione ha stanziato per il comune di Sezze 4 milioni di euro per il ciclo delle acque, che sommati al milione e 200.000 euro per aggiustare il depuratore dei Casali sono il più alto finanziamento mai erogato per Sezze. Ora si tratta di trovare le soluzioni migliori per sistemare tutto il ciclo delle acque, sia per la rete idrica fatiscente sia per il depuratore. Soluzioni che devono essere prese sull’insieme delle priorità e non solo il depuratore, le condutture di acqua per bere, acqua per l'irrigazione e altri usi, rete fognante e depurazione. Per la depurazione si tratta di vedere se altri metodi, oltre a quello classico, permettano di raggiungere risultati più idonei per l’orografia setina. La fitodepurazione permette di avere costi di costruzione e di gestione che consentirebbero di usare la maggior parte dei fondi regionali per la costruzione della rete idrica. Senza entrare nei particolari della fitodepurazione, basta dire che non ci sono emanazioni di odori, non ci sono costi di gestione per la manutenzione, si possono riutilizzare le acque per l'irrigazione. La fitodepurazione è basata sulle proprietà di alcune piante di depurare, sopratutto non necessita di decine di ettari come qualcuno dice ma di 2, 3 ettari distribuiti in 3, 4 settori del territorio. Per valutare al meglio i vari progetti, come Verdi stiamo organizzando una conferenza programmatica sul ciclo delle acque insieme con la coalizione ed una consultazione popolare. articolo di Vincenzo Serra 20 febbraio 2008 I Verdi si rinnovano, Antonio Mattei eletto portavoce Nei giorni scorsi alla presenza di tutti i tesserati si è riunita l’assemblea dei Verdi di Sezze, che ha eletto a maggioranza come portavoce ufficiale del partito Antonio Mattei. Sarà lui a portare avanti per conto del partito del Sole che ride le consultazioni che porteranno alla nascita del partito unico della sinistra nel comune lepino. Il discorso è stato già avviato tra le sezioni comunali di Verdi, Rifondazione comunista e del Partito dei comunisti italiani, oltre che con tutte le forze sociali e del mondo dell’associazionismo setino che si riconoscono negli ideali che portano alla nascita della Sinistra Arcobaleno. Nonostante il percorso iniziato verso la nascita del partito unico della sinistra, i Verdi di Sezze hanno riaffermato la piena fiducia nei confronti del sindaco di Sezze, Andrea Campoli, della sua giunta e della maggioranza di governo. Il perché va ricercato nel fatto che l’attuale primo cittadino ha più volte ribadito la sua decisa apertura nei confronti delle politiche innovative a difesa dell’ambiente, per uno sviluppo sostenibile. Oltretutto i Verdi setini sono in attesa di un riconoscimento da parte del primo cittadino per il sostegno dato a Campoli nelle amministrative della scorsa primavera. L’impegno degli anni passati, infatti, si dovrebbe concretizzare a breve con la concessione in favore dei Verdi delladelega alle energie alternative e risparmio energetico, che l’amministrazione Campoli intende realizzare sul territorio setino, così come da impegni assunti in campagna elettorale. Nel corso dell’assemblea dei tesserati sono state ribadite le priorità dei Verdi setini. In primis l’istituzione del Parco naturale regionale dei Monti Lepini. Non meno importante viene ritenuto il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Decreto Ronchi riguardo alla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Infine le priorità riguarderanno anche il campo per il quale i Verdi otterranno la delega dal sindaco Campoli, ovvero l’attuazione delle strategie per il risparmio energetico e la realizzazione del nuovo sistema di depurazione delle acque. Tutte tematiche intorno alle quali i Verdi di Sezze e l’amministrazione Campoli, viste le promesse elettorali, si giocano una buona fetta di credibilità rispetto all’apertura alle politiche innovative a difesa dell’ambiente. articolo di Giovanni Rieti 10 settembre 2007 Quale
depuratore per Sezze? Per valutare al meglio i vari progetti, come Verdi stiamo organizzando una conferenza programmatica sul ciclo delle acque insieme con la coalizione ed una consultazione popolare per utilizzare al meglio i fondi che sono a disposizione nel nostro comune. 13 maggio 2007 Filiberto Zaratti ai Casali La
visita dell’assessore regionale all’ambiente
Filiberto Zaratti chiude la vicenda
del depuratore dei Casali
definitivamente. La
creazione del parco è l’unica risorsa che oggi può portare circa
15.000 posti di lavoro in tutti i comuni del parco. I
fondi europei e regionali per le aree che ricadono all'interno del parco
dei monti Lepini sono fondamentali per recuperare i centri storici , ed
a Sezze le mura poligonali le chiese e i
palazzi signorili. 24 aprile 2007 Emergenza siccità anche a Sezze La siccità causata dal riscaldamento della terra , creerà molti problemi anche nel nostro territorio.Oggi è stato dichiarato lo stato di emergenza idrico in tutta Italia. Le nostre falde con il continuo prelevamento dei nuovi pozzi stanno diminuendo la capacità, con la conseguenza dell’abbassamento del terreno della piana. A Sezze, che ha una dispersione idrica pari a più del 60 % per le tubature rotte, si rischia di avere mancanza di acqua in varie parti della città; da Ceriara al centro storico,fino alla conca di Suso se non verranno prese iniziative di prevenzione contro gli sprechi. Alla Dondi non interessa nulla che ci siano le perdite d’acqua perché sono sempre i cittadini a pagare, quindi paghiamo anche l’acqua che non usiamo né per bere né per irrigare. Acqua buttata! Occorre un grande sforzo per rifare la rete idrica e molti anni di lavoro, ma occorre iniziare da subito zona per zona partendo con riparare le grandi perdite. Opere che non si vedono ma sono essenziali per la città che da fornitrice di acqua si ritrova ad avere molti problemi di siccità. Per i problemi dell’innaffiamento agricolo occorre potenziare il sistema delle “canelette” per una irrigazione completa e senza dispersione anche per i piccoli giardini. Per risparmiare dentro casa basta un po’ di attenzione nei vari momenti di uso sia in cucina che nel bagno. La Dondi prima o poi dovrà scendere a patti con il comune sia per la gestione della rete che per il depuratore, e per tutta la manutenzione straordinaria che abbiamo pagato inutilmente mentre era urgente rifare la rete idrica...?! 12 aprile 2007 Le false promesse della SPL Girano molte voci riguardo ad assunzioni nella SPL, promesse di posti di lavoro che in campagna elettorale vengono moltiplicati facendo illudere molte persone in cambio di una candidatura o del voto. La SPL è un residuo del carrozzone creato dallo zarista, agisce sotto gli imput del grande pokerista, colui che manda a votare alle primarie altrui tutti i familiari. Così vorremmo far presente, a tutti coloro che sono stati contattati, che le promesse fatte sono solo chiacchiere per completare la lista. Come gli operai della SPL che vengono pressati per ritirare le cause di lavoro, minacciando licenziamenti che non possono fare. La SPL così come è non può continuare ad essere gestita, deve tornare ad essere una emanazione del comune quindi non privatizzabile. Per sciogliere la SPL spa, che nonostante gli sforzi non è controllabile, bisogna fare chiarezza sugli ambiti di cui deve occuparsi. Nel frattempo chiediamo al commissario se può accertare che fine fanno i soldi che non sono accantonati come previsto dal regolamento. Si tratta del 5% del capitale invece del 10% che le norme prevedono. Per quanto riguarda la raccolta differenziata siamo ancora in alto mare perché bisogna farla in tutta Sezze includendo anche la raccolta dell’umido. La gestione della SPL, secondo i Verdi e Rifondazione Comunista che andranno insieme alle elezioni amministrative, è fallimentare e la prossima giunta deve ridisegnare i compiti di un servizio che sta togliendo lavoro alle imprese setine diventando un monopolio che blocca il mercato. 22 marzo 2007 Un idea sostenibile per Sezze La
rinascita economico sociale di Sezze riparte da un programma innovativo
per affrontare al meglio le esigenze della città. La
realtà economica di Sezze non ha una prevalenza produttiva dominante,
quindi occorre saper integrare
al meglio le varie realtà economiche e sviluppare nuovi lavori Agricoltura
,Piccola media impresa glocale, edilizia ,terziario, commercio. La
sinergia tra i vari ambiti unita ad una efficace riscoperta delle radici
lepine è fondamentale per ridare la centralità che ha sempre
contraddistinto Sezze nei
monti Lepini. Rendere vivibili e comunicanti i vari centri del paese è
la sfida innovativa che occorre affrontare. Con
i parcheggi già esistenti dell'
Anfiteatro e Fontane con bus navetta ecologici . Unitamente
all’applicazione del piano
urbano del traffico, alla razionalizzazione del
sistema trasporti pubblici la chiusura parziale del centro storico.
Attuare il piano colore con incentivi alle ristrutturazioni al centro
storico. Per
cambiare modo di vivere lungo l'asse pedonale che va da via dei
Templi (mura ciclopiche) a via
Cappuccini realizzando il
boulevard lepino. Realizzare una
delle più belle passeggiate sulla pianura pontina con le
imponenti mura poligonali illuminate. Occorre
recuperare le radici lepine che
favoriscono un turismo che abbiamo perso nel corso degli anni. L'istituzione
della festa annuale del
gioco antico. Parchi pubblici a Sezze Il verde pubblico è in stato di abbandono permanente. Il degrado è sotto gli occhi di tutti ma non si riesce a rendere usufruibile il parco dei cappuccini e il parco della rimembranza che con i lavori ancora da terminare ormai non è frequentato più . il fatto è che il marciapiede non ha creato una continuità, ma un blocco che impedisce di accedere al monumento. La continuità in urbanistica è comunicazione tra luoghi, tra ferro di cavallo ed il monumento adesso c’è un muro di cemento che non permette comunicazione e lo rende più isolato dal contesto. Ma tutto questo gli architetti di Sezze lo leggono sulle riviste , forse. Quando finiranno i lavori di accesso al monumento? I lavori non dovrebbero essere pagati prima della fine dei lavori, adesso dovremmo fare altri bandi per terminare le vie di accesso dei disabili. Mentre le inferiate si allentano così come i pali della luce. Per riqualificare i parchi e renderli usufruibili occorre una costanza che solo il comune o la Spl non possono dare. Ai cappuccini le panchine sono state tutte divelte la sporcizia è costantemente presente. Dove andranno le famiglie a far giocare i bambini ? quando funzionerà l’orto botanico dei cappuccini? Se il comune non ha operai , faccia fare una pulizia straordinaria e di concerto con il centro sociale, la consulta delle associazioni, si può gestire sia il parco della rimembranza che dei cappuccini. Il parco del monumento necessita di lavori strutturali che potevano essere fatti contestualmente con i marciapiedi ma i progetti dello zar e direttori dei lavori con palese conflitto di interessi vedono solo cemento e travertino neanche fossimo a Latina. Le migliaia di persone che fanno il girotondo del monumento possono constatare dall’alto il degrado del monumento ai caduti. Agricoltura pontina. La globalizzazione e il clima stanno aumentando la crisi dell’agricoltura pontina la chiusura di molte attività ed aziende agricole, va spesso insieme alla perdita dei posti di lavoro nell’industria, in particolare nei settori che lavorano e commercializzano gli stessi prodotti e con l’aumento indiscriminato dei costi per i consumatori e la riduzione dell’incasso per i produttori. I verdi per la pace sostengono da anni la necessità del sostegno all'agricoltura che è stato il fulcro ed il motore della nostra economia. La sfida del rilancio dell’agricoltura pontina, facendo leva sui riconoscimenti raggiunti in campo nazionale ed europeo, con le produzioni, con le industrie di trasformazione, dovrà caratterizzarsi nell’impegno concreto con risultati visibili per migliorare la qualità dei prodotti e la loro distribuzione. Le crisi di industrie importanti quali la “Cirio”, per il settore dei pomodori, che poi hanno coinvolto anche prosperose realtà locali, la “Parmalat”, che ha coinvolto altri Caseifici e produttori, quella dell’ex Findus, con tutte le produzioni di ortaggi, con lo zuccherificio di Latina per le barbabietole, è in crisi un'altra importante e qualificata produzione dei nostri campi. Al settore dell’allevamento di bovini e della produzione del latte accentuate dalla situazione poco chiara delle quote latte, delle frodi alimentare, passando per i danni prodotti dal vaccino contro la blue longue. Resistono i produttori biodinamici e biologici perché hanno un mercato europeo e locale diretto, senza mediatori , che sta facendo diventare i costi competitivi quanto la produzione intensiva agricola ancora in voga. pochi ostinati agricoltori che hanno guardato lontano facendo agricoltura all’antica pensando alla qualità prima di tutto , senza diserbanti , pesticidi, ormoni. La regione per quanto riguarda il settore agricolo sta facendo delle buone leggi per la vendita diretta , le fattorie didattiche, le centrali biogas. Gli agricoltori debbono saper rinnovarsi nello svolgere un lavoro essenziale per continuare a garantire i prodotti pontini di qualità. Del caso della monte Amiata se ne stanno occupando le autorità competenti per risolvere definitivamente il problema dell’amianto. Se la crisi delle centrali ortofrutta è durevole perché gli agricoltori producono molto ma vendono poco per la concorrenza globale bisogna puntare alla vendita diretta nel territorio rilanciando il cooperativismo per i piccoli agricoltori. A quelli che impiegano molte ore per ricordarsi a quale partito militano vogliamo sottolineare che le battaglie per l’agricoltura, l’ambiente, i verdi le conducono sempre non solo in prossimità delle elezioni. 5 marzo 2007 Al commissario prefettizio del comune di Sezze Agli uffici competenti oggetto:
modifica al regolamento edilizio comunale. (L.
27.12.2006, n. 296), ha modificato ed innovato l'articolo 4 del TU
edilizia (DPR 6 giugno 2001, n. 380) sui contenuti del Regolamento
edilizio, imponendo di inserire nei Regolamenti edilizi comunali
l'obbligo di installazione di pannelli fotovoltaici ai fini del rilascio
dei permessi di costruire. Si chiarisce qui di seguito lo portata di
detto obbligo. Come noto, il Regolamento edilizio deve contenere la
disciplina delle modalità costruttive, con particolare riguardo al
rispetto delle normative tecnico-estetiche, igienico- sanitarie, di
sicurezza e vivibilità degli immobili e delle pertinenze degli stessi.
A seguito dell'introduzione del nuovo comma 1-bis 1 marzo 2007 Energia,
investire sulle fonti alternative 20 febbraio 2007 L'IMPORTANZA DELLA MOBILITÀ La mobilità in un centro abitato, costituita dall’insieme dei parcheggi, dei centri pedonali, dei trasporti pubblici, è funzionale solo se ogni elemento è presente in maniera equilibrata. Le strisce blu che sono state realizzate nella zona di ferro di cavallo andranno dimezzate perché sono in eccesso, del resto via dei Templi non può sopportare le automobili che sono state spostate lì per parcheggiare. Probabilmente occorreva aspettare l’utilizzo dell’anfiteatro con la razionalizzazione dei bus pubblici, per rendere sostenibile il traffico del centro. Con la razionalizzazione delle corse si può dare quel servizio navetta gratuito per chi sosta la sua auto all’anfiteatro, magari togliendo le corse inutilizzate nel primo pomeriggio per spostarle più tardi. In attesa di vedere il put (piano urbano del traffico) che il nuovo responsabile dell’ufficio tecnico dovrà rendere disponibile, si dovrebbe pensare di istituire qualche senso unico per realizzare delle circonvallazioni che aiuterebbero ulteriormente la mobilità. Se i centri di Sezze sono molteplici occorre realizzare dei circuiti di integrazione anche attraverso la mobilità favorendo l’incontro tra i cittadini. La sfida è far muovere la gente non verso l’esterno del paese ma farla incontrare nel centro storico, a Sezze scalo, a Suso , comunque far incontrare realtà di fatto isolate nel loro contesto. Mobilità e urbanistica sono la chiave di volta per ridefinire il territorio nella sostenibilità con le risorse esistenti. In breve tempo si può recuperare e rilanciare la città glocale dei vari centri, con la città dei giovani, lo sviluppo di nuove attività economiche legate alla nostra tradizione montana , artigiana , e terziario avanzato, sviluppando anche quelle attività del passato che rappresentano lo sviluppo del futuro. 14 febbraio 2007 GIORNATA DEL RISPARMIO ENERGETICO Venerdi 16 febbraio è la giornata del risparmio energetico in tutta Italia, le famiglie gli enti che aderiscono si impegnano a consumare meno energia sia in casa che con l’automobile. I verdi di Sezze invitano la cittadinanza e le istituzioni a consumare meno energia. Occorre fare dei piccoli gesti quotidiani per ridurre i consumi di energia: a casa usare lampade a basso consumo, non lasciare computer televisori in standby, installare pannelli fotovoltaici per una energia pulita e abbattere i costi della bolletta enel . nella finanziaria di questo anno ci sono nuove sovvenzioni sia per il solare che per il risparmio energetico nelle ristrutturazioni. Abbiamo protocollato presso il comune il nuovo regolamento edilizio che ancora non è stato applicato, si prevede per le nuove costruzioni l’uso di pannelli fotovoltaici obbligatori con vari incentivi alle abitazioni che adottano queste ed altre soluzioni per il risparmio energetico. Facciamo un appello al commissario prefettizio, al nuovo responsabile dell’ufficio tecnico, di approvare al più presto il regolamento edilizio per portare il paese al passo con la legislazione corrente. 7 febbraio 2007 I VERDI APPOGGIANO LA CANDIDATURA DI CAMPOLI ALLE PRIMARIE I verdi per la pace di Sezze dopo una attenta analisi e discussione interna sostengono la candidatura di Andrea Campoli candidato dell’Unione alle primarie che si terranno domenica 11 febbraio a Sezze. Le primarie sono un elemento di democrazia interna per i cittadini dell’unione, una innovazione politica, programmatica, che favorisce un dibattito leale fra tutti i candidati dell’unione. Le primarie sono quella forma di democrazia partecipata che attueremo anche nel governo del paese con il bilancio partecipato, la trasparenza degli atti della pubblica amministrazione, il giudice di pace, ovvero tutti gli elementi che favoriscono la massima trasparenza tra i cittadini ed il comune. Il lavoro programmatico che stiamo facendo come unione, in questo anno di commissariamento del comune, sta già dando buoni risultati, come il finanziamento regionale di 4 milioni di euro per costruire il nuovo depuratore a Sezze Scalo da poco approvato. Per far ripartire Sezze in tutti i settori produttivi, sociali , ambientali, culturali, è importante che venga realizzato il piano regolatore entro i primi due anni di governo. - rilancio dei prodotti dell’agricoltura; - valorizzazione dell'artigianato e della piccola e media impresa; - riattivazione dell’ospedale con la riapertura dei reparti necessari per il comprensorio; - realizzazione della passeggiata delle mura ciclopiche; - piano della mobilità sostenibile; - sviluppo del turismo ambientale e culturale. Invitiamo i cittadini elettori dell’Unione a partecipare alle elezioni primarie sostenendo il candidato dei Ds Andrea Campoli per far ripartire Sezze e governare insieme. 31 gennaio 2007 SEMPREVISA
IN LIBERTÀ
Finalmente si è posto rimedio all’invasione dei suv sulle montagne lepine. Centinaia di persone hanno potuto camminare e pedalare liberamente lungo i sentieri che conducono al rifugio nel silenzio più assoluto della montagna. La natura ritrova un po' di pace con un semplice lucchetto ben posizionato che, come noi chiedevamo, impedisce l'accesso ai mezzi a motore. I Lepini, la nostra ricchezza ambientale, con la tutela e la prevenzione diventano fonte diretta e indiretta di attrazione turistica. Per far apprezzare in modo più completo il bel panorama che da Roma arriva al Vesuvio sarebbe utile porre sulla vetta della Sempreviva un punto di osservazione permanente, mentre per la tutela del territorio montano occorre lavorare in sinergia tra tutti gli operatori preposti per la salvaguardia di una zona unica dei pre-Appennini. Controllare soprattutto il dissesto idrogeologico che i recenti lavori, in alcune zone vicino ai pozzi del comune di Bassiano, hanno provocato. Mentre nel comune di Sezze, nella zona delle "tre pozza" e di monte Forcino, dopo il grande incendio di qualche anno fa, è stato segnalato dagli operatori della protezione civile la presenza di centinaia di alberi quasi carbonizzati, quindi facilmente incendiabili. Sarebbe opportuno provvedere alla bonifica della zona ed al successivo rimboschimento utilizzando specie arboree non resinose. Curare il territorio, preservare la sua natura, valorizzarne le potenzialità è facile. Sta a noi, alla nostra capacità di rispettarlo e farlo rispettare, alla nostra curiosità di conoscerlo e di amare i suoi aspetti botanici, faunistici e geologici così preziosi. 8 gennaio 2007 PARCO
SPORTIVO A
SEZZE SCALO A
Sezze si inaugura lo “Sport ad alta tensione” Nel
paese di San Carlo si stà per inaugurare una nuova disciplina sportiva,
lo sport ad alta tensione, e per
questo evento il Comune di Sezze e la Provincia di Latina stanno per
realizzare un centro sportivo unico nel suo genere, il primo in
Italia a 120.000 volt. Il
caso, appena introdotto, riguarda il nuovo parco sportivo che la
Provincia vuole realizzare a Sezze Scalo. Peccato che il sito prescelto
presenta gravi problematiche di tipo ambientali, legate, per
l’appunto, all’inquinamento elettromagnetico e alla cementificazione
delle aree agricole circostanti, grazie all’ennesima variante non
curante dei luoghi. Ed
ancora: “Le decisioni prese, ed i pareri, sarebbero stati gli stessi
se fosse stata rappresentata una realtà dei luoghi così com’è, cioè con il grande elettrodotto dell’Enel che sta lì
dagli anni ‘70 ?” Forse
la paura di affrontare problematiche ambientali arriva al punto da
deformare la realtà esistente. 5 gennaio 2007 Spl impegnata nella raccolta rifiuti o liste civiche? Non c’era bisogno che passasse un mese, dalla sperimentazione della raccolta differenziata parziale, per capire che il piano adottato è del tutto fallimentare per il raggiungimento del 35 % fissato dalla legge . Mentre i Verdi della Pace di Sezze avevano prospettato un piano, per tutto il paese, che avrebbe portato la raccolta differenziata fino al 60 % di rifiuti riciclabili fin da subito, ma il Presidente della Spl e A.D. erano più impegnato a preparare l’ennesima lista civica invece che un piano decente per il nostro territorio. Un anno di lavoro del consiglio di amministrazione della ex municipalizzata per preparare una sperimentazione che si è rivelata essere l’ennesima presa in giro per i contribuenti. Leggendo lo scarno depliant informativo, distribuito dalla Spl, sembra che la maggiore difficoltà sia stata quella di tradurre in rumeno e albanese il testo. Se tali amministratori avessero avuto il buon senso di dimettersi con Zarra, nessuno si sarebbe accorto delle palesi contraddizioni di una società che è di proprietà del comune ma che non vuole essere né indirizzata né controllata. Gestendo le entrate del comune come ici, tarsu e le altre attività, Zarra voleva svendere Sezze a qualche privato che con pochi soldi avrebbe avuto la possibilità di diventare il proprietario della Spl, ma il bluff, come le bugie, hanno le gambe corte. In un comune con l’estensione territoriale come quello di Sezze, non è conveniente fare la raccolta differenziata porta a porta e ovunque, ma solo nel centro storico, mentre nel resto del paese conviene adottare sistemi di raccolta mirati, analizzando quartiere per quartiere. Che l’informazione non è stata adeguata, lo si capisce dagli esercizi commerciali, che ancora non sono stati ben informati e continuano a riempire i cassonetti nella maniera più indifferenziata. La nostra provincia, per raggiungere l’autosufficienza, dovrebbe differenziare il 70% dei rifiuti solidi urbani. Molti comuni sono sulla buona strada perché hanno affrontato il problema seriamente. A Sezze, grazie a questa specie di sperimentazione molto parziale, sia per il numero di abitanti coinvolti che per la incompleta raccolta che esclude i rifiuti alimentari, dal 7% arriveremo forse al 15%. Sarebbe opportuno organizzare un incontro pubblico con i rappresentanti della Spl, per capire come mai siamo ancora alla sperimentazione mentre c’è la discarica di Montello che non è più utilizzabile. 6 dicembre 2006 Vallicella, problema ancora irrisolto La vicenda dei parcheggi da realizzare in zona Vallicella a Sezze rappresenta l’emblema della politica urbanistica di Sezze. Al di là della vicenda giudiziaria che ne è scaturita, le mancanze del Comune di Sezze sono macroscopiche ed inaccettabili. Hanno permesso senza uno studio preliminare dei luoghi, e con tanta arroganza, di danneggiare gli edifici adiacenti, un palazzo e la palestra della scuola, di tranciare i tubi del gas e quelli dell’acqua. Ora ci sono delle sentenze che obbligano al ripristino dei luoghi esistenti, che tuttora vengono disattese, anzi si continua a lavorare in base a nuovi progetti che non è dato conoscere, si vocifera di box e supermercato annesso, e comunque tutti lavori non autorizzabili dall’Uffico Tecnico. Ufficio Tecnico che continua ad essere il porto delle nebbie e tutto il contrario della trasparenza. Il problema urbanistico di Sezze non è stato mai affrontato nella sua complessità, quasi a voler lasciare spazi fertili alle tante aberrazioni che i cittadini devono sopportare. Intanto lavori che insistono sulla stessa zona stanno tolgono altri parcheggi essenziali, mentre il buon senso vorrebbe che si attuassero dei piani sostitutivi per non creare il caos vista l’alta densità di traffico presente. Nello stesso tempo i parcheggi dell’Anfiteatro continuano ad essere inutilizzati. Ora che è finito il “girotondo” del monumento si può notare che i parcheggi sono sempre gli stessi, meno i 40 della Vallicella , mentre le auto in doppia fila continuano a bloccare il traffico nonostante la carreggiata sia stata allargata di diversi metri. Come Verdi della Pace chiediamo al commissario Falco di fare chiarezza in merito alla vicenda, riconoscendo alla parte lesa il danno provocato dalle azioni sconsiderate dell’Ente Comunale. Ci chiediamo come finirà questa lunga vicenda e se il paese dovrà sopportare passivamente l’ennesima ferita paesaggistica. 28 novembre 2006 La RSA deve essere pubblica Gli anziani, risorsa della società , vengono rinchiusi dentro i vari centri privati, la Regione, le Asl, non vogliono affrontare il problema della solitudine con strutture pubbliche, né con l’ausilio domiciliare, e preferiscono pagare il privato costruendogli anche le strutture. Quanto si risparmia non si sa , anzi le alte spese che le famiglie degli anziani sostengono per pagare la retta della residenza sanitaria, oltre che ai contributi regionali, fanno diventare la RSA il motivo di aspre concorrenze per aggiudicarsi la gestione dei centri per anziani (ospizio). Verdi
e Rifondazione comunista sono per una gestione pubblica delle Asl dei
vari centri di geriatria. La scappatoia di affidare al privato la
cura degli anziani soli, spezza quella rete sociale necessaria per far
progredire la società stessa. Quindi
l’utilizzo della struttura privata, pagata dal pubblico, deve essere
usata in parte, non deve
essere la regola . Per non
aver voluto far partire i lavori della RSA pubblica ai Cappuccini, già
cantierabili, l’ex zar
podestà ha pensato che
privato è meglio, come per i lavori di Ferro di Cavallo, la chiusura
delle coste, la perdita di 50 parcheggi in zona Vallicella. Sinceramente
ci aspettavamo molto di più da un medico che presta servizio presso un
struttura pubblica. La cittadinanza pensava in un’azione di governo
volta alla tutela della sanità pubblica, per renderla più efficiente
rivalutando il nostro ospedale. E invece la precedente coalizione di
centro-destra ha puntato solo alla realizzazione di una struttura
sanitaria per gli anziani privata, accessibile soltanto a persone con
redditi medio-alti e con limiti per la collettività. La
cosa più preoccupante è che in questa fase sono venuti meno tutti i
principi di trasparenza, lasciando numerose ombre sulla gara di appalto. Sono
anche uscite fuori notizie,
gravissime, su atti riservati, e di competenza di pochi
funzionari responsabili, mentre le numerose anomalie che la
gestione Zarra ha lasciato nei confronti della cittadinanza continuano a
danneggiare il paese, addirittura qualche talpa comunale vuole ancora
influenzare le scelte divulgando informazioni
riservate a Zarra che poche persone possono sapere.
Vincenzo Serra, Verdi per la Pace Patrizio Lisi, Rifondazione Comunista 14 novembre 2006 Zaratti risolve il problema della depurazione L'Assessore
Regionale all'ambiente, Zaratti, trova la soluzione al problema della
depurazione a Sezze. Finalmente si
è risolto l’annoso problema di dove
costruire il nuovo
depuratore. Dopo le
molte denunce dei Verdi per la pace di Sezze, delle associazioni
ambientaliste e di quelle trasversali, per l’inquinamento causato
dalla mancata depurazione, dei cattivi odori a cui sono stati costretti
per anni gli abitanti della zona Casali, si è capito che in quel
quartiere non si poteva più ampliare il piccolo depuratore oramai non
più funzionante. Nonostante
l’ingegno di molti studiosi universitari
la logica ha impiegato decenni per
decidere di fare il
depuratore a valle. Ora
le nuove tecnologie consentono di risparmiare
tempo e denaro, ma anche con le vecchie tecnologie
sarebbe stato più
utile e conveniente far scendere a valle che far risalire le
montagne alla depurazione, e quindi il luogo dei Casali, per le
caratteristiche di Sezze, non è mai stato giusto per quel depuratore.
Forse la prossima estate sarà
l’ultima che gli abitanti della zona dovranno sopportare
i cattivi odori. Ora
occorre vedere se realizzarlo presso l’attuale depuratore di Sezze
scalo oppure fare una trattativa per il depuratore della ex Cirio con la
nuova proprietà dello stabilimento . L'assessorato
all’ambiente della Regione Lazio si
sta occupando dei lepini, oltre che
della depurazione , dell’inquinamento delle falde,
dei fiumi, dei centri urbani, della montagna, della
pianura Pontina, problemi che vanno
risolti per favorire lo sviluppo
sostenibile insieme ai
partiti dell’unione di Sezze: d.s , s.d.i. mar. , r.c , c.i. , i..d.v.
,udeur, verdi, oltre che con le numerose associazioni che contribuiscono
alla rinascita di una identità ambientale lepina, nel tempo trascurata
. 3 novembre 2006 La risposta della XIII Comunità Montana A
Vincenzo Serra rapp. VERDI – Sezze Al
Sindaco del Comune di Bassiano Rif. articolo sulle pagine di
Latina Oggi in data
odierna. Oggetto: Semprevisa, dissesto a
causa di mancata regolamentazione della pista e suo utilizzo. Come già ampiamente delucidato al Circolo
di Legambiente di Sezze questo Ente ancorché ideatore del progetto
Stile purtroppo non ha realizzato né l’opera, né ha strumenti di
controllo sulla successiva gestione delle opere realizzate. Prendiamo atto delle considerazioni dei
Verdi e del suo responsabile Vincenzo Serra sollecitando la Regione
Lazio ad inserire tra i finanziabili con fondi del nuovo patto di
coesione 2007-2013 i programmi stilati da questo Ente nel progetto
Leaders plus tesi a salvaguardare le bellezze naturalistiche, realizzare
opere di contenimento del dissesto idrogeologico (argini fossi, e
terreni in abbandono) già facenti parte del progetto CARTA DEI RISCHI
COMUNITARI stesura anno 1998. A nulla sono valse le iniziative di questo
Ente anche verso la tutela del territorio anche con atti quali la
proposte del PARCO DEI LEPINI, Almeno questo ci verrà riconosciuto. Ma
anche le opere di salvaguardia, ricettività e valorizzazione del
territorio lepino con il progetto StiLe e ora con la proposta del
progetto S.Mo.Le. Però per l’opera del Semprevisa ci pare
corretto che sia il Comune di Bassiano ad effettuare un’attenta
regolamentazione del traffico veicolare, e un corretto utilizzo delle
strutture in esse realizzate quali le barriere protettive in legno, le
aree pic-nic e il rifugio. Priverno, lì 03.11.2006 prot. n° p.Il Presidente L’Assessore
Giuseppe Mazzocchi 3 novembre 2006 Pista ciclabile in Semprevisa e dissesto idrogeologico La domenica si continua ad assistere alla sfilata di macchine che percorrono un sentiero ciclabile mal realizzato senza una conoscenza della mountain bike e neanche della vecchia graziella. Inoltre cosa più grave che viene denunciata sul sito “setino.it” con tanto di foto, c’è un inizio di dissesto idrogeologico causato dai lavori finanziati dalla Comunità Montana o dalla Compagnia dei Lepini. Lavori che hanno causato la deviazione delle acque meteoriche verso la valle creando già piccole frane che insistono sui pozzi che portano l’acqua a Bassiano. Il fatto che passino le macchine in una zona a protezione speciale (zps) è il sintomo di una mancanza di rispetto della montagna sia dei vacanzieri in macchina che delle istituzioni che non intervengono. Stiamo facendo una colletta per l’acquisto di 50 lucchetti di scorta da consegnare al comune di Bassiano, alla Comunità Montana , alla Compagnia dei Lepini , e al Corpo forestale per garantire che, qualora venisse rotto da qualche teppista, venga subito rimpiazzato onde evitare lungaggini burocratiche che lasciano libero accesso alle auto. Non occorre il ricorso alla guardia privata come propone il sindaco di Bassiano, i Verdi per la Pace sostengono di installare cartelli appropriati e di effettuare controlli di prevenzione da parte degli organi preposti, in particolar modo nei fine settimana. Per consentire di vivere i monti Lepini come un parco anche senza le formali denominazioni legislative, occorre una maggiore rete tra associazioni ambientali e istituzioni, per la conservazione degli habitat montani, unitamente ai pastori che la vivono giorno per giorno. Le scuole dovrebbero programmare una giornata istruttiva in montagna, per far capire agli alunni l’importanza dell'ambiente che ci circonda, e si potrebbe fare in collaborazione con il CAI, Legambiente, la Lipu, Mountain Freedom, il wwf e le tante associazioni locali che frequentano la montagna . L’errore che si sta facendo è nel valorizzare i monti Lepini senza le trasformazioni strutturali di recupero dei territori, sia montani che dei vari centri storici. Non dovrebbe essere necessario porre delle sbarre con il lucchetto, ma un semplice cartello ed il rispetto della natura, di cui siamo attivi trasformatori, dovrebbe essere sufficiente. Altrimenti si realizzano opere che invece di migliorare la fruizione dei Monti Lepini distruggono l’esistente con i soldi della Comunita europea destinati al recupero delle aree depresse. Quindi occorrono meno banchetti e spese per la promozione di un territorio lepino ancora da rivalutare strutturalmente con competenza. ottobre 2006 Raccolta differenziate, una falsa partenza I Verdi e Rifondazione comunista di Sezze criticano l’avvio della raccolta differenziata nel comune lepino attraverso un comunicato congiunto delle due segreterie: «La raccolta differenziata della Spl parte con il piede sbagliato, non avendo neanche saputo copiare le esperienze dei comuni limitrofi. Da quanto appreso in questi giorni la Spl sta per fare una raccolta differenziata parziale. Se non si separa la frazione umida da quella secca non si è in presenza di una differenziata integrale, né razionale e produttiva per un riciclaggio completo di tutti gli scarti. Basta con le prese in giro che subiamo da vent’anni con i depliant distribuiti nelle scuole. Il problema sono le istituzioni, che non vogliono affrontare la questione rifiuti. Se nei contenitori che la Spl darà prossimamente non sarà presente la raccolta della frazione umida alimentare vorrà dire che c’è un problema di c o m p e t e n z e dentro la società di capitali a cui bisogna porre rimedio. L’accusa che i Verdi e Rifondazione Comunista muovono è quella relativa al fatto che si continuano ad offrire dei servizi parziali che non risolvono il problema del minor conferimento alla discarica di Borgo Montello, alla quale vengono pagati cifre considerevoli, che si potrebbero investire in nuovi posti di lavoro: «Ecco perché - continuano le due segreterie - sono del tutto false le preoccupazioni del presidente della Spl inerenti i maggiori costi legati alla raccolta differenziata porta a porta, l’aumento degli operatori ecologici si compensa con il minor costo dei rifiuti alla discarica. Le analisi sbagliate e le proposte parziali della Spl servono a perpetuare l’esistente, sul reale peso della spazzatura che si conferisce alla discarica si dovrebbe fare una bella inchiesta. Ecco perché è necessario fare una raccolta differenziata integrale.Per le segreterie dei Verdi e di Rifondazione con i rifiuti si potrebbe e si dovrebbe innescare una produzione industriale legata alla trasformazione e riutilizzo in beni di consumi di massa dei vari elementi (dalla plastica alla carta, dall’alluminio al ferro, dal vetro al compost): «Se gli imprenditori provinciali supportati dalle istituzioni iniziassero a valutare le molte possibilità di innovazione industriale legate alla raccolta differenziata integrale, si potrebbe avere un’inversione di tendenza nei posti di lavoro, di cui la nostra pianura necessita. Il tutto riducendo di molto l’inquinamento». articolo di Giovanni Rieti 1 aprile 2006 SPL.
Le mani sulla città Il trio podestà non c’è più lo zar (Zarra) è virtualmente commissariato dal duo Polidoro- Roscioli che dopo aver affossato il centro sinistra di Siddera, tengono lo zar podestà sotto tutela fino alle elezioni politiche. Il sindaco intanto continua a giocare il bluff dei lavori pubblici indebitando il paese per i prossimi 15 anni con lavori discutibili e abusivi. Molti lavori sono iniziati ma bloccati per mancanza di soldi, mentre continua il caos di traffico e i parcheggi scompaiono, senza che nessuno cerca una soluzione, seppur temporanea, al disagio che tutti i giorni i cittadini vivono perché chi ci amministra non ha predisposto un parcheggio all’Anfiteatro con bus navetta per decongestionare la parte interessata dai lavori. Mentre continua il tentativo di appropriarsi delle associazioni, prima quella della "Passione di Cristo", a cui è stata tolta la sede, poi il "Tennis Club" chiudendo i campi da tennis con l'obiettivo di introdurre nella gestione dell'impianto sportivo la SPL (ex municipalizzata ) con l'idea di un ristorante da realizzare alle spalle del circolo del tennis club. Il risultato di questa ultima vicenda in ordine di tempo è che l’istruttore di tennis è senza stipendio e 20 bambini non possono allenarsi per partecipare ai tornei imminenti. Le manovre della SPL cominciano a delinearsi mentre il consiglio comunale è allo scuro di tutto. Veramente assurdo! Ricordiamo che la SPL, controllata al100% dal comune, agisce come una S.p.a. senza indirizzo politico ne controlli. Gestisce la riscossione della tarsu e dell'ici, la farmacia comunale, le mense, il sevizio di scuolabus, i servizi ambientali diventando il vero centro di potere della città. Come la Dondi, più della Dondi, la SPL non nomina i revisori dei conti come previsto dalla legge ed ha ridotto dal 10 % al 5 % l’accantonamento degli utili per gestire più risorse economiche senza che i consiglieri comunali possano accedere ai documenti. La SPL sta diventando il peggior carrozzone mai esistito a Sezze, dove transitano molti soldi. Quando i consiglieri non possono controllare le attività della SPL e le delibere che la riguardano, la loro funzione è delegittimata. La gestione dei rifiuti, per cui la SPL è nata , è peggiorata, mentre sicuramente la tarsu è aumentata, in questo modo le entrate della SPL crescono e non c'è alcuno interesse ad effettuare la raccolta differenziata. Meglio il commissario che una giunta fantasma, governata dallo zar podestà che sta distruggendo la storia di un paese con procedimenti antidemocratici ed abusivamente, facendo passare per recupero d'immagine urbana quello che è un grosso giro di affari, e cercando di infiltrarsi in tutti i settori economici e associativi della città. 8 marzo 2006 Nasce il "Comitato difesa utenti acqua" Si è costituito il “Comitato difesa utenti acqua”, che insieme al “Comitato costruzione depuratore” vogliono tutelare la cittadinanza contro i soprusi della Dondi S.p.a. che continua a gestire le bollette del servizio idrico senza nessuna opera di ammodernamento della rete idrica. Dopo aver confrontato le tariffe con quelle di Acqualatina si nota la pesante disparità di trattamento tariffario con circa il 45% in più di tasse a carico degli utenti di Sezze. Per questo chiediamo di rimodulare le tariffe, eliminando la quota fissa di pagamento di 30 metri cubi, e semplificando la bolletta rendendola leggibile come quella emessa da Acqualatina. Per quanto riguarda il funzionamento della commissione di controllo e vigilanza, dopo le clamorose dimissioni dell’ex sostituto procuratore da presidente della commissione, ancora non si riesce a sapere quali atti la nuova commissione ha prodotto. La questione della costruzione del depuratore nella frazione Casali è ancora alle fasi preliminari ma, senza le dovute spiegazioni agli abitanti della zona, non si può progettare un ampliamento di vaste proporzioni in una zona densamente popolata. Per questo chiediamo ai consiglieri dell’opposizione che venga fatta una richiesta formale per un incontro tecnico in Consiglio Comunale. Venerdì 10 marzo 2006 alle ore 18.00 all’Auditorium S. Michele Arcangelo si terrà una conferenza stampa del “Comitato difesa utenti acqua” , i cittadini che vogliono aderire al comitato sono invitati a partecipare per modificare la gestire del servizio idrico da riportare in ambito pubblico. 26 febbraio 2006 Purtroppo è successo, crollano le Mura ciclopiche Purtroppo è successo , le mura sono crollate e continueranno a cadere se non viene attuato un piano urgente di rifacimento della rete fognante. la somma stanziata nel piano triennale delle opere è di 176.000 euro, del tutto insufficiente per rifare la rete lungo le mura . Dopo il crollo i soldi stanziati non basteranno neanche per iniziare i lavori più urgenti, quelli di messa in sicurezza della strada. Non vogliamo partecipare al “chi lo aveva detto prima” che le mura sarebbero cadute, ma sull’ordinanza del comune risulta essere non vera la causa attribuita alle abbondanti precipitazioni. A causare il crollo sono state le infiltrazioni provenienti dalla rete idrica e dagli scarichi fognanti a cui, in tutti questi anni, occorre mettere un rimedio, ma anche ai tanti lavori edili nei pressi delle Mura. QUINDI è FALSO DARE LA COLPA ALLE PIOGGE COME SOSTIENE il neo responsabile FARINA NELL’ORDINANZA. La verità è che all’ufficio tecnico non vogliono vedere ciò che è urgente, ma solo le opere inutili e dannose con enorme spreco di soldi pubblici. Ora dovranno per forza occuparsi della sistemazione della rete e della messa in sicurezza del resto della Mura poligonali, prima che il danno si trasformi in tragedia. Noi dei Verdi abbiamo sempre ritenuto la cinta muraria di Sezze il punto di partenza per la ristrutturazione del centro storico, ma malgrado qualche timido tentativo di alcune associazioni per la pulizia del percorso archeologico siamo stati inascoltati dalle amministrazioni. Durante l’ultima rappresentazione del Venerdì Santo abbiamo organizzato una manifestazione portando decine di turisti a visitare le mura ciclopiche con mascherina anti odori proprio per evidenziare lo stato di abbandono del centro storico, quest’anno li porteremo a visitare le mura crollate. 26 febbraio 2006 Via
dei templi, a rischio le mura ciclopiche Sta accadendo ciò che noi verdi purtroppo avevamo previsto da almeno dieci anni. Alcune case costruite su via del Guglietto rischiano di crollare, la strada si è abbassata di dieci centimetri e il muro sottostante, composto anche da parte delle antiche mura ciclopiche, sta crollando a causa delle infiltrazioni d'acqua dagli scarichi fognari. I cittadini che abitano in via del Guglietto sono in ansia per le loro abitazioni e stanno verificando se ci sono gli estremi per denunciare il comune per mancati interventi sulle opere primarie non realizzate . Mentre nel paese si continuano a realizzate opere inutili, la rete fognaria del centro storico è un colabrodo e, come è accaduto venerdì sera, gonfiando le mura provoca crolli sempre più inquietanti. La storia di via dei Templi inizia negli anni 60 con la costruzione della strada che in parte riportò alla luce le mura poligonali di epoca romana nascoste sotto cumuli di terra di riporto. L’idea di fare una circonvallazione lungo le mura venne bloccata giustamente dalle belle arti che volevano salvaguardare un pezzo di storia urbanistica risalente al tempo dei romani e per la precisione al IV° secolo a.C. Nel tempo, oltre agli abusi ai danni del patrimonio storico più volte denunciato, si sono aggravati i problemi della rete fognaria che ora sta facendo crollare parte delle mura romane degradate a sostruzioni moderne. Ora non si può più aspettare, il rischio di crolli per le abitazioni è palese, oltre ai noti problemi igienico sanitari causati dalle fogne a cielo aperto. Noi dei Verdi ribadiamo la nostra contrarietà verso la realizzazione di opere, fatte accendendo mutui spaventosi, di tipo estetico e di dubbia efficacia come quelli eseguiti a Ferro di Cavallo, o come i marciapiedi che stanno invadendo il parco della Rimembranza, mentre la rete idrica e quella fognaria del paese sono al collasso e stanno mettendo a rischio le fondamenta delle abitazioni del centro storico. I nostri ingegneri che pensano solo alle lottizzazioni, con palesi conflitti di interessi, stanno cancellando ciò che è rimasto del patrimonio storico di Sezze, ed in questo la Dondi ha la sua parte di responsabilità nella gestione della rete idrica. Lo scaricabarile sulle responsabilità a cui assistiamo, fra Comune e società Dondi sta diventando una carnevalata, e intanto il paese crolla. Il Progetto della passeggiata archeologica in via dei Templi sta a cuore anche a noi dei Verdi, e da lì parte la rinascita del paese, ma prima occorre risolvere il problema della rete idrica e di quella fognaria, nonché quello della depurazione. 16 febbraio 2006 Piano
regolatore, perché Fuksas? Perché dobbiamo realizzare il piano regolatore, l’ufficio di piano, se le opere di distruzione del paese sono a buon punto? Fuksas non sapeva nulla né di ferro di cavallo né della distruzione del parco della rimembranza, perché avrebbe dato altri consigli ai nostri ingegneri del recupero urbano. Alla fine della ennesima conferenza stampa sull’ufficio di piano, ricostituito dopo essere stato smantellato da una delle tante giunte del trio podestà, i Verdi hanno chiesto all’architetto Di Gregorio cosa pensasse dei marciapiedi che stanno distruggendo il parco della Rimembranza, il collaboratore di Fuksas ci ha risposto: “Resterà solo una rimembranza del parco…” Confermandoci che i vandali stanno spianando il parco abusivamente, e che era importante rendere praticabile l'accesso al nuovo Centro Sociale, finito da un anno, ma ancora chiuso, sembra a causa dell' impianto elettrico da finire. Mentre il boulevard di via dei templi (porta Pascibella) sta diventando un lastricato di travertino stile littoria! Aspettiamo la risposta degli ispettori dell’assessorato all’urbanistica, intanto andiamo avanti con le denunce contro lo spreco di risorse pubbliche. Cosa penserà Fuksas di questi cottimisti allo sbaraglio che stanno indebitando le casse del comune per opere inutili e distruttive? Lo immaginiamo!!! Il problema di Fuksas, nella sfida con la collina setina, è come collegarla con la pianura; con la funivia, o con un ascensore futuristico sulla pianura Pontina dai costi esorbitanti? (20 milioni) Oppure intervenire sul versante della Vallicella con nuove strade? La rinascita di Sezze può partire risolvendo il collegamento con la pianura, perché Sezze scalo, già periferia di Latina e di Roma , con la nuova 156, la metropolitana leggera Formia- Roma, diventerà sempre più crocevia dei trasporti e del commercio, trasformando molto l’economia agricola della pianura setina. Una residenza sanitaria per anziani non riusciamo proprio a vederla vicino alla nuova 156, il mercato ortofrutta a Sezze scalo invece sarebbe più logico. Comunque occorre recuperare la cava di Sezze scalo trasformandola in percorso storico ambientale, con parcheggi, il collegamento via Setina vecchia ed il percorso archeologico delle mura ciclopiche del paese. Recupero e valorizzazione del centro storico multietnico, con piano particolareggiato, incentivando la ristrutturazione degli edifici. Sarà necessario realizzare i servizi per tutti quegli abusivismi di necessità..., trovare le zone per nuove costruzioni residenziali nei vari quartieri ed utilizzare i parcheggi esistenti per il centro storico da rendere pedonale. Le nuove abitazioni, come nel quartiere di monte Pilorci, devono però integrarsi con l'ambiente per evitare che la conca di Suso venga abbruttita dal cemento, rovinando definitivamente la veduta delle montagne. Se vogliamo fare di Sezze e del parco della Semprevisa il “ balcone” della pianura Pontina, occorre agire con maggiore sinergia, ed i progettisti devono muoversi in sintonia con la cittadinanza evitando distruzioni speculative, come i marciapiedi dentro il parco della Rimembranza, realizzati mentre nel centro storico mancano servizi essenziali. 29 gennaio 2006 Assemblea
annuale dei Verdi per la Pace Domenica
29 gennaio alle ore 10,00 presso l'Auditorium
S. Michele di Via
Garibaldi a Sezze votazione
per Consiglio Direttivo e del Presidente del circolo
di Sezze. Durante
l’assemblea annuale si darà inizio alla raccolta
di firme per Parco Naturale Interprovinciale
alla distribuzione
di materiale informativo su l'energia
solare. 18 gennaio 2006 Raccolta
differenziata: Cosa sta facendo
la spl? La
regione Lazio ha stanziato un fondo per i comuni che 12 gennaio 2006 Ampliamento
depuratore casali I
verdi per la pace fanno alcune considerazioni sul progetto presentato
dal Comune di Sezze. Visto che in regione giace un progetto, "Come
mai Evidentemente
l’udienza dal GUP, che si terrà il prossimo 24 gennaio 2006, sta
facendo tremare i polsi ai piani alti di palazzo De Magistris, tanto da
far annunciare che il depuratore dei Casali sarà ampliato. I Verdi di Sezze si pongono altre domande: "Chi
ha stabilito che è meglio l’ampliamento del depuratore ai Casali al
posto del Forse
per rimediare qualche euro Se
il depuratore esistente funzionava solo per una minima percentuale di
abitanti quanto grande sarà l’ampliamento Vista
l’orografia di Sezze secondo noi Verdi
sarebbe stato più razionale ampliare il depuratore di Sezze
scalo che già adesso è Quello
che vorremmo evitare è che si spendano soldi per risolvere mezzo
problema lasciando la metà del paese senza depuratore, per questo
chiediamo ai consiglieri dell’opposizione di richiedere un consiglio
comunale per farci spiegare dai tecnici le motivazioni 28 dicembre 2005 I
verdi ribattono alle accuse di Zarra La
giunta Zarra continua a vacillare sul parco della Rimembranza e
non solo, sembra che adesso le candidature per le politiche nazionali
abbiano indotto il sindaco a rimuovere gli ultimi tre assessori mentre
la città aspetta il depuratore. 20 DICEMBRE 2005 DONDI: UDIENZA RINVIATA AL 24 GENNAIO 2006 Salva
Previti per ora salva la Dondi Il
reato di inquinamento ambientale è stato presscritto in base alla legge
denominata Salva Previti (ex Cirielli) appena approvata dal Parlamento. 19 DICEMBRE 2005 DONDI precursore di ACQUALATINA domani,
martedì 20 dicembre, davanti al GUP di Latina Rifondazione
comunista e Verdi per la Pace, a nome del comitato per la costruzione
del depuratore di Sezze, si costituiscono parte civile per difendere la
collettività setina nell’udienza per il caso "DONDI", che
si terrà domani, martedì 20 dicembre, davanti al GUP del
tribunale di Latina. Vogliamo ricordare che nella vicenda per i
lavori non effettuati 25 novembre 2005 Lettera inviata alla REGIONE LAZIO DIPARTIMENTO TERRITORIO Direzione Regionale Territorio e Urbanistica in
merito al progetto Taroccato Oggetto:
COMUNE DI SEZZE (LT)
RECUPERO
IMMAGINE URBANA
D. L.vo n.
42/2004 art. 146 comma 2
Determina n. B3292 del
09 agosto 2005-11-23 I sottoscritti sig. Vincenzo Serra ( Verdi per la Pace ) Di Capua Giovanni (figlio combattente Cav.Vittorio Veneto) Fabrizio Angeletti (Rifondazione Comunista) Coluzzi Lanfranco (Iniziativa Sociale) Di Raimo Sergio (Margherita) Santia Cristian (Democratici Sinistra) Tartaglia Antonio (Comunisti Italiani) in riferimento alla Determina di cui all’oggetto precisano quanto segue: A
- Il progetto di cui all’oggetto presentato dal Comune per il parere
di cui al D. L.vo n. 42/2004 – prot. n. 116444 del 14/07/2005
non rappresenta i luoghi in modo veritiero e precisamente: 1. Gli elaborati grafici di Rilievo non rappresentano in alcun modo le alberature esistenti ne di piccolo ne quanto meno di alto fusto; 2. La Relazione Tecnica non menziona alcun taglio di alberi; 3. Il Computo Metrico Estimativo non menziona alcun costo per il taglio di alberi; 4. Il materiale utilizzato per la pavimentazione risulta essere in porfido; 5. Il sedime del progetto incide notevolmente sulla superficie boscata del Parco ai Caduti di guerra; 6. La superficie impermeabile dovuta ai marciapiedi e ai parcheggi erode notevolmente la superficie impermeabile del Parco ai Caduti di guerra; 7.
I marciapiedi non sono conformi alla normativa sulle barriere
architettoniche. B - Dalla lettura della Determina n. B3292 si evince che le prescrizioni dettate nel RILEVATO non possono essere puntuali in quanto il progetto oggetto di Valutazione risulta essere carente e precisamente: 1
– “ Siano preservate tutte le
alberature esistenti. Qualora si dovesse rendere necessaria la rimozione
di alcune di esse, queste dovranno essere ripiantumate in sito limitrofo
con l’obbligo di attecchimento “. Il
parere rilasciato non risulta puntuale e preciso per palesi carenze
progettuali. Le
prescrizioni sono dettate per una eventuale variante futura del progetto
non certo per quello presentato dal Comune di Sezze. 2
– “ Le opere siano
realizzate in tipologia tradizionale e utilizzati materiali locali “ La pavimentazione è realizzata in scaglie di PORFIDO commerciale (tipico dei paesaggi Dolomitici) stridente con la pietra calcarea dei Monti Lepini. 3.
“ Vengano
opportunamente realizzate delle rampe
lungo i marciapiedi con pendenza non superiore al 15% “. Il
progetto non è conforme alla materia delle
Barriere Architettoniche anzi in più punti diventa addirittura
una fonte di pericolo in più (su tutto la rampa di accesso alla
abitazione privata posta a Porta Pascibella). C
– CONCLUSIONI Per tutto quanto sopra esposto, visto il danno ambientale che tali lavori stanno creando al sistema ambientale in questione, si CHIEDE di sospendere l’efficacia del Parere rilasciato ai sensi del D. L. vo n. 42/2004 per palesi carenze progettuali e di effettuare un sopralluogo per accertare in modo veritiero i luoghi. 19 novembre 2005 L'ambiente e il prg a Sezze Mercoledì è stato un giorno agrodolce per i parchi di Sezze. Mentre al parco della Rimembranza si tagliavano abusivamente una decina di alberi dei 30-40 previsti, nel consiglio comunale la maggioranza quaternaria era costretta ad autotutelarsi revocando la delibera lottizzatoria che avrebbe cancellato il parco dello scalo da poco realizzato. La stessa maggioranza chiede chiarimenti all’ufficio tecnico, come dire che non sanno leggere quello che firmano. Migliaia di metri cubi di cemento al posto del parco non passano inosservati. Ora chi risarcirà i cittadini che democraticamente sono ricorsi al Tar? I tecnici, i politici che hanno firmato, o la collettività? Mentre in tutto il territorio comunale continuano le opere di abusivismo, pubbliche e private, a dimostrazione della totale incompetenza dell'ufficio tecnico-urbanistico che, invece di far rispettare le leggi, è impegnato in una campagna di cementificazione assurda. Questa purtroppo è la considerazione che hanno dell’ambiente l'attuale classe dirigente o meglio il PCA ( partito del cemento armato) che si annida nei piani alti del comune di Sezze. Invertire la rotta si può attuando un prg partecipato, e per questo i Verdi chiedono all’Unione di organizzare incontri con i vari esperti di settore, delle realtà produttive, e delle associazioni, per definire un programma condiviso sul piano regolatore che è il fulcro dello sviluppo economico sociale del paese. Noi Verdi siamo un partito moderato e propositivo ed abbiamo una visione del paese che prevede isole pedonali, un centro storico riqualificato, e maggiore mobilità interna tra le varie zone. Parchi, marciapiedi, piste ciclabili, parcheggi e gli altri servizi possono essere tutte proposte che vanno discusse con le parti sociali nel tentativo di dare al paese un prg sostenibile da consegnare alle generazioni future. 10 novembre 2005 Siamo al quaternario! "e qualcuno afferma che si sarà una cinquina, e si procederà per la tombola" Vincenzo Serra dipinge così l'attuale momento politico che il paese sta vivendo sotto l'amministrazione di Lidano Zarra. "La politica come si sa è l’arte del possibile, -mai dire mai- è il motto più diffuso al consiglio comunale di Sezze. Le proteste e gli attacchi tra consiglieri civici servono solo a farsi spazio e come forma di ricatto. Mentre il potere del sindaco, con questa legge elettorale, è abnorme e permette comportamenti da podestà, stravolgendo così la volontà del paese senza passare per il confronto del consiglio comunale. D’altronde la “giunta civetta” non è nuova a tali comportamenti, dalla chiusura delle coste alla scala che conduce verso il nulla metafisico dello smog cittadino. Per non parlare poi dell’anfiteatro distrutto in nome del rilancio turistico di Sezze. Ed ora spunta -Quater- il quaternario della politica civica setina! L’Unione ha da che riflettere, e lo deve fare in fretta, perchè a gennaio si dovrà lavorare per le comunali e le politiche. I problemi sono molteplici: piano regolatore parcheggi, servizi pubblici, da quello idrico alla raccolta dei rifiuti, senza dimenticare tutte le problematiche della viabilità .Occorre potenziare la mobilità interna del sistema trasporti pubblici, con la razionalizzazione di nuove corse, spostando, ad esempio, quelle pomeridiane dalle 15 alle 20, per coprire l’orario di apertura dei negozi, utilizzando il biglietto integrato giornaliero. Noi Verdi siamo per l’utilizzo di bus elettrici, che garantiscono un risparmio energetico ed un basso impatto ambientale. Limitare la sosta a 30 minuti nella zona che va di via Marconi, via Resistenza fino ai Cappuccini per evitare che i veicoli vi restino indiscriminatamente. Con l’istituzione del parcheggio pubblico all’Anfiteatro, e relativa bus navetta, si risolverebbero i gravi disagi e sprechi per la ricerca di un parcheggio che in centro non c’è. Sappiamo però che discutere di mobilità nel piano regolatore è troppo arduo per questi -ex civici- impegnati a restare attaccati alle poltrone ed a difendere intererssi non certo della collettività. Siamo tornati alla preistoria della politica, e per i sezzesi è tempo di svegliarsi e tornare ad occuparsi della vita pubblica." 20 ottobre 2005 Il Parco dei monti Lepini "Al via la raccolta di firme" Ci
sono interventi da realizzare, in attesa che l’iter legislativo per
l’istituzione formale del Parco regionale dei monti Lepini sia pronto:
difesa idrogeologica delle falde ,chiusura delle cave in attività e
recupero di quelle dismesse, eliminazione delle discariche abusive,
forestazione e ripopolamento della fauna , depurazione e scarichi
fognanti, censimento e controllo dell’abusivismo edilizio. Tutti
lavori propedeutici al
recupero di un habitat naturale da decenni trascurato e rovinato
dall’uomo. Mentre per la fruizione del parco occorre rivitalizzare
l’artigianato, recuperare i mestieri che hanno ancora un mercato
incentivando i giovani verso quei settori in crisi di
ricambio: come la pastorizia, che richiede anche nuovi modi di
produzione e controlli sanitari, con la creazione di un marchio lepino e
la centralizzazione della produzione casearia, regolarizzando in questo
modo pratiche abusive. Riconvertire
al biologico, e al biodinamico, l’agricoltura pontina; ovvero tornare
a modalità di produzione finalizzate alla qualità, accorciando la
filiera che dal produttore arriva al consumatore. Troppi
pesticidi hanno inquinato le falde acquifere con arsenico, a discapito
della naturalità del cibo e inquinando come le fabbriche che non
depurano. 18 settembre 2005 Festa del Sole "L'importanza del Parco" Perché il parco regionale diventi una realtà produttiva per artigianato, commercio, agricoltura, turismo culturale, occorre prima di tutto vedere se le amministrazioni comunali toccate dal comprensorio del parco sono veramente interessate ad una riconversione urbanistica ed ambientale del territorio. Inoltre è necessario che le amministrazioni comunali agiscano in sinergie con le comunità montane, con la Compagnia dei Lepini, nata proprio come punto di raccordo e di smistamento dei progetti europei per il recupero delle aree depresse economicamente. Sicuramente il fatto che il parco ricada in tre province, e almeno altrettante comunità montane, rende necessario un'organizzazione più complessa per la gestione del parco regionale. La provincia di Roma e di Frosinone sembrano le più convinte, rispetto a quella di Latina, a realizzare il parco interprovinciale. Certo sarebbe ideale avere la provincia di Latina con il parco dei Monti Lepini, Ausoni e Aurunci, il parco nazionale del Circeo e quello delle isole Pontine a formare un percorso ambientale nel sud della regione, creando un proseguimento ideale con il parco appenninico d’Abruzzo. Nella provincia di Latina, metà parco, metà industria, agricoltura e terziario si creerebbe in tal modo un valore aggiunto allo sviluppo turistico dell'intera area pontina. I contrasti con le associazioni venatorie sono lo specchietto per le allodole che nascondono i motivi reali dovuti ai piani regolatori da realizzare con maggior rigorosità urbanistica. Difficile cambiare le consuetudini degli uffici tecnici abituati ad agire alla giornata, senza un'idea chiara per la valorizzazione del territorio e con infinite varianti ai PRG. Ancora non esiste una visione integrata del territorio (quella perorata da STILe) e le mancate sinergie tra gli enti hanno ritardato lo sviluppo sostenibile di cui i Lepini necessitano. Con le associazioni dei cacciatori si può raggiungere un accordo così come avvenuto per altre zone d’Italia, curando ampie riserve per ogni comune interessato, e ripopolando la fauna in estinzione. Occorre recuperare il ritardo accumulato in questi anni, e per questo i Verdi per la Pace dei monti Lepini daranno vita ad una mobilitazione con convegni e raccolta firme per coinvolgere la maggioranza della popolazione lepina che vuole, ed ha le capacità, per creare una ricezione turistica fondata sui valori dell'ambiente, della cultura e dell'enogastronomia già esistenti. C’ è una cittadinanza attiva che produce un lavoro quotidiano di preparazione e formazione nelle associazioni, nelle scuole e nelle piazze dei nostri paesi, che è pronta ad affrontare il decollo del Parco dei Monti Lepini. nella foto: Quirino Briganti, Domenico Guidi e Giorgi Giovanni Battista Programma manifestazione di domenica 18 settembre in Piazza dei Leoni 30 luglio 2005 Vogliono distruggere l'ANFITEATRO "Continuiamo a farci del male" I verdi per la pace di Sezze denunciano la giunta di destra della provincia e del comune di ostruzionismo e progettazione ostile allo sviluppo economico e turistico del "Teatro Sacro Italiano" (anfiteatro). Ostruzionismo della provincia e dell'apt di latina che non hanno fatto negli anni 90 i dovuti passaggi al comune di Sezze bloccando lo sviluppo turistico e musicale dell’anfiteatro che può contenere fino a 20.000 posti con il palco situato a ridosso della collina, e con un’acustica eccellente a detta degli esperti. Ora la giunta di destra che governa Sezze vuole distruggere definitivamente la possibilità di una rinascita economica legata a tutte le attività che si possono realizzare con il teatro italiano : grandi concerti, la rappresentazione del venerdì santo da realizzare in forma teatrale come progettato nel 1956. Ridurre le gradinate da 10.000 posti a sedere affacciati sulla pianura pontina a 2.000 (avete letto bene 2000!!!), scavare la roccia per 15 metri sotto il livello delle gradinate per realizzare i servizi ci sembra opera di un ingegno sopraffino, altrimenti come si potevano spendere 1.200.000 EURO ( 2 MILIARDI DI LIRE) della comunità europea, come da progetto STILe, ERANO DESTINATI a Sezze ? I cittadini devono sapere che è stato buttato al secchio da questa giunta DI DESTRA, un progetto semplice e sostenibile che prevedeva tre lavori essenziali: le vie di fuga PER IL RISPETTO DELLE NORME (IL MOTIVO DELLA CHIUSURA) la sistemazione delle gradinate, l’allargamento della strada per consentire il passaggio ai mezzi pesanti, costo previsto 300.000 euro. ( 500.000 MILIONI DI LIRE) NOTEVOLE DIFFERENZA. Come mai è stato rifatto il progetto da uno studio di Roma? Forse ci lavora qualche giovane ingegnere di sezze? DOVREBBE CONOSCERE LA STORIA DELL’ANFITEATRO! PERCHE' LA MENTE UMANA PUO' PRODURRE QUESTE OPERE DI INGEGNERIA DISTRUTTIVA? SOLO PER I SOLDI ? C'E' QUALCOSA DI DIABOLICO ALTRIMENTI NON SI SPIEGA COME CON TANTO SPAZIO DA UTILIZZARE SI DEBBANO REALIZZARE I SERVIZI 15 METRI SOTTO LA ROCCIA PURA. O forse si sono ispirati all’anfiteatro segreto di villa certosa di Berlusconi ? FACCIAMO UN BREVE ELENCO DEI CONCERTI CON PIENONE CHE SI SONO SVOLTI ALL’ANFITEATRO : DE GREGORI , VENDITTI, BENNATO, PFM, IVAN GRAZIANI, VECCHIONI, BERTOLI, FINARDI ….e tanti altri che hanno portato a Sezze migliaia di turisti da dover parcheggiare in pianura per il troppo afflusso, FINO AI CANTAGIRO DEGLI ANNI 60 CON LUCIO DALLA , CLAUDIO VILLA ECC. E POI IL TEATRO CON I GRANDI INTERPRETI NAZIONALI , FESTIVAL DELLA COLLINA ecc. Ora tutto questo non potrà più accadere grazie alla destra che vuole affossare un volano per l’economia per quattro soldi. Questa storia non è come Ferro di Cavallo, qui è in discussione il rilancio economico del paese che con un progetto controproducente bloccherà la ripresa turistico culturale dei monti Lepini nel suo complesso, altro che welcome point a Sezze per il parco dei monti Lepini con il progetto stile. Siccome questa giunta di destra non aveva nessun merito al riguardo hanno voluto lasciare la traccia in peggio. Faremo di tutto per bloccare questo scempio estivo ai danni della collettività. L’urbanistica a Sezze è sempre stata una nota dolente ma adesso stanno oltrepassando la decenza, dopo il danno economico per la chiusura per molti anni dell’anfiteatro, la beffa della distruzione. La cittadinanza ringrazia il profondo senso civico dei grandi giovani ingegneri che lavorano a Roma per distruggere Sezze. La nascita dell’anfiteatro è stata travagliata con molte liti tra chi doveva gestirlo: Gigli con la processione, la Rinascente mito del calcio setino, contro la provincia e l’ apt di Latina NEGLI ANNI 60 fino alla chiusura con il concerto abusivo di Francesco De Gregori nel 91 ora lo sfregio conclusivo. Della serie continuiamo a farci del male !!!! 15 luglio 2005 Salviamo il Parco della Rimembranza "Cambiare questo progetto si può e si deve" Il marciapiede intorno al “Monumento”, così come previsto dai lavori in corso, distrugge parte del parco per dare alla città una struttura importante, ma noi sosteniamo che si può cambiare il progetto. Così come si è potuto bloccare i lavori a Ferro di Cavallo, si può anche rivisitare l’anello di cemento progettato per cingere il parco, comunemente conosciuto a Sezze come “Monumento”. Un progetto nato nel 1986 che non può essere adottato senza modifiche a distanza di 20 anni. Per noi il progetto va rivisitato in base alle trasformazioni avvenute nel frattempo nella zona, tra cui la realizzazione del nuovo Centro Sociale, destinato agli anziani e ai giovani, e che da solo occupa già molto spazio di quello disponibile originariamente per il parco. In oltre la progettazione non può ignorare che, sotto le antiche abitazioni signorili che si affacciano sul parco, sono sepolte le mura ciclopiche, e questa ci sembra l’occasione giusta per riportarle alla luce, caratterizzando al meglio la zona e restituendo al paese un importante valore. Dare funzionalità al “Monumento” vuol dire garantire la vita e la fruibilità dello spazio verde che, invece, verranno limitati dall’attuale progetto che costringerà la gente a camminare solo ai bordi del parco. Per quanto riguarda il resto dei marciapiedi, che in questi giorni si stanno realizzando, facciamo notare che purtroppo alcuni alberi andranno tolti, con danno alla funzionalità stessa dei marciapiede privi di ombra. Solo per fare un esempio, l’angolo di Ferro di Cavallo verso i Cappuccini, dove un privato ha concesso un po’ di spazio per realizzare il marciapiede, presenta due alberi che ostacolano il cammino dei pedoni, ed occorrerà trovare una soluzione di compromesso che tenga conto dell’importanza del verde. Per concludere, abbiamo raccolto le lamentele di molte associazioni e cittadini che sono contrari alla distruzione del Parco della Rimembranza che, con la colata di cemento prevista, si ridurrà di almeno 3000 metri quadrati, snaturandone la funzione di spazio verde che tutti ci invidiano, e per cui noi auspichiamo una riqualificazione a misura d’uomo. Nelle foto (2004) sono riportati alcuni resti della cinta muraria di epoca romana che cingono il Monumento e resistono, non al tempo, ma alle disattenzioni di tutti quegli enti che dovrebbero salvaguardarle mentre le ignorano. 7 luglio 2005 Acqua, poca e con l’arsenico Ancora non sappiamo perché c’è carenza di acqua nel cento storico di Sezze. Eppure l’inverno è stato piovoso ,evidentemente la rete idrica è al collasso e le perdite superano il 70% fino ad ora accertato. Pur contribuendo a dissetare mezza pianura il paese è quasi a secco. Senza considerare il problema dell’arsenico presente alle Sardellane in quantità superiori alla media (dati che abbiamo visto in via informale) non vogliamo creare allarmismi, ma occorrono più controlli e più trasparenza, quindi chiediamo al sindaco di relazionare al consiglio comunale gli atti delle ultime analisi compiute dagli enti preposti, visto che nei paesi limitrofi hanno avuto problemi della stessa natura. Occorre cercare la causa dell’aumento di arsenico nelle acque ed eventualmente porre dei filtri all’impianto delle Sardellane. Per quanto riguarda la rete idrica occorre affrontare il problema sapendo che esistono progetti per il rifacimento della rete depositati alla regione ma non c’è la volontà politica di reperire le risorse né le sinergie imprenditoriali necessarie (tipo l’istituzione di BOC comunali per le grandi opere). Cosi come per il depuratore di cui ci stiamo occupando come verdi insieme al comitato “depura sezze”. Dovremo abituarci a periodi di siccità pur con l’abbondanza d’acqua? E pagarla anche più del petrolio? Qualcuno ci può dire da dove PROVIENE l’arsenico? luglio 2005 Osservazioni sui lavori di riqualificazione I Verdi per la Pace di Sezze avanzano alcune osservazioni in merito al progetto di riqualificazione che vede la realizzazione del marciapiede su un lato del parco della Rimembranza, meglio conosciuto come “Monumento”. L’opera viene ritenuta opportuna, perché va a realizzare un importante collegamento pedonale tra piazza Sant’Andrea (ingresso principale del paese) e Porta Pascibella. Quello che si contesta è la scelta di realizzare un cordolo di cemento che cingerà tutto il parco, a danno di una ventina di alberi che verranno abbattuti (il numero di alberi piantati nel parco corrispondeva al numero di sezzesi caduti durante la prima guerra mondiale), quando è possibile individuare nel parco stesso un percorso che garantendo la stessa funzionalità evita altre colate di cemento. I Verdi fanno notare che stanno per essere ultimati i lavori del nuovo Centro Sociale, e che questo si trova proprio all’interno del “Monumento” che a sua volta necessita di essere riqualificato. Dunque, con la scelta di realizzare un percorso pedonale interno al parco, non solo non si abbattono altri alberi e non si realizzano altre colate di cemento, ma si evita di lasciare isolata un’importante zona che da polmone d’ossigeno per il paese si appresta a diventare zona polifunzionale. 5 giugno 2005 Manifestazione per il depuratore dei Casali Nella
mattinata di domenica 5 giugno si è svolta una manifestazione per
denunciare le condizioni del depuratore del quartiere Casali.
I Verdi
per la Pace di Sezze hanno organizzato una passeggiata ecologica giugno
2005 Dopo
l’ultima tornata elettorale la giunta comunale di Sezze non ha più
punti di riferimento Passato l’effetto illusorio di un facile cambiamento,
la triste realtà del trasformismo ha portato molti consiglieri comunali
a sterili “litigante” per una poltrona. Il risultato è che le liti
interne del centro destra paralizzano il paese bloccando lo sviluppo
sostenibile di cui Sezze necessita, e parliamo di: piano regolatore,
municipalizzata, raccolta differenziata, viabilità e parcheggi. Per noi
Verdi della Pace il fulcro economico per il rilancio di Sezze sta nel
riconoscimento del Parco dei monti Lepini, fonte di occupazione in
termini di posti di lavoro legati alla gestione, alla salvaguardia
dell’ambiente, al turismo, all’artigianato. Altri
temi a noi cari sono: il recupero del centro storico e la valorizzazione
di via dei Templi. La creazione di un percorso panoramico sotto le mura
ciclopiche di epoca romana adeguatamente illuminato ( dopo aver
canalizzato le acque chiare e scure) ed il collegamento con la via
Strada Vecchia (realizzando il progetto “Riqualificazione della via
Setina” presentato al Sindaco dal Circolo Culturale Setina Civitas)
dando la possibilità ai turisti di godere delle bellezze del “Parco
archeologico di Sezze”. Per
quanto riguarda il Teatro Sacro Italiano (detto anfiteatro), dove i
sezzesi hanno avuto il privilegio di ascoltare buona parte della musica
italiana degli anni ’70, sino ai concerto di Antonello Venditti e
Francesco De Gregori del 1991 (da sottolineare tenuti abusivamente), non sappiamo a chi imputare la responsabilità per tutti
questi anni di mancato utilizzo. Forse con scioperi a rovescio, come quelli degli anni
che vanno dal 1948 al 1950, si sarebbe evitata la dolorosa
chiusura. Ci
sono potenzialità nell’unione di centrosinistra in grado di far
ripartire i progetti di recupero della lepinità, ricostruendo quel
tessuto collettivo di una società divenuta individualista e molto
frammentata. Tra la gente si avverte l’esigenza di partecipazione ai
processi di sviluppo del territorio e la voglia di democrazia
orizzontale che solo con un progetto condiviso, un’idea di Sezze
sostenibile potrà realizzarsi. |