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Riparo Roberto 1°p Grotta Iolanda |
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Riparo Roberto(Eta del Ferro) maggio 2001 Ultima meta di questa inchiesta (che si ferma solo per una pausa, prima di ripartire in autunno) è lo straordinario spettacolo che potete ammirare in queste pagine, ma ben visibile anche arrivando a Sezze già dalla strada consolare Appia. Forgiato milioni di anni fa dalla natura, utilizzato dall'uomo dell'età del ferro dove con disegni a carboncino ha raffiguranto figure umane, cervi in corsa e reticolati, è completamente ignorato ai giorni nostri.
Questa grande apertura orizzontale si trova sulla parette rocciosa che da sulla valle della Culla a nord del paese. Lunga circa 30 metri e alta mediamente 2,5 riporta i graffiti sulla parete di fondo che ha forma singolarmente a botte.
Attualmente è molto difficile individuare le figure di cervi in corsa e quelle antropomorfe descritte sul libro di Luigi Zaccheo "I monti Lepini" nel 1985; anche perchè oggi sul fondo del riparo preistorico campeggiano scritte con vernice blu, tipo metropolitano, che danno tutto il senso del rispetto e la considerazione che c'è oggi a Sezze verso questi luoghi.
Immaginate un tale scempio alla montagna spaccata di Gaeta, o su al tempio di Giove a Terracina, oppure lungo le mura medievali di Sermoneta appena ristrutturate.
Come per i precedenti siti archeologici di questa inchiesta anche il luogo del riparo Roberto non è mai segnalato ed è molto difficile arrivarci.
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