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13 marzo 2016: 3a
tappa del Gruppo “In
difesa dei Beni Archeologici”
a
cura di Fabrizio Paladinelli e Ignazio Romano
In
85 sulla via dei briganti in Semprevisa
L'escursione
della Via dei Briganti
(variante di Valle Tre Pozzi) sul Monte Semprevisa è stato un
nuovo successo di partecipazione, con numerose persone arrivate da
Latina, da Priverno e dagli altri paesi limitrofi.
Scheda tecnica
Data escursione: Domenica 13 marzo 2016.
Appuntamento: ore 9,00 Sezze località Zoccolanti parcheggio centro commerciale
Le Fontane.
Dal centro commerciale si prosegue alla volta della Longara usando meno auto possibili.
Ritorno previsto al punto di partenza ore 13,30 circa.
Tipologia escursione: Ambientale/archeologico
Lunghezza percorso: Km 6.7
Dislivello in salita: m 300
Distanza in salita: Km 3,0
Tipologia terreno: sterrato, sentiero di montagna
Difficoltà: escursionistico (E)
Acqua al seguito - Abbigliamento comodo - K-way anti-pioggia - Scarpe antiscivolo.
Descrizione
Dal centro commerciale Le Fontane partiremo con il numero minimo di auto verso la Longara,
piana che si trova ai piedi del massiccio del Monte Semprevisa.
Lasceremo le auto alla fine della strada sterrata della Longara a 420 metri
di altitudine.
Da
lì partiremo a piedi percorrendo il primo tratto in salita fino a raggiungere quota 735 metri dove incroceremo
Valle Tre Pozzi. Scenderemo la valle fino a raggiungere il punto di partenza.
Questo percorso attraversa una zona montana del territorio di Sezze che è stata abitata da millenni. Ne sono testimonianza i ritrovamenti di sepolcreti dell'età del bronzo rinvenuti nella
Grotta Vittorio Vecchi alla base di Monte Fulcino nel 1987 e dalla presenza della
Torre Masi. Una torre difensiva, probabilmente di epoca medievale, che controllava il passaggio lungo
Valle Naforte.
La zona di Valle Tre pozzi presenta numerosi terrazzamenti usati per scopi agricoli fino agli anni settanta. Un vigneto è stato coltivato fino a qualche anno fa, quando un incendio boschivo lo ha distrutto.
Esistono numerose testimonianze documentali relative a scorribande di briganti nell'area di Suso (Campo Superiore di
Sezze).
Alla fine degli anni sessanta dell’ottocento ci fu una migrazione da parte di popolazioni della Ciociaria e dell’Abruzzo verso l’area
lepina. Esisteva infatti un’economia abbastanza sviluppata a Sezze legata alle Paludi Pontine quali lo sfruttamento del legname, la piscicoltura e l’allevamento.
La zona di Suso, fino ad allora, quasi disabitata fu occupata da queste popolazioni che mantennero le proprie tradizioni e dialetto. Ancora oggi sono ben riconoscibili le diverse inflessioni dialettali delle varie frazioni di
Sezze.
Sezze non subì mai degli attacchi diretti da parte dei briganti essendo protetta da una guarnigione stabile di Zuavi Pontifici.
La presenza dei briganti e documentata da rapporti militari relativi ad azioni contro
gli uomini regolari pontifici.
L'8 gennaio 2013
è stata presentata, a cura del professore Giancarlo Onorati, la ricerca sul brigantaggio a Sezze (1861-1870): Fanti, pastori e briganti pubblicata nel volume Tra Marittima e Terra di Lavoro ("Quaderni dell'Archivio comunale di Cori 4", 2012). Il lavoro svolto da alunni del Liceo e della Scuola Media analizza documenti inediti dell' Archivio di Stato di Roma.
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la ricerca sul brigantaggio
Resa
del Capo Brigante Gasparrone con i suoi compagni in Sezze il di 19
settembre 1825
a
seguire il
servizio fotografico completo
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