Immigrazione

la protesta

La pagina più grigia e squallida della storia di Sezze

“Ora tutti sanno che Sezze è un paese incivile”

Sezze, 23 marzo 2005                                                                                                      di Ignazio Romano

Lettera aperta all’Editore di Panorama e al Sindaco di Sezze

Pubblicata dal noto settimanale “Panorama” con il numero 12/24 marzo 2005, l’inchiesta sulla presenza di stranieri a Sezze, per lo più romeni, arriva nel paese come un colpo al cuore. Un colpo al cuore di Setia e della sua millenaria storia, un colpo al cuore per tutti quelli che in questo paese non si sentono ne “guelfi ne ghibellini” ma amano Sezze, per i pochi che non hanno abbandonato il centro storico e pagano tutte le tasse, per quelli che la casa nuova l’hanno costruita in regola e senza grandi pretese, ed in fine per quelli che cercano di dare un aiuto a chi ne ha bisogno e condannano sia il “razzismo” che il “magna magna”.

Dubito, invece, che si sono smosse le coscienze di chi costringe uomini e donne a vivere come animali, o le coscienze di quanti, dopo aver fatto accurati controlli, non hanno trovato nessuno dei responsabili che invece continuano ad ammassare la gente in monolocali inabitabili, ed anche la coscienze di chi, davanti a questa orrenda storia, propone la “Sagra del Carciofo”.

Penso, scrivendo queste righe, di rappresentare il sentimento di tutte le persone civile di Sezze, e chiedo le scuse sia dell’Editore di Panorama che del Sindaco di Sezze. L’articolo, nella sua essenza, è un “processo sommario a Sezze” e sinceramente pensavo che tutto ciò appartenesse ad un brutto passato.

Benvenuti a Sezze provincia di Bucarest, come titola il settimanale Panorama, non è un’offesa, lo diventa quando un’intera comunità riesce a convivere con simili situazioni di degrado; gli italiani che emigrarono in America, molti anni fa, oggi sono la ricchezza di questo paese, e non un’offesa. Mettere sullo stesso piano di importanza sociale la condizione di vita umana e le manifestazioni del folclore è disarmante, sconvolgente se fatto dal primo cittadino del paese.

L’articolo pubblicato da Panorama è una vergogna per tutti, ma molti setini non si riconoscono nelle parole della giornalista Silvia Grilli, ne in quelle del Sindaco Lidano Zarra, dunque chiedo: chiarimenti sulla inopportuna superficialità usata nell’articolo pubblicato da Panorama nell’accostarsi ad un tema così delicato; chiarimenti sulla linea “seria” che il Sindaco di Sezze intende seguire per risanare una situazione oramai gravissima, che mette a rischio l’ordine pubblico nel paese. Inoltre sarà bene che questa amministrazione dia finalmente risposte  esaurienti ai molteplici progetti presentati dal Circolo Culturale Setina Civitas per risanare quello che a Sezze appare sempre più come un male oscuro, ma dal nome inequivocabile:  INCIVILTA’.

Questa lettera è stata inviata a Panorama e al Sindaco di Sezze  

 

A testimonianza del fatto che a Sezze c'è chi ha a cuore la delicata questione dell'immigrazione, riporto le foto eseguite in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato organizzata dalla Cooperativa Sociale Karibu,  in collaborazione con il Comune di Sezze e con l’ANOLF, nella giornata di sabato 26 giugno 2004 presso l’Auditorium Comunale a cui, tra gli altri, ha partecipato l'Onorevole Sesa Amici che, con tono pacato ma autorevole, ha spiegato come la situazione dell'immigrazione in Italia, dunque non solo a Sezze, è fortemente critica non essendo sostenuta da una adeguata politica del governo.

Sezze, 23 marzo 2005                                                                                     di Ignazio Romano  

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