Titta Zarra

La festa del Corpus Domini

16 giugno 2001 - ore 21                                                                                        piazza del Duomo
Il miracolo del Corporale

Di anonimo 1300 elaborazione di Fernando Tamberlandi e di Don Titta Zarra

 a cura di Carlo Luigi Abbenda

La compagnia teatrale MONDOTEATRO realizzerà per il decentramento del Teatro Stabile di Roma tre recite dello spettacolo " Il Miracolo del Corporale", sacra rappresentazione popolare di Anonimo del '300 sul miracolo che ha dato vita alla istituzione della festa del Corpus Domini, avvenuto in Bolsena nel 1263. Per la Provincia di Latina è stato individuato in Sezze il Comune ove portare lo spettacolo per motivi che legano la città al testo della sacra rappresentazione. Infatti una delle prime elaborazioni e rappresentazioni della Lauda di cui si parla fu opera di Don Titta Zarra, sacerdote, giornalista, commediografo, appassionato di teatro e soprattutto per lunghi anni parroco di Santa Paresceve a Sezze, dove è ricordato con affetto per le sue doti umane e culturali. Con il grande attore Nando Tamberlani e con la consulenza scientifica del Professor Lazzaroni ed altri amici teatranti , don Titta, subito dopo la guerra, fondò l'Istituto del Dramma Sacro che ebbe sede ad Orvieto ma operò su scala nazionale. Per ricordare questa figura originale di prete, Il Comune di Sezze, l'Amministrazione Provinciale e FAPT di Latina hanno voluto proporre alla comunità setina la rappresentazione dell'opera tanto amata da Don Titta.

Nel 1263 in Bolsena, presso la chiesa collegiata di Santa Cristina, avvenne il cosiddetto “Miracolo del Corporale” .  Si narra che in quell’anno un prete boemo, tal Pietro di Praga, in transito nella città mentre era diretto a Roma, celebrasse messa nella cappella di Santa Cristina apprestandosi alla consacrazione eucaristica interiormente turbato e dubbioso circa la verità della “Transustanziazione” ( la trasformazione reale dell’ostia consacrata in corpo e sangue di Cristo ).  

All’atto della consacrazione dunque avvenne che il detto sacerdote vide stillare dall’eucarestia delle gocce di sangue che caddero a bagnare il corporale e i sacri lini noché i marmi del pavimento.

Il corporale ed il lino furono portati processionalmente a papa Urbano IV che dimorava in Orvieto. Quest'ultimo dopo aver accertato l'evento miracoloso l'11 agosto 1264 promulgò in data 8 settembre 1264 la Bolla "transiturus" che istituiva la festa del Corpus Domini .
Attualmente nella cappella di Santa Cristina si possono ancora ammirare i marmi tinti di sangue del miracolo eucaristico rievocato anche nella tela del  "Miracolo del Corporale" di Francesco Trevisani.

Lo stesso pontefice incaricò il sommo San Tommaso d'Aquino di comporre una liturgia eucaristica su tale festività, con proprie letture ed inni liturgici: il che fu compiuto immediatamente dal "dottor angelico".
L’effettiva e generale instaurazione del Corpus Domini però non avvenne in quella data, a causa della morte dello stesso papa. Essa sarà veramente operante nel concilio di Vienne del 1311, sotto il pontificato di Clemente V , con il rinnovo della bolla d’indizione di Urbano IV.  

Hanno partecipato

Walter Maestosi

Romolo Barbona

Dino Ruggero

Alessandro Mengali

Gian Paolo Mai

Luigi Tani    (adattamento e regia)

Amerigo Saltutti

Maurizio Castè

Enzo De Luca

Stefano Benvenuti

La rappresentazione si è conclusa

 con il coro Hederiger

diretto da Andrea Orlando

 

nella foto sotto, del dicembre 2018, la chiesa collegiata di Santa Cristina