LUDUS

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Il Museo del Giocattolo intitolato a Trabona

Pratameno Rosolino Trabona

di Luigi Zaccheo

Il 12 marzo 1957 nasce a Vallelunga Pratameno Rosolino Trabona. Ancora ragazzo si trasferisce con la sua famiglia a Cisterna di Latina e frequenta il liceo scientifico a Velletri. Nel 1980 si sposa con una setina e si trasferisce a Sezze dove resterà fino alla morte avvenuta il 16 dicembre 2002 ad appena 45 anni di età a causa di un brutto male. Nel 1983 insieme ad Umberto De Angelis detto "Farza" fonda a Sezze la "Ludoteca orso rosso" destando all'inizio sorpresa e curiosità tra la popolazione, seguito subito da consenso e ammirazione. 

Nel 1984 è ideatore e realizzatore del museo del giocattolo territoriale dei Monti Lepini con sede a Sezze in cui sono esposti i giocattoli non acquistati nei negozi, ma realizzati dai ragazzi con materiali poveri di uso quotidiano. Nel 1989 si laurea in filosofia presso l'Università La Sapienza di Roma con il massimo dei voti. Rosolino Trabona pubblica nel 1990 il suo primo libro, in collaborazione con Umberto De Angelis, "Il carnevale a Sezze- origini mitologiche di Peppalacchio", seguiranno, in collaborazione con Umberto, altre pubblicazioni. Nel 1999 Rosolino pubblica quattro libri inseriti in un unico cofanetto: si tratta di una piccola enciclopedia sul gioco infantile di circa 900 pagine e sulla ludoteca.

In questo modo il lettore ha un'informazione esauriente e completa della didattica inerente al gioco dei bambini quindi una pubblicazione indispensabile per la formazione dei ludotecari, frutto dell'impegno decennale e della continua ricerca di Rosolino e dei suoi collaboratori. Rosolino inoltre, è stato anche direttore del periodico "Assoludo" organo di informazione dell'Associazione delle ludoteche d'Italia e presidente nazionale dell'Assoludo cioè l'associazione delle ludoteche italiane. Rosolino è ricordato dalla nostra comunità per le sue numerose e importanti pubblicazioni ma soprattutto per aver riscoperto e ridato vita ad antiche feste popolari di Sezze grazie all'immancabile collaborazione di Umberto De Angelis. I corsi per la formazione di ludotecari da loro diretti e periodicamente tenutasi a Sezze hanno riscosso grande successo di partecipanti provenienti da tutte le regioni italiane. 


La proposta, avanzata dal consigliere Gianni Orlandi, a febbraio era stata approvata in giunta e la delibera inviata al Prefetto di Latina

17 novembre 2008

di Giovanni Rieti
La Prefettura di Latina, sentito il parere della Soprintendenza per i Beni Archeologici e Paesaggistici e la Società Romana di Storia Patria, ha autorizzato l'intitolazione del Museo Etnologico del Giocattolo di Sezze alla memoria di Rosolino Trabona. Richiesta in tal senso era stata avanzata dall'amministrazione comunale di Sezze, che intende così ricordare l'indimenticato professore, che ha cresciuto diverse generazioni setine, insegnando loro l'arte della creazione del giocattolo ed il piacere del gioco. Il 22 febbraio di quest'anno la giunta comunale setina aveva approvato la delibera di intitolazione, che è stata poi inviata alla prefettura per ottenere l'opportuna autorizzazione. Con il parere favorevole espresso nei giorni scorsi ora si può accelerare l'iter per arrivare in tempi brevi alla cerimonia di intitolazione. Va detto che la proposta era stata avanzata in sede di consiglio comunale

dall'esponente della civica Tutti per Sezze, Gianni Orlandi. Il rappresentante di maggioranza, nella sua qualità di presidente della Commissione Consiliare Tematiche Sociali e Formazione, aveva affrontato in più riprese l'argomento, ed aveva assunto pubblico impegno di portare avanti in tutte le sedi tale volontà. Una scommessa vinta da Gianni Orlandi che in pochi credevano riuscisse a realizzare. Ricordiamo, infatti, lo scetticismo di quanti,

pur condividendo la validità della proposta, dalle opposizioni affermavano che "il padrone del vaporetto" avrebbe osteggiato l'intitolazione: «Sono particolarmente soddisfatto di come sta procedendo questo iter ed auspico che l'autorizzazione giunta dalla Prefettura possa accelerare i tempi. Ringrazio quanti sono stati parte attiva in questo procedimento, compresi i colleghi di opposizione che hanno sostenuto questa iniziativa. Il mio augurio - ha affermato Gianni Orlandi - è che il lavoro fatto possa essere finalizzato giungendo rapidamente all'intitolazione del Museo Etnologico del Giocattolo di Sezze alla memoria di Rosolino Trabona. Questa non è una vittoria personale, ma è la vittoria di tutto il paese, in particolare di quanti hanno avuto l'onore ed il piacere di conoscere ed apprezzare la passione e l'amore verso i bambini dell'inventore delle ludoteche».


Al via le visite guidate al museo

27 febbraio 2008

Il museo etnografico del giocattolo di Sezze, che ha sede in via Umberto 46/48, è entrato
nella sua fase operativa. Attraverso l’esposizione di materiale d'epoca, visite guidate, installazioni sonore e visive ed attività didattiche, invita a riscoprire i giochi e i giocattoli diffusi nell'area dei Monti Lepini fino alla metà del secolo scorso e realizzati con il povero materiale che l'ambiente
dell'epoca poteva offrire. Un patrimonio culturale ed etnografico indubbiamente considerevole che però - duole constatarlo - è oggi quasi sconosciuto, vittima di una falsa idea di modernismo che ha
dimenticato come senza conoscenza del proprio passato non sia possibile avere un futuro.
Da qui l’importanza di questo museo. Esso nasce dalla convinzione che il gioco è divertimento, forma di esplorazione del mondo esterno ed espressione del nostro mondo interiore, sperimentazione di convivenza sociale, conoscenza di sé e degli altri sulle ali dell'immaginazione e della fantasia. Il Museo Etnografico del Giocattolo di Sezze prevede anche attività di laboratorio per bambini ed adulti che lo visiteranno quali costruzione di propri giocattoli che potranno poi essere portati a casa, giochi sensoriali, giochi legati alle stagioni, l’arte del travestimento, costruzione di giocattoli sonori e di strumenti musicali, giochi di abilità.
Il museo è aperto dal mercoledì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.30. 

Il sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle ore 18.  La domenica dalle 9.30 alle 12.30. 

Per maggiori informazioni e prenotazioni sull’attività del museo telefonare allo 0773 804454

Inaugurato il museo del giocattolo

11 giugno 2007 

di Ignazio Romano

A Sezze apre LUDUS, il museo etnografico del giocattolo, e alla mente tornano la Ludoteca “Orso Rosso”di largo B. Buozzi, la cooperativa "Luigi Di Rosa e tutta una serie di iniziative cominciate negli anni ’80 e a cui non si è più dato seguito. Il primo pensiero va al compianto Rosalino Trabona che, pur non essendo di Sezze, a Sezze lascia una eredità culturale inestimabile. Insieme a Umberto De Angelis, alias Farza, ed a un nutrito gruppi di ragazzi Rosalino ha gettato le basi per un progetto ambizioso rimasto incompiuto: cambiare la metalità esistente nel paese e dar vita a un movimento culturale nuovo. Oggi LUDUS può riaprire un discorso incompiuto e dare al paese un’altra possibilità. All’inaugurazione c’erano tanti volti più o meno noti, alcune assenze impossibili da ignorare ed una storia importante da raccontare. Al microfono, il responsabile del settore cultura del comune di Sezze, Francesco Petrianni ha provato ha fare un riassunto della lunga storia che accompagna il nuovo museo. 

Nell’atmosfera dell’antico cortile dei Rappini sono seguiti i saluti del subcommissario Domenico Talani e quelli del neo Sindaco, Andrea Campoli, alla sua prima inaugurazione, che hanno lasciato spazio alla interessante relazione tecnica dell’ingegner Mauro Vona autore del restauro. L’intervento della dottoressa Daniela Contino, responsabile regionale del settore cultura nonché coordinatrice dei sistemi museali del Lazio, ha riportato tutti con i piedi per terra quando ha ricordato -il valore nazionale del lavoro che a Sezze si è svolto negli anni ’70 e ’80 a cui però è seguito, incomprensibilmente, lo smarrimento di tutti i processi culturale mirabilmente avviati- . Prima del taglio del nastro il progettista dell’allestimento del museo, Professor Vincenzo Padiglione, ha illustrato esaurientemente ogni aspetto della nuova struttura. Sono seguite le visite guidate a cura dell’antropologa  Noemi Del Vecchio che, con il supporto di due collaboratrici, ha condotto un numeroso gruppo di persone lungo il sorprendente allestimento. Il museo, veramente suggestivo, è stato realizzato in quelle che una volta erano le cantine e i magazzini dell’antico palazzo della nobile famiglia Rappini, palazzo che, nei piani superiori, ha ospitato il liceo classico e le scuole elementari, mentre oggi è sede della Compagnia dei Lepini, della SPL e del Giudice di Pace. Una eredità che spesso viene sottovalutata dagli stessi setini e che eventi come questo aiutano a riscoprire. Oltre al rinfresco, particolarmente gradito vista la calda giornata estiva, l’evento è stato allietato dalle musiche e dai canti popolari del duo Anna Maria Giorgi - Mauro D’Addia.

L'intervento del Dirigente regionale Daniela Contino dcontino@regione.lazio.it 

sabato 9 giugno 2007                                                                                  foto di Ignazio Romano

COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI SEZZE 
Sabato 9 giugno 2007 alle ore 17.00 sarà inaugurato “LUDUS” il Museo Etnografico del Giocattolo, sito in via Umberto I°, alla presenza del Sindaco del Comune di Sezze dr. Andrea Campoli e con l’intervento del prof. Vincenzo Padiglione Responsabile scientifico del progetto museale. All’inaugurazione farà seguito un concerto di musica popolare con degustazione di prodotti tipici. Il lungo percorso progettuale, che ha portato alla istituzione di “LUDUS”, prese il via nel lontano 1982 con una ricerca sul giocattolo territoriale curata dalla Cooperativa “Luigi Di Rosa” per riportare alla luce e ricostruire antichi giochi e giocattoli della tradizione popolare con l’allestimento di una mostra itinerante che infine trova sede nella ludoteca “Orso Rosso” istituita dalla cooperativa Di Rosa e che nel frattempo viene assorbita dal Comune di Sezze, diventando un servizio pubblico comunale, uno dei primi in Italia. 

Inizia così a configurarsi il “Museo del Giocattolo Territoriale” che viene formalmente istituito nel 1993.Nel 1998, con il Piano Regionale dei Musei, il Museo del Giocattolo usufruisce per la prima volta di contributi regionali e viene inserito nel sistema museale regionale.  Il Museo Etnografico del Giocattolo di Sezze è una realtà culturale consolidata ed apprezzata sia a livello locale che nazionale e rappresenta la memoria storica degli strumenti ludici del comprensorio lepino. Dal punto di vista espositivo al centro dell’attenzione del visitatore vi è un discorso antropologico mirante a rappresentare in modo simbolico ed evocativo una diversità culturale. Il linguaggio espositivo suggerisce emozioni e riflessioni così da creare un museo di atmosfere che mette in campo un apparato multisensoriale e multimediale, basato su analogie, simulacri e simboli. Il Museo si caratterizzerà per attività di ricerca scientifica nel settore dei beni demoetnoantropologici, di conservazione di materiali documentari di varia natura, di diffusione e promozione delle culture locali con molteplici iniziative quali quelle relative all’allestimento di mostre, seminari, cineforum, conferenze ed altri pubblici eventi; oltre al patrocinio di iniziative editoriali, artistiche e di corsi di formazione su saperi e pratiche locali.