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Il Museo del Giocattolo intitolato a Trabona La proposta, avanzata dal consigliere Gianni Orlandi, a febbraio era stata approvata in giunta e la delibera inviata al Prefetto di Latina 17 novembre 2008 di
Giovanni Rieti dall'esponente della civica Tutti per Sezze, Gianni Orlandi. Il rappresentante di maggioranza, nella sua qualità di presidente della Commissione Consiliare Tematiche Sociali e Formazione, aveva affrontato in più riprese l'argomento, ed aveva assunto pubblico impegno di portare avanti in tutte le sedi tale volontà. Una scommessa vinta da Gianni Orlandi che in pochi credevano riuscisse a realizzare. Ricordiamo, infatti, lo scetticismo di quanti, pur condividendo la validità della proposta, dalle opposizioni affermavano che "il padrone del vaporetto" avrebbe osteggiato l'intitolazione: «Sono particolarmente soddisfatto di come sta procedendo questo iter ed auspico che l'autorizzazione giunta dalla Prefettura possa accelerare i tempi. Ringrazio quanti sono stati parte attiva in questo procedimento, compresi i colleghi di opposizione che hanno sostenuto questa iniziativa. Il mio augurio - ha affermato Gianni Orlandi - è che il lavoro fatto possa essere finalizzato giungendo rapidamente all'intitolazione del Museo Etnologico del Giocattolo di Sezze alla memoria di Rosolino Trabona. Questa non è una vittoria personale, ma è la vittoria di tutto il paese, in particolare di quanti hanno avuto l'onore ed il piacere di conoscere ed apprezzare la passione e l'amore verso i bambini dell'inventore delle ludoteche». Al via le visite guidate al museo 27 febbraio 2008 Il
museo etnografico del giocattolo di Sezze, che ha sede in via Umberto 46/48, è entrato Il sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle ore 18. La domenica dalle 9.30 alle 12.30. Per maggiori informazioni e prenotazioni sull’attività del museo telefonare allo 0773 804454 Inaugurato il museo del giocattolo 11 giugno 2007 - articolo di Ignazio Romano A Sezze apre LUDUS, il museo etnografico del giocattolo, e alla mente tornano la Ludoteca “Orso Rosso”di largo B. Buozzi, la cooperativa "Luigi Di Rosa e tutta una serie di iniziative cominciate negli anni ’80 e a cui non si è più dato seguito. Il primo pensiero va al compianto Rosalino Trabona che, pur non essendo di Sezze, a Sezze lascia una eredità culturale inestimabile. Insieme a Umberto De Angelis, alias Farza, ed a un nutrito gruppi di ragazzi Rosalino ha gettato le basi per un progetto ambizioso rimasto incompiuto: cambiare la metalità esistente nel paese e dar vita a un movimento culturale nuovo. Oggi LUDUS può riaprire un discorso incompiuto e dare al paese un’altra possibilità. All’inaugurazione c’erano tanti volti più o meno noti, alcune assenze impossibili da ignorare ed una storia importante da raccontare. Al microfono, il responsabile del settore cultura del comune di Sezze, Francesco Petrianni ha provato ha fare un riassunto della lunga storia che accompagna il nuovo museo. Nell’atmosfera dell’antico cortile dei Rappini sono seguiti i saluti del subcommissario Domenico Talani e quelli del neo Sindaco, Andrea Campoli, alla sua prima inaugurazione, che hanno lasciato spazio alla interessante relazione tecnica dell’ingegner Mauro Vona autore del restauro. L’intervento della dottoressa Daniela Contino, responsabile regionale del settore cultura nonché coordinatrice dei sistemi museali del Lazio, ha riportato tutti con i piedi per terra quando ha ricordato -il valore nazionale del lavoro che a Sezze si è svolto negli anni ’70 e ’80 a cui però è seguito, incomprensibilmente, lo smarrimento di tutti i processi culturale mirabilmente avviati- . Prima del taglio del nastro il progettista dell’allestimento del museo, Professor Vincenzo Padiglione, ha illustrato esaurientemente ogni aspetto della nuova struttura. Sono seguite le visite guidate a cura dell’antropologa Noemi Del Vecchio che, con il supporto di due collaboratrici, ha condotto un numeroso gruppo di persone lungo il sorprendente allestimento. Il museo, veramente suggestivo, è stato realizzato in quelle che una volta erano le cantine e i magazzini dell’antico palazzo della nobile famiglia Rappini, palazzo che, nei piani superiori, ha ospitato il liceo classico e le scuole elementari, mentre oggi è sede della Compagnia dei Lepini, della SPL e del Giudice di Pace. Una eredità che spesso viene sottovalutata dagli stessi setini e che eventi come questo aiutano a riscoprire. Oltre al rinfresco, particolarmente gradito vista la calda giornata estiva, l’evento è stato allietato dalle musiche e dai canti popolari del duo Anna Maria Giorgi - Mauro D’Addia. L'intervento del Dirigente regionale Daniela Contino dcontino@regione.lazio.it sabato 9 giugno 2007 foto di Ignazio Romano COMUNICATO STAMPA
DEL COMUNE DI SEZZE Inizia così a configurarsi il “Museo del Giocattolo Territoriale” che viene formalmente istituito nel 1993.Nel 1998, con il Piano Regionale dei Musei, il Museo del Giocattolo usufruisce per la prima volta di contributi regionali e viene inserito nel sistema museale regionale. Il Museo Etnografico del Giocattolo di Sezze è una realtà culturale consolidata ed apprezzata sia a livello locale che nazionale e rappresenta la memoria storica degli strumenti ludici del comprensorio lepino. Dal punto di vista espositivo al centro dell’attenzione del visitatore vi è un discorso antropologico mirante a rappresentare in modo simbolico ed evocativo una diversità culturale. Il linguaggio espositivo suggerisce emozioni e riflessioni così da creare un museo di atmosfere che mette in campo un apparato multisensoriale e multimediale, basato su analogie, simulacri e simboli. Il Museo si caratterizzerà per attività di ricerca scientifica nel settore dei beni demoetnoantropologici, di conservazione di materiali documentari di varia natura, di diffusione e promozione delle culture locali con molteplici iniziative quali quelle relative all’allestimento di mostre, seminari, cineforum, conferenze ed altri pubblici eventi; oltre al patrocinio di iniziative editoriali, artistiche e di corsi di formazione su saperi e pratiche locali. |