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I Sacconi |
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Confraternita del Sacro Cuore di Gesù contatti: mail sacconi.sezze@libero.it cellulare 338 105 78 92 |
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Restauro
dipinto Santi Cosma e Damiano |
San Leonardo
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Le attività
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Storia della Confraternità del Sacro Cuore di Gesù (detta dei Sacconi - Sezze) a cura di Vittorio Del Duca La fondazione della Confraternita - San Leonardo da Porto Maurizio La Venerabile Confraternita del Sacro Cuore di Gesù detta dei Sacconi, fu eretta a Sezze dal celebre predicatore francescano
S. Leonardo da Porto Maurizio, durante alcune missioni popolari compiute in città tra il 1732 ed il 1741
(1). Nella memoria della nostra gente, rimase a lungo impressa l’indescrivibile commozione provata al solo sentire la voce di padre Leonardo, nel vedere le lacrime dei più grandi peccatori e loro pubbliche penitenze, gli odi estinti, la giustizia e la pace che il Santo lasciava con la sua prodigiosa eloquenza dopo ogni missione. Per questo, in occasione della sua canonizzazione, avvenuta nel 1867, gli si volle dedicare la via che da Porta S. Andrea conduce a Ferro di Cavallo e che il Santo percorse più volte
(2). Ebbe la sua prima sede nella chiesa di S. Anna e la conservò almeno sino al 1767, come risulta da due manoscritti dello stesso anno (6): il primo è un atto chirografario, a firma del priore Gioacchino Pacifici controfirmato dal notaio confratello Evangelista Tuccimei, che fu scritto nella stessa chiesa come richiesta di aggregazione all’Arciconfraternita del Sacro Cuore di Gesù di Roma; il secondo è un documento con cui il vescovo della diocesi di Terracina, Sezze e Priverno, Francesco Alessandro Odoardi, comunicava alla Confraternita del Sacro Cuore di Gesù nella chiesa di S. Anna l’avvenuta aggregazione. Dagli antichi manoscritti conosciamo anche gli “ Obblighi” (10), comprese le Processioni, alle quali i confratelli erano tenuti ad intervenire : così, oltre all’ Uffizio in tutti i Venerdì alle ore 21, la confraternita, aperta a uomini e donne, si impegnava a celebrare il 2 febbraio la “Festa della Purificazione di Maria Santissima, con distribuzione di candele ai fratelli ”, le feste di santa Giacinta Mariscotti, di S. Ranieri, di S. Eurosia, di San Leonardo da Porto Maurizio ed ovviamente quella del Sacro Cuore di Gesù, oltre a tutte le funzioni della settimana santa. Obbligata dalla sua Regola a non possedere beni immobili, la confraternita provvedeva alla “questua in tutte le Feste a totale beneficio de’ poveri, visita e distribuzioni di elemosina nella Vigilia di Natale e nel Sabato Santo alle Carceri e all’Ospedale” (11) in un perfetto raccordo tra attività di culto e carità cristiana. L’abito dei fratelli è, secondo la Regola (12), un saccone grosso e rustico di panno bianco con un cappuccio che deve coprire bene il volto e deve essere segno di “vera penitenza, umiltà e mortificazione”, vale a dire le virtù cristiane che caratterizzano la spiritualità della confraternita . E’ cinto in vita da una grossa fune con tre nodi, in memoria delle tre ore che Gesù dimorò nella croce e nel lato sinistro di detta fune pende una corona del Signore in legno chiaro con croce e teschio. I fratelli oblati saranno distinti dagli altri con una crocetta di panno rosso, che porteranno nella parte sinistra del petto. In questi ultimi anni il pio sodalizio si è dedicato alla promozione e conservazione del patrimonio storico- artistico di Sezze, tra cui i restauri dei tre dipinti del pittore Giuseppe Turchi situati nella chiesa di S. Pietro e precisamente la tela del Sacro Cuore di Gesù , quelle dei S. Cosma e Damiano e dell’Arcangelo Gabriele, oltre al restauro dei suoi antichi libri custoditi nell’Archivio Capitolare della Cattedrale.
1 novembre 2013 - Saluto a San Carlo in occasione del IV Centenario dalla nascita
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