ASSOCIAZIONE COLLI FUTURA

 

 

2 giugno 2013                                                 Chiesa Santi Sebastiano e Rocco ai Colli di Suso

Infiorata in occasione del Corpus Domini

La solennità del Corpus Domini (espressione latina che significa Corpo del Signore), più propriamente chiamata solennità del santissimo Corpo e Sangue di Cristo, è una delle principali solennità dell'anno liturgico della Chiesa cattolica. Si celebra il giovedì successivo alla solennità della Santissima Trinità oppure la seconda domenica dopo quella di Pentecoste.

LA BARCA, SIMBOLO DELL’ANNO DELLA FEDE 2012/2013

Il logo scelto per rappresentare la cristianità nell’anno della fede è la barca, la nave, immagine della Chiesa in navigazione sui flutti. Nella traduzione graficamente moderna dell'antico simbolo, l'albero maestro è una croce tra vele che realizzano il trigramma di Cristo (IHS). Sullo sfondo delle vele è rappresentato il sole che, associato al trigramma, rimanda all'Eucaristia.

La nave è un simbolo ricco di significato, molto noto e diffuso nei popoli precristiani mediterranei per i quali è simbolo del viaggio della morte e dell'immortalità.

 

L’ALBERO A FORMA DI “RENE” E LA MADRE TERRA

L’albero e la terra simboleggiano l’origine della vita e i suoi frutti, quali il genere umano: ed è per questo che la chioma floreale dell’albero reincarna la forma un “rene”, un’organo umano.

Nel Cristianesimo la figura dell’albero e della terra rappresentano anche il “peccato originale” di Adamo ed Eva raccontato nella Genesi:

Dio, dopo aver creato i primi uomini, Adamo ed Eva (il primo nome ebraico è collegato con la parola che significa "terra", poiché il suo corpo sarebbe stato modellato con la creta; il nome di Eva ha la stessa radice del verbo "vivere", e infatti nel testo essa sarà definita in seguito "la madre di tutti i viventi”), li mette a vivere nel giardino dell'Eden, comandando loro di nu-trirsi liberamente dei frutti di tutti gli alberi presenti, tranne che dei frutti del cosiddetto “albero della conoscenza del bene e del male”. Ma i due, ten-tati dal serpente, mangeranno del frutto dell'albero proibito.

Una volta chiuso il paradiso, solo il Figlio di Dio potrà riaprirne le porte, e lo farà attraverso un altro albero, quello della croce che dalla terra si innal-za verso il cielo come una scala per far risalire l’uomo alla gloria a cui è de-stinato dall’eternità.

Visto sotto una certa angolatura l’albero somiglia ad un rene; compito del rene infatti è filtrare il sangue dai prodotti di scarto del metabolismo: ciò ricorda la necessità di purificarci costantemente dai nostri peccati per potere celebrare l’eucarestia: la chiesa infatti è sempre in cammino di conversione. Ci si converte per celebrare degnamente l’eucarestia, l’eucarestia ci converte dai nostri peccati, essendo antidoto e farmaco di immortalità.

 

ROSONE A 12 PUNTE

Il rosone con le 12 punte viene ripreso dalla Piazza del Campidoglio, dise-gnata da Michelangelo e realizzata soltanto nel 1940! Michelangelo, perme-ato di cultura classica, nel suo intento di ricollegarsi alle sue origini Etru-sche e Romane, ha voluto ripristinare in questo luogo, con il suo intrigante disegno ovale (nel nostro caso di forma “circolare” per motivi progettuali legati allo spazio a disposizione), il centro del mondo, l'Ombelico.

Questo luogo era il punto più sacro per gli antichi romani e probabilmente lo era stato anche per gli Etruschi quando regnarono su Roma. Era il punto di arrivo del percorso trionfale che percorreva i Fori imperiali, doveva ridi-ventare “Umbelicus Caput Mundi”.

L’antico Ombelico, i cui resti sono stati trovati poco più sotto, in cima al Fo-ro, e che si "ricollegava idealmente all’Ombelico greco di Delfi" al cui centro c’era la pietra Ovale definita “Omphalos” , ora doveva spostarsi in questa piazza. Michelangelo, non potendo mettere al centro della piazza una Pietra Ovale, come quella di Delfi, aveva disegnato un motivo che si ricollegasse in modo criptato a tale Pietra Ombelico.Inoltre il pavimento della piazza di Michelangelo è convesso con al centro la stella a dodici punte indicante le costellazioni. La struttura del disegno lo-sangato (losanga: figura geometrica equilatera, ovvero che ha tutti e quat-tro i lati della stessa misura) rende apparentemente maggiore questa conves-sità dando la sensazione di essere sopra una enorme sfera . Questa sensazio-ne era ciò che voleva Michelangelo.Probabilmente i papi, o chi per loro, lo hanno capito e per questo non lo hanno mai messo in opera. Anzi, hanno messo al centro della piazza una scultura equestre di un imperatore che credevano fosse Costantino (e per questo si era salvata!).Il rosone realizzato in Chiesa è di colore azzurro perché volutamente vuole richiamare Maria, stella del mattino, colei che ci permette di ritornare a Ge-sù. Le 12 punte rappresentano i 12 privilegi della Madonna (1. predestinazio-ne di Maria; 2. Immacolata concezione; 3 perfetta conformità al volere di Dio; 4. l’eminente santità di Maria; 5. l’ Annunciazione; 6. la divina mater-nità; 7. perfetta verginità; 8. martirio del cuore; 9. il gaudio alla resurrezio-ne e all’ascensione; 10. l’assunzione in cielo; 11. la regalità di Maria; 12. la mediazione di Maria e la potenza della sua intercessione).

 

L’EUCARESTIA

Per i cristiani l'eucaristia, o eucarestia, è il sacramento fontale istituito da Gesù durante l'Ultima Cena (distribuì ai suoi discepoli il pane ed il vino co-me suo corpo e suo sangue, offerti come sacrificio per la salvezza degli uo-mini, incaricandoli di fare lo stesso in sua "memoria"), alla vigilia della sua passione e morte. Il termine deriva dal greco εὐχαρίστω (eucharisto: "rendo grazie").E’ stata stilizzata all’interno di un pianeta, il Sole, per legarsi al tema della stella a dodici punte, raffigurante le costellazioni, di Michelangelo, sole che rappresenta Gesù stesso fonte di vita, di calore e di luce.

LO SFONDO BIANCO

Lo sfondo bianco richiama la purezza che il sacramento dell’eucarestia dona e richiede; richiama le prime comunioni dei nostri bambini che come tradi-zione celebriamo in questa grandissima solennità.

 

Si ringraziano in particolar modo:

CREAZIONE E PROGETTO E DISEGNO A TERRA Architetto Filippo Sibilia

RILIEVO CON LA SABBIA Federica Fiorini

CREAZIONE COLORI Giulio Leggeri

RIEMPIMENTO COLORI, FIORI E PIETRE Matteo Proia, Tiare Mastrantoni, Luciana Brandolini

il progetto di Filippo Sibilia