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U.C.F. Sezze |
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2001 - 2006 |
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Sei
anni bellissimi raccontati con passione |
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Amare
dimissioni e un monito per tutti I
dubbi di chi fino ad oggi ha creduto in una scuola di vita 7 giugno 2006 di Ignazio Romano Un
profondo senso di tristezza, un vuoto ingombrante da nascondere,
un’immeritata fine da sopportare. Potrei fermarmi qui, perché credo
che gli amici e gli sportivi veri hanno già capito. Ma questa
“sconfitta” pesa troppo, ed è profondamente ingiusta perché ignora
le passioni, distrugge i sogni e rende vano il lavoro fin qui fatto
delle persone. E si, perché nel calcio femminile c’è una squadra di
ragazze che scende in campo ed una, silenziosa, che si adopera tutta
intorno. C’è chi, come me, ha
speso le proprie passioni rinunciando al tempo libero e trascurando la
famiglia; c’è chi ha investito i suoi sogni trasformandoli in realtà
e regalandoli agli altri; e c’è chi ha dato il proprio lavoro perché
ha creduto in certi ideali. Questa
è l’Unione Calcistica Femminile Sezze
che nel 1998, precorrendo i tempi, ha creduto nell’Unione di
tante risorse differenti per raggiungere un obiettivo. E l’obiettivo
dei fondatori dell’UCF Sezze, che oggi hanno deciso di dimettersi, era
quello di far crescere nel paese una scuola di vita e sostenere in essa
i valori dell'amicizia e della lealtà. Così, mentre dentro sale la rabbia, ripenso alle migliaia di foto che ho fatto, alle centinaia di ore passate a bordo campo e a quelle impiegate davanti al computer con il dovere di trasmettere quei valori sportivi espressi dalle ragazze. Si, le ragazze. Quella delicatissima “materia prima” su cui investire sani principi, motivo per cui spendere tante energie e credere nell’esistenza di una scuola di vita legata allo sport. Tutto ciò con la consapevolezza che questa equazione (sport = scuola di vita) non è mai automatica ne facile da realizzare. L’UCF Sezze, secondo me, fino ad oggi ha centrato l’obiettivo, e per molti è stata veramente una scuola di vita dove affrontare i problemi e superare insieme i propri limiti. Ma alla luce di ciò che sta accadendo mi chiedo: “Quante ragazze lo hanno capito? E
quante di loro si sono accorte che dietro l’impegno di ogni tecnico,
come dietro la mia macchina fotografica, e fin dentro queste pagine
internet scorre un fiume incontrollabile di sentimenti? E
che questi sentimenti sono il vero combustibili che alimenta il motore
della società, o almeno quello delle persone che ci credono veramente? Ma con l’insegnamento che oggi arriva alle ragazze, dicendo loro che Pino, Giggiotto, Nicola, Fulvio e gli altri non servono più, e che se ne può fare a meno, cosa alimenterà in futuro il motore dell’UCF? Non
sta a me rispondere, certamente non sarà idoneo ad alimentare la mia
passione. Nei
sei anni che ho vissuto l’esperienza dell’UCF Sezze, sono stato
sempre fedele al compito che mi è stato assegnato, consapevole del
fatto di appartenere ad una squadra, a quella squadra silenziosa ma
determinante che si trova tutta
intorno, e che non ha bisogno di
protagonismo ma solo di un sentimento di servizio ceco. Ceco come il
destino che da troppi anni avvolge questo paese in un grigio velo di
egoismi e divisioni, causa principale del progressivo sgretolamento della
nostra comunità. E
c’è pure chi lo trova normale. Ma non è affatto normale! Sono
convinto che chi pensa di godersi il “frutto” a dispetto
dell’albero che lo ha prodotto, è uno sprovveduto che presto verrà
smascherato, e lascerà delusi quanti hanno creduto in lui e nel suo
progetto sconsiderato. Ma
la storia è fatta anche di queste pagine, e come sempre il tempo farà
il suo dovere secolare, cancellando tutto, nella speranza e con la
certezza che da un'altra parte il seme buona attecchirà di nuovo. E
prima che la rassegnazione prenda completamente il posto della rabbia,
vorrei che tutti riflettessero su quante risorse si perdono, e sul danno
che si provoca al tessuto sociale della nostra comunità ogni qual volta
che sedicenti professionalità si sostituiscono alle passioni
originarie. Nell’ultima doverosa nota di cronaca, che dedico con l’amaro in bocca all’UCF Sezze, ecco l’elenco di quanti, in data 7 giugno 2006, hanno rassegnato le proprie dimissioni da ogni incarico societario aderendo, uniti, allo stesso documento: Bernasconi Luigi, Caiola Francesco, Ciarlo Fulvio, De Angelis Giovanbattista, Lutero Francesco, Ottaviani Francesco, Romano
Ignazio, Salino Giuseppe, Severino Nicola. UCF Sezze: la carta d'identità
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