Feste Natalizie Setine

dal 13 al 28 dicembre 2003

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Expò Natalizio Setino >1aparte

13 - 21 dicembre 2003 - prima edizione

Il Sindaco di Sezze, Lidano Zarra, inaugura l'Expò con al fianco il Presidente Luciano Ciamberlano

Gruppo folcloristico di Roccagorga

La mostra fotografica di Setina Civitas

Presente all'inaugurazione l'Onorevole Maria Annunziata Luna

Il Sindaco di Miglianico (Chieti) e Zarra durante la cerimonia

Pietro Sanguigni, alias Lampo, e i zampognari

Il Presidente con le ragazze del Bacco D'Oro

Radio AL in diretta con Angelo Pagliaroli e Giuseppe Ciritello

dall’Expò Natalizio Setino

una Letterina con STILe

la mia prima impressione a caldo - I. Romano

Una grande occasione per tutti, ma che a Sezze forse è stata sottovalutata ed anche malvista da alcuni. Sto parlando dell’Expò Natalizio Setino. All’interno della grande struttura (1300 mq), che il Presidente Luciano Ciamberlano ha voluto installare nella zona Anfiteatro, e nella quale si è svolta la prima fiera, a Sezze, coperta e della durata di 9 giorni, ho avuto la possibilità di esporre, in box dedicato, la mostra fotografica, a cura del Circolo Culturale Setina Civitas, dal titolo esplicito “Immagina Sezze con STILe”. 

Mentre Radio AL (con Angelo Pagliaroli diretto da Giuseppe Ciritello) dava in diretta le interviste ai personaggi intervenuti alla manifestazione, io ho ascoltato e conosciuto molte persone, scambiato opinioni, incontrato amministratori pronti a rilanciare la cultura del territorio, ed ho affrontato con loro il tema “fulcro”: 

STILe, ovvero il progetto che, facendo leva sul turismo e sulla cultura, prevede di risollevare l’economia locale. Ho denunciato anche il forte ritardo che la “Compagnia dei Lepini” (gestore del progetto STILe, per cui sono previsti finanziamenti regionali pari a 42 milioni di €) ha nell’attuare le politiche e i lavori del progetto stesso. Ho ascoltato tante belle parole, visto tante presenze (la più gradita quella del team dell’UCF Sezze), ma anche tante assenze, sintomo evidente di una mentalità chiusa, non più pronta ad accogliere novità e a mettersi in gioco. Comunque delusa.

Molti sono venuti per curiosare, quasi con la paura che qualcosa li cogliesse in contropiede; altri, contenti e fiduciosi, si sono resi disponibili e pronti ad alimentare la scintilla del buon senso e della cooperazione. A questi ultimi sono rivolte le mie parole: “Non lasciamo che la storia di Sezze, e dell’intero territorio dei Lepini, venga fatta solo da persone povere di spirito, vuote di passioni, ideali e valori, con occhi pronti a brillare esclusivamente davanti al denaro ed al potere”. 

Esistono, invece, tanti concittadini sensibili ai tesori della nostra terra (voglio citare gli amici di Colli Tutto L'Anno, il Comitato dei Casali, il Circolo di Legambiente dei Monti Lepini, le associazioni Noi Di Suso, Nova Setia, il Circolo Ippico Semprevisa, ecc...) che amano le tradizioni millenarie di questo paese, il suo ambiente naturale, la sua cultura unica, e non intendono fuggire, come chi pensa che non c’è più nulla da fare per Sezze.

Facile fuggire! Posso dire, a tal proposito, che sono molte le e-mail (posta elettronica) che ricevo da Sezzesi sparsi nel mondo, costretti chissà da quale storia a stare lontani dal paese natio, che cercano di ristabilire un contatto con le proprie radici. Le mie radici sono profondamente impiantate a Sezze, e bello o brutto che sia, questo è il luogo della mia vita. Provinciale? No Universale! Come scriveva Balzac

Se vuoi essere universale, parla del tuo paese”. E’ in nome di questo naturale concetto che, il diritto di spendere gli ingenti finanziamenti del progetto STILe, appartiene ai cittadini dei Monti Lepini che amano questa terra, e gli amministratori comunali sono responsabili di questo processo. Occorre utilizzare presto queste importanti risorse, prima che vengono inesorabilmente travolte e portate via da un’ondata di indifferenza e di avidità personali. 

La denuncia è precisa, e si riferisce al mancato coinvolgimento delle associazioni culturali del territorio, in certi casi solo sfruttate o rapinate dei propri valori, ma anche dell’inesistente promozione al progetto stesso, che non è mai partita. La prova sta nel fatto che sono pochissime le persone che conoscono STILe. Nonostante tutto è necessario attenersi alle regole, si ma… “C’è stato insegnato a rispettare le leggi, anche quelle leggi non scritte la cui sanzione risiede soltanto nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di buon senso...  Queste le parole di Pericle, (tra i padri fondatori della Democrazia), che vorrei ripetere ai signori della “Compagnia dei Lepini”. 

STILe sta per Sviluppo Turistico Integrato dei Lepini, e la sua filosofia è quella di alimentare, accendendo le energie culturali presenti nel territorio stesso, una grande impresa di rilancio sociale ed economico del territorio. E non è un affare privato da disquisire, esclusivamente, in accademici convegni. Il tempo è tiranno, amici, e mentre la “Compagnia dei Lepini” disquisisce, a STILe restano solo 2 dei 5 anni previsti dal progetto originale. La mia domanda, e quella di migliaia di abitanti, a cui il progetto STILe si rivolge, è: "Fin ora cosa si è fatto, e quali sono le intenzioni per questi restanti due anni?"  Convegno STILe

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