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Latina |
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Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada |
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e-mail:
stradasicuralt@yahoo.it
- sito: www.eurovittimestrada.org |
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15 giugno 2011 6
interventi a costo zero per fermare la strage stradale
Il problema della sicurezza in
Italia è prima di tutto problema di sicurezza stradale.
L’illegalità
dilaga nelle strade più che nelle attività di mafia, uccide sulle
strade ben più che nella quotidianità della cronaca nera e anche se
non prioritariamente sulle strade va dunque affrontata e respinta.
Più di 5000 morti
e 300mila feriti ogni anno continuano a essere un’emergenza
nazionale inescusabile in Paese
tra i grandi della terra.
L’associazione
europea familiari e vittime della strada, forte di una dolorosa
esperienza ultradecennale, propone come appresso ai vertici
istituzionali del Paese 6 interventi a costo zero suscettibili
singolarmente e ancora più nel loro insieme di fermare o grandemente
ridurre l’entità della strage e l’insopportabile peso di dolore e
di perdita di vita, produttività e risorse economiche che essa comporta
per l’Italia.
1. Attuazione del disposto
dell’articolo 230 del Codice della Strada attraverso:
a)
l’universale introduzione dell’educazione stradale – intesa come
interiorizzazione del valore della legalità e quindi del dovere di
rispettare la vita e la salute proprio e altrui e poi come conoscenza
della pericolosità delle strade e del loro uso, dei numeri e delle
cause della strage stradale, degli elementi di funzionamento
e delle norme di conduzione dei veicoli, dei principi di
sicurezza con particolare riferimento all’uso dei mezzi di protezione
attiva e passiva e delle norme di condotta, dello stato della
legislazione civile e penale in materia, dei fondamenti giuridici del
danno, del risarcimento e dell’assicurazione, dei principii di
soccorso – quale materia di insegnamento e quindi di studio e di esame
nella scuola dell’obbligo pubblica e privata con particolare riguardo
alla scuola primaria e media e quale parte della didattica nelle scuole
materne;
b)
la predisposizione di schemi di insegnamento
che per tutti gli istituti scolastici e per i loro diversi ordini
e gradi determinino le caratteristiche dei testi, le figure dei docenti
particolarmente addetti alla materia e i rispettivi percorsi di
formazione, le ore settimanali specificamente dedicate a questo
insegnamento, le modalità
di verifica e di valutazione dell’apprendimento;
c)
l’introduzione di sanzioni amministrative per i dirigenti degli
Istituti inadempienti;
d)
la considerazione dei voti riportati nella materia dell’educazione
stradale ai fini dell’ammissione all’esame per l’abilitazione alla
guida di modo che tale abilitazione, idonea a far vivere meglio ma anche
a uccidere, venga
attribuita, come accade per tutte le altre, solo al termine di un
costruttivo percorso di studio.
2) Adeguamento dei requisiti per
l’abilitazione alla guida secondo
queste linee:
a)
ammissione all’esame di abilitazione solo dei candidati in
possesso di un adeguato curriculum scolastico nella materia
dell’educazione stradale;
b)
previsione di 30 domande a risposta multipla in ordine alle complesse
materie oggetto di esame (comportamento alla guida, meccanica e sistemi
di sicurezza del veicolo) invece delle 10 attuali che lasciano eccessivo
spazio ad abilitazioni di fortuna;
c)
obbligo per il candidato di conoscere le sanzioni previste per i diversi
tipi di infrazione (titolo V del Codice della strada) e di reato, il
peso umano, economico e processuale delle conseguenze di danno, i numeri
statistici della strage stradale in Italia e in Europa;
d)
accertamento psicologico a mezzo di Specialisti del Servizio Sanitario
Nazionale - e con loro responsabilizzazione amministrativa - sulle
eventuali caratteristiche di aggressività e di predisposizione
all’abuso di alcool e all’uso di altre droghe da parte dei
candidati.
3. Aumento dei premi RCA per i
responsabili di lesioni stradali secondo
i termini seguenti:
a)
applicazione dell’aumento solo dopo sentenza penale definitiva di
condanna o applicativa
della pena a richiesta o dopo sentenza civile in giudicato;
b)
sulla base di scaglioni economici progressivi e con durata pure
progressiva a seconda della gravità delle lesioni inferte (partendo ad
esempio da un aumento del 50% per la durata di un anno per lesioni lievi
sino a giungere alla quadruplicazione per un periodo di 4 anni in caso
di omicidio o invalidità totale);
c)
determinando i termini e i tempi della comunicazione delle condanne
definitive da parte delle Cancellerie competenti
a tutte le Compagnie di assicurazione obbligatoria per RCA
registrate al momento della comunicazione stessa, istituendo
l’obbligo per le Compagnie di distribuire le dette
comunicazioni di condanna a tutti i propri uffici di acquisizione e cura
dei contratti di RCA obbligatoria, determinando ancora i tempi e i modi
del controllo ministeriale in ordine alla capillare attuazione degli
adempimenti indicati nonché le sanzioni amministrative e/o economiche
per le Compagnie inadempienti;
d)
devolvendo infine una congrua percentuale dell’aumento di premio come
sopra incassato a un Fondo
ministeriale per la sicurezza stradale costituito presso il Ministero
competente e sotto la diretta responsabilità del Ministro.
4. Imposizione di penale personale
aggiuntiva al risarcimento
nei confronti dei responsabili di omicidio stradale o di lesioni
personali stradali comportanti la invalidità totale secondo le linee
seguenti:
a)
applicazione della penale aggiuntiva solo dopo condanna al risarcimento
dei danni passata in giudicato;
b)
quantificazione della penale personale
in percentuale (ad esempio il 10%) dell’importo
complessivamente liquidato a titolo di risarcimento;
c)
versamento della detta penale sul Fondo ministeriale per la sicurezza
stradale costituito come al punto precedente;
d)
divieto assoluto di assicurazione dell’obbligo con previsione di
scioglimento per le compagnie di assicurazione che
lo violino;
e) assoggettabilità dell’obbligo
di pagamento della penale ad esecuzione forzata secondo le disposizioni
generali.
5. Attuazione di campagne
informative di massa,
prevedendo l’istituzione obbligatoria da parte delle società
concessionarie dello Stato
di un’ampia rubrica fissa settimanale, sia sulle reti radiofoniche che
su quelle televisive, comprendente l’intera problematica della
circolazione stradale con particolare riferimento:
a)
al traffico, in particolare le modalità di trasporto di persone e
merci, l’evoluzione e gli obiettivi;
b)
alle strade, in particolare la costruzione, la manutenzione, i pericoli
e i tratti stradali maggiormente a rischio;
c)
ai veicoli, in particolare le caratteristiche costruttive specie
riguardo al rapporto tra peso e velocità, ai collaudi, alla
strumentazione di sicurezza, alla manutenzione, alla prestazioni ed ai prezzi;
d)
ai conducenti, in particolare i requisiti per il conseguimento e il
rinnovo della patente di guida, il comportamento sulla strada e l’uso
di alcol e altre droghe;
e)
alla famiglia e alla scuola nel rapporto coi minori:
f)
all’assicurazione per responsabilità civile, in particolare i costi,
gli incentivi e i disincentivi, l’importo dei risarcimenti;
g)
agli incidenti, in particolare i numeri,
le cause, le conseguenze, i costi sociali, raffrontando la situazione
italiana con quella degli altri Paesi;
h)
alle norme di prevenzione, di controllo
e sanzionatorie sia penali che amministrative e ai
percorsi processuali sia penali che civili;
i)
al soccorso immediato ed alle attività successive
all’incidente, in particolare le terapie di rianimazione e
riabilitazione e gli espianti;
l)
alla testimonianza delle vittime e dei loro familiari ma anche di
responsabili autocritici di incidenti stradali.
6.
Trasferimento delle Forze di Polizia dagli stadi alle strade
secondo le seguenti linee guida:
a)
responsabilizzazione delle società sportive per violazioni
dell’ordine pubblico, violenze individuali e di massa, reati contro
persone o cose commessi in coincidenza o in connessione con gare dei
campionati di calcio o di altri sport e attribuibili
all’azione individuale o collettiva di propri tifosi;
b)
applicazione immediata da parte dell’Autorità di governo, ferme le
altre sanzioni previste dal codice penale e dalla legislazione ordinaria
e sportiva nonché i risarcimenti permessi dalla legge civile, di penali
progressive a seconda della gravità dei fatti a partire dalla perdita a
tavolino della gara cui i fatti siano connessi alla chiusura degli
impianti per periodi meno o più lunghi,
all’esclusione della squadra dal campionato con sua
ricollocazione nella divisione inferiore e all’interdizione di ogni
attività sportiva della società:
c)
controllo della provenienza e della gravità delle violenze e dei reati
da parte di ridotte formazioni di polizia adeguatamente protette o di
personale in borghese;
d) trasferimento delle forze di polizia distolte dal controllo
delle competizioni sportive al controllo sul terreno, dopo la necessaria
formazione, del rispetto delle norme del Codice della strada. Il Vice Presidente Nazionale 1 aprile 2011 A Latina cinque morti in quindici giorni Cinque morti in quindici giorni, l'Associazione chiede con urgenza un incontro con il Capo della Polizia dott. Antonio Manganelli, per cercare di capire cosa sta succedendo sulle nostre strade. Non possiamo continuare ad assistere a questa mattanza, chiederemo con forza al sig. capo della polizia una task force per presidiare le nostre strade a tappeto. 9 luglio 2010 Proposte per il lido di Latina Il loro sport preferito è il lamentarsi ad oltranza, sempre e comunque. Alzare la voce perché il lido di latina non decolla, perché il lungomare è vuoto ed i giovani preferiscono altre mete in quanto non servito da trasporti e mezzi di comunicazione adeguati. Però quando arriva la proposta intelligente. Sensata, ecco che si voltano dall’altra parte chiudendosi a riccio, snobbando l’iniziativa che avrebbe portato tanti giovani (e non solo) sul lungomare di Latina. E’ così che gli stabilimenti balneari del Lido di Latina (meno uno…) hanno perso una grossa occasione per dimostrare che sono i primi a lamentarsi ma anche i primi a credere che è possibile portare i giovani a mare e quindi dare un bell’impulso alle rispettive attività, oltre che essere protagonisti di una iniziativa molto edificante dal punto di vista sociale. Nessuno pretendeva che gli stabilimenti balneari del lido di Latina avessero lo stesso acume imprenditoriale della riviera romagnola, ma mai avremmo pensato che un’occasione così edificante e ghiotta sarebbe passata nella più clamorosa indifferenza. Invece, no, niente da fare. Niente pullman per trasportare i giovani da Latina al lungomare e completo disinteresse per una operazione che avrebbe significato tanta sicurezza per i giovani che invece di arrivare al lido su biciclette e motorini e mezzi propri, percorrendo la sempre pericolosissima Via del Mare, avrebbero potuto usufruire di un trasporto più sereno e sicuro. Noi dell’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada lodiamo la pregevole proposta della Confcommercio e con la medesima forza, di contro, condanniamo il clamoroso disinteresse degli stabilimenti balneari. Cogliamo l’occasione per ringraziare la prefettura e tutte le forze dell’ordine che hanno dato consenso a questa iniziativa. Il Vice Presidente Nazionale 21 giugno 2010 Strage a Latina Una carneficina sulle strade pontine, l'Associazione chiede con urgenza un incontro con il Capo della Polizia dott. Antonio Manganelli, per cercare di capire cosa sta succedendo sulle nostre strade. Non possiamo continuare ad assistere a questa mattanza, chiederemo con forza al sig. capo della polizia una task force per presidiare le nostre strade a tappeto. Il Vice Presidente Nazionale 22 febbraio 2010 Perché i nostri Giudici non applicano la legge La recentissima pronuncia della Suprema Corte sul “caso Lucidi”, lo sconsiderato che un paio d’anni orsono uccideva barbaramente i due giovani fidanzatini di Roma, Ale e Chiotty, pronunce di “giudici minori” dello stesso segno, pubblici ministeri che bighellonano a bordo della propria auto con un tasso alcolemico pari a 1,7% grammi per litro (g/l) – cronache dei nostri giorni - la dicono lunga sulla “civiltà giuridica” del nostro paese, sulla scarsa considerazione prestata ai “reati stradali” e sulla deliberata scelta, a questo punto, del potere giudiziario di abdicare alla funzione costituzionale che gli è propria (“applicare la legge”), legiferando, piuttosto, per sentenza. Il Vice Presidente Nazionale 8 febbraio 2010 Al S. Maria Goretti di Latina porte chiuse in Rianimazione Il Presidente Delle Cave deciso: “Chiederemo spiegazioni a chi di dovere e intanto incontro urgente con il Prefetto.” “Chiediamo
un incontro urgente con il Prefetto – ha ribadito il vice Presidente
Nazionale Giovanni Delle Cave – perché non possibile infliggere
questa violenza morale a chi è ricoverato in precarie condizioni di
salute e si vede negata anche la possibilità di ricevere parole di
conforto ed il calore dei propri cari. Non possiamo permettere che
queste situazioni si verifichino ancora e ci attiveremo per verificare s
esistono responsabilità perseguibili anche penalmente. Chi non ha cuore
e cura per le sorti del prossimo non può operare positivamente in
strutture sanitarie. Nel reparti di Rianimazione dove i medici hanno
dimostrato e dimostrano grande professionalità non è possibile che si
adottino provvedimenti a dir poco sconvolgenti.” Il Vice Presidente Nazionale 9
agosto
2009 Il Vice Presidente Nazionale 9
luglio
2009 Bruno
Frattasi, un Prefetto di Ferro! La
nostra Associazione sente il dovere di ribadire grande considerazione ed
apprezzamento per la determinazione con la quale il Prefetto di Latina,
Bruno Frattasi, ha dato prova (caso mai ce ne fosse stato il bisogno) di
grandi capacità istituzionali. I recenti avvenimenti di Fondi che hanno
portato all’arresto di numerose persone per attività mafiosa, non
fanno altro che confermare la preziosa opera di Frattasi per il
ripristino della legalità e della giustizia laddove il malaffare
trovano terreno fertile. Il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine
per il Prefetto derivano anche dal fatto che la nostra Associazione si
batte quotidianamente per gli stessi principi di sicurezza e attenzione
per far si che la giustizia
e la legalità diano il giusto apporto agli scopi che da anni
perseguiamo. Bruno Frattasi, Prefetto di ferro, e rappresentanti della
Giustizia e delle Forze dell’Ordine che operano con la medesima
abnegazione, contribuiscono a mantenere viva in noi quella forza e
quell’impegno con la quale contiamo di ridurre ogni giorno quella
lunga scia di sangue che porta lutto e dolore sulle strade. Grazie
ancora Signor Prefetto! 14 aprile 2009 L’Associazione
partecipa alla 40° Sagra del carciofo a Sezze Sabato
18 e domenica 19 aprile l’ Associazione Europea Familiari e Vittime
della strada sarà presente con un proprio stand in Piazza De Magistris
alla “40esima edizione della Sagra del carciofo città di Sezze”.
L’Associazione allestirà un gazebo dove sarà possibile avere tutte
le informazioni sull’attività che la stessa svolge nell’ambito
della sicurezza stradale, nonché raccogliere adesioni e
donazioni per contribuire fattivamente agli scopi per cui è da
anni impegnata in tutto il territorio nazionale. “E’ doveroso – ha
spiegato Andrea Tumiatti vice presidente di Sezze e Roccagorga –
ringraziare l’Amministrazione comunale di Sezze per la sensibilità e
attenzione dimostrate verso la nostra Associazione. Ringraziamo
anticipatamente quanti verranno presso il nostro gazebo per saperne di
più sul nostro impegno e, più in generale, sull’importanza della
prevenzione nella sicurezza stradale considerando che la provincia di
Latina ha subito e conta tutt’oggi tanti lutti proprio a causa di
incidenti stradali. Intanto – ha concluso Tumiatti – confermiamo sin
da ora la presenza dei nostri responsabili nazionale e regionali nei due
giorni in cui sarà aperto il gazebo e a tal proposito la presenza del
vice presidente nazionale Giovanni Delle Cave per la giornata del 18
aprile.” Il
vice presidente di Sezze e Roccagorga Andrea
Tuniatti 19 marzo 2009 Doniamo sangue, aiutiamo i cittadini colpiti dal terremoto La
nostra Associazione lancia un accorato appello a tutti gli italiani
affinché si rechino a donare sangue per aiutare tutte quelle persone
colpite dal terremoto. L’evento tellurico sta lasciando dietro di sé,
mano a mano che passano le ore, un lungo elenco di vittime ma anche di
persone sopravvissute che necessitano di interventi chirurgici e
trasfusioni. “E’
di vitale importanza – dice il vice presidente nazionale Giovanni
Delle Cave – essere
vicini all’operato dell’Avis che in queste ore ha messo in campo,
insieme ad altre Associazioni, tute le sue forze per prestare soccorso
alle persone colpite dal distruttivo evento tellurico. Siamo tutti in
dovere di aiutare l’Avis a reperire sangue per cui non esitiamo:
doniamo sangue. La donazione è un gesto di solidarietà che proprio in
queste situazioni di emergenze risulta determinante per salvare delle
vite umane. Allo stesso tempo siamo vicini al dolore di quanto hanno
perso un proprio familiare in questa tragedia di così vaste
dimensioni.” Il Vice Presidente Nazionale 19 marzo 2009 Le implacabili amnesie di Titta Giorgi Adesso
Titta Giorgi se la prende con il suo compagno, collega o amico di
partito (scelga lui la definizione che ritiene più opportuna vista la
latente permalosità politica in cui spesso si rifugia) affermando
testualmente che “ad essere affetto da amnesie non sono certo io ma i
referenti provinciali di Latina dell’Associazione Europea Familiarie
Vittime della Strada…” Infatti il responsabile provinciale
dell’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada è Mauro
Anzalone, solo lui, nessun altro che lui. Per cui, vista
l’approssimazione con cui Titta Giorgi si muove in un contesto così
delicato e importante come la sicurezza stradale, non possiamo
continuare a ribadire quali sono i riferimenti essenziali per chi
intende adoperarsi concretamente, tutti i giorni e non soltanto
nell’arco di un paio di convegni organizzati una tantum. Non
è bello, poi, cercare si mascherare un deprecabile pressappochismo
tirando in ballo “problemi di comunicazione…” mentre, quando si
tratta di rispondere ai nostri comunicati, riesce a trasmettere
e comunicare con incredibile precisione e puntualità. Con questo
non intendiamo continuare su una polemica che non appartiene al nostro
modo di fare Associazionismo. Volevamo solo rimarcare l’indifferenza
(per la prima volta registrata in una manifestazione che si tiene nella
nostra provincia) non solo verso la nostra Associazione ma, soprattutto,
per quello che rappresentiamo e ci onoriamo di rappresentare. Facciamo i
migliori auguri a Titta Giorgi per la piacevole sorpresa di vederlo
impegnato anche nel campo della sicurezza stradale dove, senza
dubbio,avrà modo di mettersi in luce e diventare, come la nostra
Associazione, riferimento nazionale per chi è stato colpito da eventi
così luttuosi e tragici. 17 marzo 2009 L’Associazione
ha incontrato il Prefetto di Latina Una
delegazione dell’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada
ha incontrato il Prefetto Bruno Frattasi per discutere delle
problematiche legate alla sicurezza stradale dopo i tragici eventi che
hanno interessato la provincia di Latina. Nel corso dell’incontro sono
state gettate le basi per l’attuazione di un progetto di
sensibilizzazione sulla sicurezza stradale rivolto ai giovani
frequentatori delle discoteche. L’iniziativa, promossa
dall’Associazione Europea Familiari e Vittima della Strada e
ribattezzata “movida sicura”, prenderà il via a ridosso
dell’estate prossima e vuole coinvolgere le amministrazioni comunali
ed i gestori delle sale da ballo. Si
tratta di intervenire direttamente sulle “vie del divertimento”
facendo un sondaggio sulle mete preferite dai frequentatori di locali
notturni e discoteche per poi avere una mappatura dei paesi che possono
fungere da punto di riferimento da dove appositi pullman provvederanno a
trasportare i giovani fino ai locali e viceversa. “E’ un progetto – ha detto il vice presidente nazionale Giovanni Delle Cave – che contribuirà tantissimo ad arginare il fenomeno delle stragi sulle strade, soprattutto del sabato sera. Siamo certi che le amministrazioni comunali e i gestori delle sale da ballo capiranno l’importanza di questa iniziativa e collaboreranno con noi.” 14 marzo 2009 I
giovani dell’Associazione donano all’Avis di Latina Lunedì
16 marzo, dalle ore 08,30, i giovani dell’Associazione Europea
Familiari e Vittime della Strada si recheranno nella sede dell’Avis
Provinciale di Latina di Corso Matteotti, per donare il sangue. E’
questa un’iniziativa di sensibilizzazione per dare maggiore impulso
all’attività dell’Associazione in collaborazione con altre
associazioni di volontariato con le quali è stretta da tempo una grande
e fattiva collaborazione. “La nostra opera – spiega la presidente
regionale Erica Carapellotti – non è soltanto attiva nel contesto
della sicurezza stradale ma anche in tutte quelle espressioni sociali
dove c’è necessità di altruismo e attenzione verso il prossimo.”
Un appuntamento che si rinnova e che verrà esteso ad altre sezioni Avis
presenti non soltanto nel territorio provinciale di Latina. “Nel
periodo natalizio – ricorda il vice presidente nazionale Giovanni
Delle Cave – abbiamo donato il sangue nella sezione Avis di Borgo
Sabotino ed ora qui a Latina dove abbiamo coinvolto i giovani della
nostra associazione che hanno aderito con entusiasmo in prima persona
perché, oltre ad Erica, è importante sottolineare l’impegno di
Stefano Madonna, responsabile di Sezze e Roccagorga e del suo vice
Andrea Tumiatti i quali si aggiungono ai tanti giovani che svolgono un
ruolo di primo piano nel divulgare la sicurezza sulle strade e
iniziative di indubbio spessore sociale, come appunto questa donazione
all’Avis Provinciale di Latina.” 7
marzo
2009 Le amnesie di Titta Giorgi Il presidente dell’Astral, Titta Giorgi, è affetto da amnesie associative. Almeno è questa la prima considerazione scaturita all’indomani del Convegno tenutosi al Palazzo della Cultura di Latina sulla sicurezza stradale. Infatti non riusciamo a spiegarci come mai lo stesso Titta Giorgi pur essendo iscritto alla nostra Associazione si è clamorosamente dimenticato di invitarci ad un convegno dove sicuramente avremmo potuto dare il nostro apporto, considerando il nostro quotidiano impegno nel campo della sicurezza stradale, e non soltanto nell’occasione di un convegno. Ancor più scioccante è la constatazione che,oltre alla nostra Associazione, Titta Giorgi ha tenuto fuori dall’incontro il suo compagno di partito nonché presidente provinciale dell’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada, Mauro Anzalone. Tra l’altro, ricordiamo a Titta Giorgi, che noi siamo sempre a Latina.. Se queste non sono amnesie, di cosa potrebbe trattarsi? Non vogliamo certo addentrarci in diagnosi per cercare di dare una spiegazione ad un atteggiamento quanto meno imbarazzante. Ci auguriamo che le stesse clamorose amnesie non vadano ad incidere sul suo operato di presidente delle strade del Lazio, anzi siamo quasi certi che ciò non accadrà, ma visti i precedenti… Cogliamo intanto l’occasione per ringraziare tutte quelle Istituzioni e Forze dell’Ordine che puntualmente e con grande considerazione richiedono la nostra presenza laddove si tratta di parlare di sicurezza stradale. Stima e considerazione che contraccambiamo con affetto in quanto sono per noi il miglior tonico per continuare insieme sulla strada della sicurezza stradale. Ufficio Stampa e Comunicazione Giancarlo Carapellotti 5
marzo
2009 L’Associazione soddisfatta dell’incontro con l’On. Gianfranco Conte “Grande
soddisfazione e considerazione per la sensibilità dimostrata dall’On.
Gianfranco Conto verso l‘operato della nostra Associazione.” Così
si è espresso il vice presidente nazionale Giovanni Delle Cave subito
dopo l’incontro con il parlamentare pontino, presidente della
commissione Finanze della Camera dei Deputati. “Era da tempo –
spiega Delle Cave – che non avevamo incontri politici di un certo
rilievo, visto e considerato
che i più importanti rappresentanti politici del nostro territorio da
anni ci ignorano e continuano ad ignorare il nostro quotidiano impegno. La
sensibilità e attenzione dimostrate dall’On. Conte sono state
semplicemente squisite. Nel
corso dell’incontro, durato oltre un’ora, abbiamo discusso della
nostra attività, delle problematiche connesse e siamo giunti alla
conclusione di disegnare un percorso comune attraverso il quale saremo
reciprocamente impegnati per la sicurezza stradale attuando tutte quelle iniziative che
potranno contribuire a salvare vite umane. Abbiamo esternato e ribadito
– conclude Delle Cave – tutta la nostra stima e apprezzamento per
l’operato delle Forze dell’Ordine le quali non ci hanno mai
abbandonato, a cominciare dall’attenzione sempre costante del Prefetto
Bruno Frattasi e tutto il suo staff.” Nel corso del colloquio il vice presdidente Delle Cave ha annunciato la neonata “Sezione Giovani” dell’Associazione con la nomina della presidente Erica Carapellotti e del suo vice Stefano Madonna, che ricopre anche la carica di presidente di Sezze e Roccagorga. 28
febbraio
2009 Fermiamo la mattanza L’Associazione
chiede un incontro con il Prefetto di Latina Bruno Frattasi “Ogni giorno il “bollettino di guerra” registra nuove vittime. Quattro morti in meno di 24 ore nel territorio pontino! l'Associazione chiede con urgenza un incontro con il Prefetto, per cercare di capire cosa sta succedendo sulle nostre strade. Non possiamo continuare ad assistere a questa mattanza, chiederemo con forza al sig. Prefetto l'intervento dell'Esercito. E’ necessario intervenire con provvedimenti che siano un freno, un deterrente per chi eccede in velocità e si possa intervenire verificando l’alterazione o meno psicofisica di chi è alla guida. Chiediamo a gran voce maggiore severità per chi trasgredisce il codice della strada. Non si può restare ancora indifferenti verso queste stragi che quotidianamente portano lutto e disperazione.” Il Vice Presidente Nazionale 24
febbraio
2009 Ronde cittadine “Dall’inizio dell’anno abbiamo contato 13 vittime!! Questo non è possibile! Continuiamo a verificare l’assenza di vigili urbani sulle strade del capoluogo pontino mentre si allunga l’elenco di decessi a causa di incidenti stradali. E’ semplicemente vergognoso quello che sta accadendo a Latina. Noi, come Associazione e come cittadini, non vogliamo essere complici di questa situazione giunta a limiti estremi. Da anni chiediamo a gran voce che i vigili urbani, soprattutto loro, vengano messi in condizioni di operare con efficacia e puntualità nelle proprie specifiche competenze. Sono troppo pochi quelli che vediamo (o non vediamo) in mezzo alla strada. A questo punto abbiamo preso la decisione di impegnarci in prima persona e formare delle ronde per arginare queste morti così assurde e che toccano profondamente la nostra coscienza, mentre altri organismi preposti ignorano o fingono di ignorare questa tragica realtà. Le nostre ronde circoleranno con le quattro frecce accese allo scopo di attirare l’attenzione e far rallentare chi eccede in velocità e prenderemo il numero di targa per segnalarlo alle Forze dell’Ordine. Sia ben chiaro che non è nostra intenzione entrare in competenze che non ci appartengono ma sentiamo il dovere morale e civile di fare qualcosa per cercare di arginare queste morti assurde.” Il Vice Presidente Nazionale 20
febbraio
2009 Rotatorie incomplete Verifichiamo con profondo rammarico che le rotatorie su Via Isonzo e Via del Mare risultano ancora incomplete con “lavori in corso” che sono tali da troppo tempo, costituendo di fatto un serio pericolo per la viabilità nonché per l’incolumità dei tanti automobilisti che quotidianamente percorrono dette importanti arterie. Il fatto più increscioso è che questa carenza ci viene segnalata dai tanti cittadini che si sono rivolti alla nostra Associazione affinchè vengano portati a termine i lavori e le due aree interessate siano rese percorribili nella massima sicurezza. Non vorremmo trovarci, come accaduto recentemente, a piangere delle giovani vittime e fatto ancor più deprimente è il dover verificare la giusta e doveroso presenza dei vigili urbani nelle cerimonie funebri mentre riterremmo molto più importante che la stessa presenza, costante e quotidiana, venga distribuita sulle principali arterie di comunicazione del territorio del capoluogo pontino la cuip pericolosità eè a tutti ben nota. Di questo, ci auguriamo, si faccia carico chi di competenza, a cominciare dall’Amministrazione comunale che in occasione delle inaugurazioni, per esempio, delle varie rotonde, non ha mancato di diffondere grandi annunci di cura e dedizione a favore della sicurezza stradale e della pubblica incolumità. Sarebbe il caso che a queste parole sia dato un seguito, come appunto per le rotatorie di Via Isonzo e Via del Mare che, ripetiamo con forza, allo stato attuale rappresentano soltanto un serio pericolo di cui non farsi certo un vanto. Il
Presidente Regionale dei Giovani Erica
Carapellotti 11
febbraio
2009 “La
vita in diretta” a Latina per intervistare i rappresentati
dell’Associazione Europea Familiari e Vittime della strada Domani
12 febbraio le telecamere del celebre rotocalco televisivo di Rai Uno
“La vita in diretta” condotto da Lamberto Sposini, saranno nel
capoluogo pontino per un servizio sull’attività dell’Associazione
Europea Familiari e Vittime della strada che avrà come tema “I pirati
della strada”. La
giornalista Debora Ergas intervisterà particolarmente il vice
presidente nazionale Giovanni Delle Cave e Paolo Marzella. La Rai
dunque, torna di nuovo ad interessarsi dell’Associazione Europea
Familiari e Vittime della strada a conferma dell’importante ruolo che
questa svolge per la sicurezza sulle strade. Il servizio di Latina verrà
inserito nello spazio dedicato all’approfondimento dei fatti di
cronaca, all’analisi di temi di indagine sociale, dalla sicurezza al
degrado nelle città, dal disagio giovanile ai problemi delle famiglie
italiane. “Siamo grati alla Rai ed in particolare a “La vita in
diretta” – ha detto il vice presidente nazionale Giovanni Delle Cave
- che ancora un volta
dimostra grande sensibilità per una tematica che da anni ci vede
impegnati in prima linea. Ringrazio
particolarmente Lamberto Sposini e Debora Ergas che ci sono sempre
vicini incitandoci a continuare nella lotta contro le stragi sulle
strade.” Il collegamento de “La vita in diretta” con Latina e i rappresentanti dell’Associazione Europea Familiari e Vittime della strada avverrà intorno alle ore 18,00 Il Vice Presidente Nazionale 1 febbraio 2009 “Strade
comunali disastrate, interventi a macchia di leopardo” Continuiamo
a constatare, nostro malgrado, con quanta leggerezza venga tenuta in
considerazione la sicurezza sulle strade di competenza comunale. Molti
cittadini continuano a rivolgersi alla nostra Associazione al fine di
sensibilizzare gli organi competenti ad intervenire su un degrado tanto
evidente quanto pericoloso per la pubblica incolumità. Intanto
riteniamo decisamente stonate e fuori luogo certe dichiarazioni di
soddisfazione perché il Comune o la Provincia hanno “rattoppato” un
paio di buche del “borgo” mentre sarebbe il caso che si decidesse, una
volta per tutte, di rendere operativo un piano che coinvolga tutte le
principali e pericolose arterie e vie cittadine del territorio comunale per
il bene di tutta la comunità e non soltanto, magari, riparazioni
provvisorie che non sono di alcuna utilità poiché tamponano in parte le
reali urgenze non risolvendo il problema.
Il Vice Presidente Nazionale 23 gennaio 2009 “Giù le mani dalle Forze dell’Ordine!” Le
recenti esternazioni del consigliere circoscrizionale di Forza Italia,
Gianluca Di Cocco, sulla carenza di controlli nel lungomare di Latina da
parte delle Forze dell’Ordine, ci avevano lasciati alquanto perplessi
ma pensavamo ad un momentaneo sfogo dettato da chissà quale strana
motivazione. Ora,
considerando che lo stesso non si è ravveduto su quanto dichiarato, la
nostra Associazione si sente in dovere di prendere le distanze e
condannare decisamente tale atteggiamento di certo non edificante per
chi, quale politico, è chiamato a rispondere in prima persona su certe
carenze e sul perché tanti politici, compresi i rappresentanti del
partito dello stesso Di Cocco, per tanto tempo hanno lanciato proclami
(e continuano attualmente…) circa fantomatiche iniziative e
provvedimenti atti a rivalutare, guarda caso, proprio la marina di
Latina. E’ indecente, secondo la nostra Associazione, addossare ad
altri, e men che mai alle Forze dell’Ordine, inadempienze strutturali
e sociali che trovano terreno fertile proprio nel deprimente
pressapochismo di quella classe politica che, nonostante preposta a
colmare quelle lacune da sempre presenti nel lungomare di Latina, finge
di ignorarle continuando a dire “faremo”, “realizzeremo”,
“abbiamo in mente di…”, e intanto non trovano di meglio che
scagliare patetici attacchi alle Forze dell’Ordine. Ecco allora che,
dopo aver sbandierato progetti multicolori per rivalutare la marina di
Latina, e dopo aver fallito clamorosamente con le Terme di Fogliano (che
continuano a costare cifre
da capogiro ai cittadini di Latina e del Lungomare) è arrivata la
ciliegina che mancava sulla torta dell’inefficienza politica per il
lungomare: l’attacco alle Forze dell’Ordine. Non
ce la sentiamo di elencare altre cadute di stile di politici o presunti
tali ma concludiamo con l’incoraggiare i rappresentanti della legge a
proseguire con sempre maggiore impegno in quello che è il loro dovere
quotidiano, per cui hanno tutta la nostra ammirazione e considerazione
perché, come noi, impegnati in prima persona in un ruolo dove la
sicurezza non passa certo per le estemporanee esternazioni di chi,
all’improvviso, indossa le improbabili vesti di palatino della
sicurezza. Guarda caso alla vigilia della campagna elettorale. Il Presidente Giancarlo
Carapellotti 3 gennaio 2009 Inizio dell'anno negativo L' Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada - Onlus vive con grande preoccupazione i dati sulla strage stradale registratisi nel fine settimana.
Un week-end che si preannunciava di festa è stato invece ancora una volta di morte e sangue. Certo spiccano quelle istituzionali, di uno stato incapace da sempre di concepire e men che mai realizzare programmi di ampio respiro, idonei ad arginare l'emergenza stradale, rimuovendo alla radice specifici fattori di rischio ormai noti a tutti, quali l'uso smodato di alcol, le carenze infrastrutturali, l'uso di sostanze psicotrope e/o stupefacenti, la mancanza di controlli (soprattutto da parte di forze dell'ordine impossibilitate ad operare con efficacia a causa degli organici ridotti al lumicino) 2 gennaio 2009 Cisterna, un dolore infinito E’
un profondo senso di dolore e di costernazione quello che abbiamo
provato alla notizia dell’immane tragedia che ha colpito la famiglia
Cerasoli per la perdita di mamma Simona e della piccola Emily e per le
conseguenze che interessano le altre persone coinvolte. Noi, come
associazione e come cittadini,ci siamo interrogati ancora una volta su
quanto sia necessario usare la massima cautela e attenzione sulle strade
per evitare di causare incidenti o restare vittime di irreparabili
sciagure destinare a segnare per sempre l’esistenza di persone e di
intere famiglie. Sinistri mortali che ci spingono a non abbassare mai la
guardia invocando ancora una volta interventi mirati affinché certe
tragedie possano essere scongiurate. Siamo tutti noi che dobbiamo
prenderne atto e adoperarci singolarmente, nel nostro vivere quotidiano,
creando i presupposti per circolare sulle strade con la massima serenità.
A cosa serve cercare responsabili o causalità dopo aver perso un
proprio caro? Siamo profondamente addolorati ed allo stesso pervasi da
un senso di rabbia e di dolore perché torniamo ancora a registrare
questi avvenimenti che, alla fine non hanno, un senso pur nella loro
drammaticità. Perché dobbiamo morire sulla strada? Ce lo dovremmo,
chiedere tutti prima di metterci alla guida di un mezzo, e non dopo che
è avvenuto l’irreparabile. Il Presidente Giancarlo
Carapellotti 1 gennaio 2009 Appello per la notte di San Silvestro Una
nazione che uccide i suoi figli non ha futuro. ‘Papa
Giovanni Paolo II’ Occorre
compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da
sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza
della dignità umana. ‘Giovanni
Falcone’ I numeri sono crudi, come la morte, e sono più chiari delle parole: nelle notti del sabato sera. Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i giovani fra i 15 e i 24 anni, e un morto sulla strada su tre ha meno di 30 anni. È una specie di sacrificio rituale che offriamo al dio del divertimento, al dio della notte, della sfida, dell'eccesso, del rischio. Non sappiamo, non riusciamo, forse non vogliamo sottrarci. Lo accettiamo come ineluttabile. Il giorno dopo, ai funerali piangiamo lacrime e bruciamo di dolore per quelle vite spezzate così giovani, quando appena si affacciavano, e anche per le altre spezzate insieme a loro. Ma il sabato sera non sappiamo dire no, stasera non prendi la macchina; stasera non prendo la moto. Facciamo raccomandazioni preoccupate e rituali, che sappiamo inutili; i ragazzi danno rassicurazioni allegre e sicure, certi che a loro non può capitare. Poi i genitori staranno svegli, col cuore pesante ad aspettare che girino la chiave nella toppa, e solo allora potranno dormire. Qualcuno però, invece del rumore della chiave sentirà il telefono: è la famiglia di?...Venga, suo figlio…. È colpa nostra, di noi genitori. È colpa vostra, di voi ragazzi. Prima nostra. Abbiamo paura di tutto: di vedervi infelici, che vi sentiate poveri, che vi manchi qualcosa, che vi sentiate diversi. Abbiamo paura di non vedervi allegri, felici. Perché se non lo siete lo viviamo come un fallimento nostro. Abbiamo dimenticato che ai genitori tocca indicare la strada, con l'esempio e non con le noiosissime prediche, d'accordo. Abbiamo dimenticato che il futuro si prepara nel presente. E che la gioventù non è vero che sia sempre ricoperta d'oro. Può essere lavoro, fatica, rinuncia. Insofferenza, rabbia, voglia di capovolgere tutto. Ma attesa, prospettiva, costruzione. Sono le regole della vita, non le abbiamo inventate noi. E le abbiamo dimenticate, per paura. Così siamo diventati dei bancomat insicuri, che si rifugiano dietro la psicologia, la paura della diversità, della solitudine. Di essere out, vecchi. E lasciamo che cresciate seguendo miti che hanno lo spessore di un foglio di televisione: il denaro, il successo, il glamour. E come potete essere glamour se non avete la moto grossa, si capisce. la macchina, e se il vostro sabato sera non è da sballo? Ma è anche colpa vostra, ragazzi. Ci sono delle domande che vorremmo farvi, soprattutto quando distrutti accompagnate i funerali dei vostri amici. Perché il sabato sera dev'essere da sballo, di sballo? Perché dovete uscire di casa a mezzanotte? Perché in discoteca non basta la musica martellante, ma ci vuole anche l'alcool, la polvere, le pasticche? Perché dovete finire la notte, o all'alba? Perché uno di voi, a turno, non passa la serata ad acqua minerale e poi guida al ritorno? Ma anche se c'è uno sobrio, perché non pensate che a quell'ora avrà comunque sonno, perché tutti la notte hanno sonno? Che cosa vi rode nel fondo, ragazzi? Perché avete bisogno di stordirvi? Per non pensare a che cosa? E che cosa volete dimostrare quando nella notte andate a 150/200 chilometri orari ? Volete vedere cosa c'è dall'altra parte? Volete vedere se riuscite a sfiorare la fiamma, o a passarci in mezzo? O forse è solo fatuità, vuoto? All'alba il giorno nasce, non muore. E così la vita. Che
è la vostra. E se non vale niente, se si può mettere a rischio per uno
sballo, allora non capiamo le lacrime e il dolore ai funerali. Nella
nostra esperienza, a proposito di queste notti, abbiamo verificato come
troppo spesso la notte di San Silvestro fa registrare tragedie sulle
nostre strade tutti i giorni insanguinate. Anche poco alcool incide sui riflessi e sulla qualità della
guida. |