ISISS Pacifici e De Magistris

Le Strade della Pace

8 giugno 2010

“Le chiavi della memoria - Atto I

In visita a Sezze il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Di Segni

Lo scorso 8 luglio si è tenuta, presso l’Auditorium “M. Costa, la manifestazione Le chiavi della memoria- Atto I”, promosso dal Comune di Sezze (Assessorato alla Cultura) in collaborazione con l’I.S.I.S.S. “Pacifici e De Magistris”.

L’evento, che rientra nell’ambito dell’ultima edizione del concorso regionale “Il percorso dei giusti”, è stato l’occasione per insignire gli studenti dell’Istituto Scolastico di Sezze, vincitori del concorso con la ricerca multimediale “Darkhei Shalom”, di un riconoscimento istituzionale da parte dell’Amministrazione Comunale.

La cerimonia ha visto la partecipazione straordinaria del Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Di Segni, che ha fatto tappa prima al Cimitero Ebraico di Sezze.

Ad accoglierlo il Primo Cittadino Andrea Campoli, l’Assessore alla Cultura Remo Grenga, il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Zeppieri, la Giunta Comunale e gran parte dei membri dell’Assise Cittadina. Presenti anche Giuseppe Spagnoletto, l’unico ebreo che vive ormai a Sezze, insieme al fratello Lello ed al nipote Amedeo.

Nel corso della manifestazione, oltre agli interventi dell’Assessore Provinciale Bilancio – Finanze e Programmazione Economica Eleonora Zangrillo presente in sostituzione del Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani, si sono susseguite le testimonianze di Giuseppe Spagnoletto, dei docenti Giancarlo Onorati e Giovanni Raponi, impegnati in prima persona nel progetto. Particolarmente toccanti le dichiarazioni rilasciate dagli studenti dell’I.S.I.S.S. “Pacifici e De Magistris”.

Lo stesso Sindaco Campoli, che insieme alla neo governatrice del Lazio Renata Polverini e al Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani ha accompagnato i ragazzi vincitori del concorso in Terra Santa, ha ricordato le emozioni sustitate da quel viaggio a Gerusalemme.

 “Anch’io come i ragazzi – ha dichiarato il Primo Cittadino – nel vedere quello che abbiamo visto durante il soggiorno in Israele non riuscivo ad esprimere quello che sentivo. La nostra storia, purtroppo, è stata caratterizzata da recrudescenze e bestialità. Dobbiamo lavorare ognuno nella propria attività e nella propria professione, affinchè questo rischio non si tramuti in realtà. Credo che la comprensione sia oggi una qualità molto rara nella società contemporanea. Il lavoro svolto dagli studenti dell’I.S.I.S.S. Pacifici e De Magistris è dimostrazione di come la nostra scuola riesca a trasmettere valori così importanti”.

L’Assessore Grenga ha sottolineato il lungo e faticoso lavoro di ricerca dei ragazzi, che è stato possibile effettuare grazie al considerevole patrimonio archivistico conservato nell’Archivio Storico del Comune di Sezze e nell’Archivio Capitolare della Cattedrale di S. Maria.

Parole toccanti anche da parte del Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni.

“Il viaggio in Israele – ha dichiarato Di Segni - è un incontro con la morte, ma anche con la speranza, a differenza di quello in Polonia ad Auschwitz. Gli studenti, durante la visita a Gerusalemme, hanno potuto conoscere la storia di questo luogo, che è fatta anche di accoglienza e di diversità convivente. 

Tolleranza significa capire che c’è una persona che può avere una parte di cultura un pò differente della tua, ma con la quale puoi costruire insieme una vita. Il lavoro svolto dagli studenti sul cimitero ebraico di Sezze, che costituisce effettivamente una particolarità di questa regione, è davvero suggestivo. Ho visto la prima volta il cortometaggio nella Città Santa in una cornice completamente diversa da quella di oggi. Una ricerca, devo dire, effettuata con profondità culturale e storica”.


12 giugno 2010

Darkhei Shalom Le strade della pace

Cronaca di un viaggio da Sezze a Gerusalemme tra memoria, valori e conoscenza

La presenza ebraica a Sezze è documentata fin dalla metà del 1200, studi recenti (M.T. Caciorgna, F.Scarica etc), hanno ricostruito tale presenza in età medievale legandola al tessuto sociale, urbanistico ed economico della città.

Nella cinta urbana vivevano nel Medioevo numerose famiglie di ebrei, dedite soprattutto al commercio e al prestito; c’era sicuramente una Sinagoga in via dei Chiavari, mentre le altre istituzioni comunitarie (macello, forno per le azzime, balneum per le donne), per quanto presumibilmente presenti non sono attestate dalle fonti documentali conservate. Fuori le mura, in località non nota, c’era un cimitero.

Il forte vincolo tra Sezze e la comunità ebraica venne riaffermato con l’entrata nel Regno d’Italia e ancor di più durante i terribili anni delle leggi razziali e della seconda guerra mondiale.

Il censimento del 1871 registrò a Sezze 9 abitanti di religione israelitica e, alcuni anni dopo, la Giunta Comunale accordò loro la possibilità di costruire un cimitero a fianco a quello cattolico in località Zoccolanti (ex Convento di S.Maria delle Grazie). Anche dopo il 1938 (Leggi razziali) gli ebrei continuarono a vivere a Sezze  bene accolti dalla cittadinanza che, nell’inverno del 1943, diede protezione alle famiglie Spagnoletto e Di Veroli” 

(Progetto Le chiavi della memoria, G.Onorati-G.Raponi).

16 ottobre 2009 – Villa Piccolomini – Roma: Il percorso dei giusti

Tutto è cominciato il 16 ottobre del 2009, giorno tragico e simbolico per gli ebrei italiani, giorno della prima retata nel ghetto di Roma da parte dei nazisti nel 1943, quando alcuni alunni dell’ISISS “Pacifici e De Magistris” hanno ricevuto a Roma, insieme agli altri istituti superiori della Provincia di Latina, il passaggio di testimone del concorso “Il percorso dei giusti” promosso dalla Regione Lazio nella persona dell’allora Presidente Piero Marzazzo.

Il Progetto regionale quinquennale impegnava ogni anno ciascuna provincia del Lazio, le scuole della Provincia di Latina chiudevano il ciclo, e mirava allo studio della Shoàh, con particolare attenzione alla figura dei “Giusti delle nazioni”, cioè di quelle persone non ebree che hanno messo a rischio la propria vita per aiutare gli ebrei.

La particolarità del concorso era che le scuole vincitrici avrebbero ricevuto il premio durante un viaggio in Israele.

 

Ottobre 2009 – Sezze - Il Progetto σήmατα (segni)

I docenti del Liceo scientifico di Sezze Giancarlo Onorati e Giovanni Raponi decidono di raccogliere la proposta della Regione e lavorano ad un progetto di ricerca storica: è il progetto σήmατα (segni). Un progetto che rispondeva all’esigenza di impostare lo studio della storia privilegiando l’acquisizione delle competenze rispetto all’acquisizione dei contenuti.

 

La complessità della materia storica, la necessità di approfondire la riflessione sul passato e sul suo rapporto con il presente, impone un’attenzione particolare alla metodologia della ricerca storica. Per questo motivo riteniamo che sia opportuna una riflessione sulle fonti della storia, in particolare sulle fonti archivistiche che sono fondamentali per la ricerca storica, ma poco conosciute e frequentate in ambito scolastico.

Tra gli obiettivi prioritari della scuola, è presente quello di insegnare a ricomporre in unità i grandi oggetti della conoscenza, entro una prospettiva complessa, ma non per questo frammentata.
A riguardo l’integrazione dei saperi ci pare scelta strategica obbligata, fondata sull’apertura degli archivi, sulla loro fruizione libera ed intelligente, sul confronto dei metodi, sulla didattica delle fonti e della ricerca stessa.

Gli archivi, siano essi privati, statali o di enti, sono importantissimi per la storia e il vissuto di una società. Essi sono i  “luoghi della memoria storica”, conservano micro-informazioni che unite formano la storia di una comunità. Senza dubbio bisogna riconoscere allo Stato e alla Chiesa il merito di aver saputo conservare e preservare molto del bene culturale della nazione” (Progetto σήmατα, G.Onorati-G.Raponi).

 

Nel nostro territorio comunale sono presenti due Archivi storici di grande valore storico-culturale: l’Archivio storico del Comune di Sezze e l’Archivio Capitolare della Cattedrale di Sezze. Una parte considerevole del patrimonio archivistico setino è conservato in altre sedi quali, ad esempio, l’Archivio storico di Roma e, soprattutto, l’Archivio di Stato di Latina dove sono state trasferite molte pergamene negli anni passati.

 

Finalità, obiettivi, destinatari

La finalità principale del Progetto σήmατα (segni) è quella di introdurre nella didattica della storia l’uso delle fonti e guidare gli alunni all’acquisizione del metodo di ricerca storica e al senso della memoria collettiva.

Obiettivi:

  1. Trasmettere il concetto di fonte archivistica

    1. Cos’è un archivio e come è organizzato

    2. Cos’è un documento archivistico

    3. Il rispetto e la coscienza della memoria storica costituita dalle fonti documentarie (problemi relativi al restauro e alla conservazione dei beni archivistici, patologie dei beni archivistici etc.)

  1. Problemi metodologici nello studio di una fonte d’archivio

  1. Strutturazione di una ricerca storica d’archivio:

    1. come si sceglie un argomento di ricerca

    2. Come si usa una fonte d’archivio nella formulazione di un’ipotesi

    3. determinazione dello spazio e del tempo

    4. che cosa chiedere al documento

    5. sincronie e diacronie

    6. esame di fonti di tipo diverso

    7. usare le conoscenze e le abilità acquisite per comprendere il presente e partecipare alla costruzione del futuro

    8. elaborazione di un prodotto finale in formato cartaceo e digitale

  1. Conoscere gli aspetti particolari della storia del territorio in rapporto a quella nazionale

  2. Educare  alla memoria”

(Progetto σήmατα, G.Onorati-G.Raponi)

Il progetto, predisposto  dai due docenti, è stato approvato dal Collegio dei docenti e presentato alle classi IV e V di tutti gli indirizzi dell’Istituto. Hanno aderito liberamente alunni di tre classi dell’indirizzo scientifico (IVA, IVB e VA) e di una classe delle Scienze sociali (VB).

 

Ottobre 2009 – Gennaio 2010 - Sezze – La ricerca

Per cinque mesi più di trenta alunni si sono incontrati di pomeriggio e hanno lavorato alle diverse fasi del Progetto (propedeutica, ideativa, operativa e conclusiva) avendo un ruolo attivo nelle scelte sia di fondo che concrete.

La fase propedeutica ha introdotto gli alunni alla conoscenza del problema con riferimento ai sistemi totalitari, alle teorie razziali, alla shoàh, alla shoàh italiana, alla figura dei “giusti delle nazioni” etc. discutendo in particolare sul rapporto tra memoria storica e valori.

La fase ideativa è culminata nella scelta di approfondire la condizione degli ebrei a Sezze durante gli anni delle Leggi razziali (1938) fasciste e durante i mesi più tragici per il nostro territorio del secondo conflitto mondiale (settembre 1943-maggio 1944), ricostruendo la vicenda delle famiglie Di Veroli, Spagnoletto e Veneziani e dell’aiuto dato da alcune famiglie di Sezze (Campoli, Proia, Ricci etc.). Tra le varie scelte fatta quella difficile di condensare il lavoro in un cortometraggio, difficile perché nessuno, a parte il prof. Raponi, aveva competenze in merito e inoltre perché non avevamo l’attrezzatura tecnica necessaria.

La fase operativa è stata sviluppata in più direzioni (ricerche in archivio, ricerche bibliografiche, testimonianze) ed ha permesso non solo di avere un quadro via via più preciso dei vari aspetti della vicenda, ma soprattutto ci ha permesso di scoprire alcuni elementi che poi diventeranno il perno della storia raccontata nel video. In particolare che a Sezze vive ormai un solo ebreo (Giuseppe Spagnoletto) essendo gli altri trasferiti a Roma, che il cimitero ebraico di Sezze è sconosciuto a quasi tutta la cittadinanza, che la vicenda della salvezza delle famiglie ebraiche è davvero straordinaria considerato che nessun ebreo di Sezze è stato deportato.

Giuseppe Spagnoletto, l'ultimo ebreo di Sezze

Così armati di telecamere, microfoni e macchine fotografiche, con l’aiuto decisivo di Fabrizio Paladinelli che spontaneamente (consapevole cioè del fatto che non avrebbe avuto un centesimo) ci ha seguito per la parte tecnica, alunni e professori hanno filmato per ore, lavorato a piani sequenza, scelte le musiche (composte dall’alunno Andrea Ricci).

 

Intervista a Antonio Campoli

Febbraio 2010 - Sezze – Il cortometraggio Darkhei Shalom

Nei giorni della nevicata di metà febbraio si è lavorato alla parte più difficile, quella del montaggio…il 19 febbraio il DVD è stato spedito.

Va detto che oltre all’impegno e alla fatica gli alunni hanno aggiunto in quei mesi una certa dose di ostinazione considerato che, dopo le note vicende che si sono abbattute sulla Presidenza, ad un certo punto non si riusciva più a capire se il concorso sarebbe andato avanti oppure no. I ragazzi hanno deciso di realizzarlo comunque, per se stessi e per la memoria.  

Sinossi del corto - Darkhei shalom:

Alcuni ragazzi scoprono casualmente che nella loro cittadina esisteva un’antica comunità ebraica e che ancora oggi c’è un cimitero ebraico. Guidati dai loro insegnanti, dal libro di Luigi Zaccheo e dallo storico Annibale Folchi, si mettono sulle tracce di questa comunità e scoprono che attualmente a Sezze vive un solo ebreo, Giuseppe Spagnoletto, che custodisce la memoria della comunità e le chiavi del cimitero. Inseguendo la storia della sua famiglia,  quella dei Di Veroli e quella dei Veneziani gli alunni ricostruiscono le drammatiche vicende della persecuzione nazifascista nel nostro territorio e l’aiuto dato da alcune famiglie locali. Che cosa ne sarà di questa memoria dopo che l’ultimo testimone sarà scomparso? Questo corto vuole essere una risposta…

USCITA: 18/02/2010
REGIA: Giancarlo Onorati e Giovanni Raponi
SCENEGGIATURA: Alunni
ATTORI: Alunni classi IVA-IVB-VA Liceo Scientifico e VB Liceo delle Scienze sociali

 

 Ruoli e interpreti principali

 

Jeph Anelli (Direttore Archivio storico comunale)

Annibale Folchi (storico)

Giuseppe Spagnoletto (testimone)

Antonio Campoli (testimone)

 

Partecipazione straordinaria

Alice Terella

 

 


Musiche originali: Andrea Ricci

FOTOGRAFIA: Giulia Rosella, Greta Rosella, Fabrizio Paladinelli
MONTAGGIO: Fabrizio Paladinelli
ausilio informatico: Francesco Galluccio, Costantini Vinicio

PRODUZIONE: ISISS “Pacifici e De Magistris” di Sezze

POSTPRODUZIONE: Paolo Santia
PAESE: ITALIA 2010
GENERE: Documentario
DURATA: 20 Min
FORMATO: Colore/BN

Marzo 2010  – Aprile 2010 - Sezze – L’attesa

Nei giorni tra la fine del lavoro e la comunicazione delle scuole vincitrici il gruppo di lavoro si è mosso in due direzioni: far conoscere, a onor del vero a quanti ce lo chiedevano espressamente, il cortometraggio (ad es. è stato proiettato nel corso della Giornata Europea della memoria organizzata dal Comune di Sezze e due volte a classi dell’Istituto); sviluppare il lavoro stesso ascoltando altri testimoni (ad es. Lucia Ricci).

 

28 Aprile 2010  - Sezze – La notizia

Arriva la lettera della Presidentessa Polverini che comunica le decisioni della giuria: il sogno si realizza, in giugno si parte per Gerusalemme.

 

Maggio  2010 – Giugno 2010 - Sezze – La preparazione del viaggio

Preparare un viaggio in Israele con una ventina di alunni non è una cosa facile, Israele non è tra le destinazioni consuete per i viaggi di istruzione…servono la disponibilità dei genitori, l’impegno dei docenti, il passaporto individuale, una certa capacità a mettersi in gioco e a voler conoscere l’ “altro”.

Dobbiamo dire che i genitori, riuniti il 5 maggio, sono stati tutti straordinari…e determinati. Dobbiamo ringraziare anche la Questura di Latina che ci ha messo tutti in condizione di partire…per la voglia di metterci in gioco quella c’è stata da ottobre.

Il 31 maggio la notizia che non avremmo voluto mai ascoltare, dobbiamo togliere dall’elenco un’alunna perché l’Istituto di Gaeta ha comunicato che partiranno in 18.

L’entusiasmo:

Abbiamo accettato di partecipare al progetto senza pensare,non volevamo la vittoria....abbiamo impiegato ore delle nostre giornate a cercare,a cercare e alla fine abbiamo riunito tutti i pezzi....il nostro lavoro x noi valeva cmq,con o senza la vittoria,xke' abbiamo capito k ci sono persone disposte a riskiare la loro” (un’alunna su Facebook, 28 aprile 2010)

 

Penso che questa esperienza ci restarà nel cuore...credo che essere testimoni di un qualcosa di bello sia più importante della stessa vittoria...

 (un’alunna su Facebook, 28 aprile 2010)

 

WoW ragazzi manca pochissimo ormai!!^^ non vedo l'ora di partire!!:D

(un’alunna su Facebook, 28 maggio 2010)

 

Ragazzi...potete ricordarmi con quale compagnia viaggiamo??xkè vorrei vedere cosa è consentito portare in valigia e nel bagaglio a mano!^^ grazie!

(un’alunna su Facebook, 2 giugno 2010)

Le scelte difficili:

Come molti di voi già sanno (…) andremo al max in 25 (2 docenti e 23 alunni) e ognuno dovrà avere il passaporto.

Lunedì vi comunicò l'elenco fatto con il criterio che sapete”

(G.Onorati su Facebook, 30 aprile 2010)).
Buon weekendvita anke a riskio della loro stessa :-)

 

Questo progetto è stato molto importante: abbiamo affrontato situazioni profonde e delicate. Posso dirmi migliorata e cresciuta grazie a questa esperienza (…) Sicuramente non sarò a Gerusalemme e questo sarà uno dei miei rimpianti, ma sapere di essere parte di un gruppo volenteroso e pronto ad affrontare tutto con professionalità mi fa essere felice! Il mio pensiero sarà con voi e quell'unione che abbiamo dimostrato nel nostro lavoro sarà ancora più forte anche a chilometri di distanza...scusate per la lunghezza ma quando c'è qualcosa che ti è a cuore non bastano le parole...Sicuramente non sarò a Gerusalemme e questo sarà uno dei miei rimpianti, ma sapere di essere parte di un gruppo volenteroso e pronto ad affrontare tutto con professionalità mi fa essere felice! Il mio pensiero sarà con voi e quell’unione che abbiamo dimostrato nel nostro lavoro sarà ancora più forte anche a chilometri di distanza

(un’alunna su Facebook, 1 maggio 2010)

Prof grazie della grande opportunità, non mi ricapiterà sicuramente nella vita di fare un viaggio cosi importante, ma non sarò dei vostri a Gerusalemme :-) e' giusto k lo dica, perché ci sono altri ragazzi k nn hanno avuto la mia stessa opportunità e cosi almeno il mio posto può prenderlo qualcuno di questi :-) Sicuramente non sarò a Gerusalemme e questo sarà uno dei miei rimpianti, ma sapere di essere parte di un gruppo volenteroso e pronto ad affrontare tutto con professionalità mi fa essere felice! Il mio pensiero sarà con voi e quell'unione che abbiamo dimostrato nel nostro lavoro sarà ancora più forte anche a chilometri di distanza...scusate per la lunghezza ma quando c'è qualcosa che ti è a cuore non bastano le parole...i nel nostro piccolo. LO ringrazio pubblicamente perchè so che questo non è solo un mio pensiero! Sicuramente non sarò a Gerusalemme e questo sarà uno dei miei rimpianti, ma sapere di essere parte di un gruppo volenteroso e pronto ad affrontare tutto con professionalità mi fa essere felice! Il mio pensiero sarà con voi e quell'unione che abbiamo dimostrato nel nostro lavoro sarà ancora più forte anche a chilometri di distanza...scusate per la lunghezza ma quando c'è qualcosa che ti è a cuore non bastano le parole... (un’alunna su Facebook, 4 maggio 2010)  

 

6 giugno 2010 - Sezze - Partenza per l’Aeroporto di Fiumicino

Finalmente è arrivato il giorno della partenza. 22 alunni e 2 docenti (Giancarlo Onorati e Giuseppe Filigenzi) salgono sul pulman della Regione Lazio che li porterà a Fiumicino per prendere il volo delle 10:00 per Tel Aviv. Con noi c’è anche il sindaco di Sezze, Andrea Campoli.

Israele è ancora lontana ma nella mente si intrecciano mille pensieri. Certo di coraggio ne hanno avuto i genitori, solo qualche giorno prima la tensione è salita in medioriente per la vicenda della nave dei pacifisti assalita dai soldati israeliani che hanno ucciso nove persone. Gerusalemme è la città della pace, ma anche e soprattutto la città contesa. Un popolo, quello palestinese, in cerca di una nazione, uno Stato, quello israeliano, che antepone la propria sicurezza ad ogni altra ragione…un conflitto che dura decenni. Gerusalemme è per noi occidentali anche e soprattutto la Terra Santa.

Il nostro viaggio a Gerusalemme ha alcune ragioni fondamentali: incontrare la storia, quella passata della Shoàh, conoscere la realtà complessa di una terra così significativa, dare compimento alla nostra ricerca…Un viaggio ripetiamo spesso ai nostri alunni è prima di tutto un viaggio interiore, bene sono mesi che ci stiamo preparando a questo viaggio.

 

Aeroporto di Fiumicino – Partenza per Tel Aviv

Non siamo soli. A Fiumicino ci riuniamo con il gruppo dell’Istituto nautico “Caboto” di Gaeta, è subito piena sintonia, e con la delegazione della Regione Lazio.

Mancano pochi minuti all’imbarco e arriva la notizia che nella notte è morto a Sezze un amico di alcuni degli studenti in partenza…la vita è anche questo, il dolore in un momento che doveva essere di massima gioia.

 

Il volo

Per molti studenti è la prima volta che prendono l’aereo, il viaggio al di là del Mediterraneo è comunque tranquillo, il personale della EL AL è particolarmente gentile.

 

Israele

Atterrati all’Aeroporto “Ben Gourion” di Tel Aviv, subito il trasferimento in pulman a Gerusalemme, salendo verso la città santa proviamo a immaginarla…all’albergo il tempo di cambiarci e inizia la visita alla città.

Dalla porta di Jaffa entriamo nel Suk, il mercato arabo, dai mille colori, ciò che subito colpisce è la convivenza tra le varie realtà etniche e religiose…arabi, ebrei, cattolici, armeni, siriani, etiopi etc. Passiamo davanti la moschea di Omar e raggiungiamo il Santo Sepolcro. Da lì il muro del pianto.

Uscendo dal muro occidentale, tra decine di ebrei ortodossi, un muezzin chiama i fedeli in preghiera…Gerusalemme è anche questo.

Si fa sera e torniamo stanchi in albergo. La giornata non è ancora finita, dopo cena la Cerimonia di premiazione del concorso…questo è davvero il momento degli studenti, sono loro i protagonisti.

Nessuno in febbraio avrebbe immaginato che le immagini del nostro lavoro sarebbero state proiettate a Gerusalemme…

Muro del pianto

Getsemani

7 giugno 2010 - Yad Vashem

In mattinata la visita allo Yad Vashem (http://www.yadvashem.org/), il memoriale dell’Olocausto…un percorso nel dolore, la costruzione taglia come una ferita la collina su cui è eretto…un percorso nella speranza, attraverso la collina dei giusti delle nazioni e nel racconto di Hanna Weiss sopravvissuta ad Auschwitz.

 

Tel Aviv – Jaffa

Nel pomeriggio a Tel Aviv e a Jaffa. Nuovo e antico che si mescolano in un tramonto affascinante.

Durante la cena araba c’è la possibilità di festeggiare il compleanno di un’alunna, un modo davvero particolare per compiere 18 anni.

A Sezze frattanto molti ci pensano, e non solo i nostri familiari:

Qui siamo tutti ansiosi di sapere come va...?!? un abbraccio a tutti ragazzi!! :D

 (un’alunna esclusa dal viaggio su Facebook, 8 giugno 2010)

Santo Sepolcro

8 giugno 2010 - Suk

Full immersion nel Suk di Gerusalemme…colpisce vedere insieme magliette con la scritta “Free Palestine”, “USA…we are behind you!!” (con stampati i caccia con la stella di Davide) e quelle delle forze speciali israeliane…tutto a torno l’odore di polvere e di spezie, mille colori e mille linguaggi.

Anche questa è l’occasione per sottolineare la vivacità e la serietà della nostra comitiva.

A pranzo in un Kibbutz appena fuori Gerusalemme…quindi di volata all’Aeroporto per le complicate procedure d’imbarco…l’immancabile “interview” dei responsabili della sicurezza…il decollo puntualissimo alle 17:50.

A Ferro di Cavallo alle 23:00 finisce la nostra avventura, stanchi, felici…già pronti per nuove spide.

Enjoy your life!!” è il motto che ci ha accompagnato in questi giorni e che gelosamente, insieme alle mille emozioni condivise, porteremo per sempre dentro di noi.

Ke dire...davvero, non me l'aspettavo così bello...è difficile da descrivere xkè è la prima volta ke affrontiamo un'avventura del genere..

(un’alunna su Facebook, 9 giugno 2010)

appena tornati.. esperienza unica e indimenticabile.. ma soprattutto "da gg siamo testimoni della memoria"

(un’alunna su Facebook, 9 giugno 2010)

 

sarebbe bello farci un altro video su...parlando prorpio di come noi abbiamo scoperto e portato avanti qst lavoro...nn solo come lavoro, ma anke come un percorso, una pezzo della nostra vita....Un giorno noi potremo parlare ai nostri figli...addirittura ai nostri nipoti, come facevano anke i nostri nonni con noi...raccontare quello ke è stato, per NON DIMENTICARE!!

(un’alunna su Facebook, 9 giugno 2010)

Memoriale dei bambini

rega....grazi e a tutti per i bei momenti passati....giorni che non torneranno ma rimaranno nel nostro cuore...pensavo che sarebbe stato tutto diverso ...invece no!!!!!!!!!!è stato magnifico...stupendo meraviglioso unico e irripetibile.....gzie a tutti....♥”

(un’alunna su Facebook, 10 giugno 2010)

 

sicuramente una delle esperienze più belle della mia vita...abbiamo conosciuto un mondo diverso...realtà diverse...ci siamo divertiti tantissimo...non posso far altro ke ringraziare tutti x questo bellissimo viaggio...spero che un giorno possiamo ritornarci....sono onorata di aver fatto parte di questo progetto e di aver condiviso tutti questi momenti con voi!!!Grazie ♥”

(un’alunna su Facebook, 10 giugno 2010)

 

iniziò tutto un gg di scuola.. quando entrò il professore (…) in classe.. ci ha chiesto se volevamo partecipare ad un progetto,, abbiamo fatto una scelta ignorante xk era principalmente x i punti di credito.. ma è bastata una spiegazione dettagliata e la conferenza a Villa Piccolomini e ...lla Piccolomini a farci

(un’alunna su Facebook, 10 giugno 2010)

Ogni cammino inizia sempre dal primo passo…ora quei ragazzi, compresi quelli rimasti a Sezze, sono testimoni della Shoàh con l’impegno di tramandarne alle generazioni future la memoria (yad vashem, la “memoria perpetua” della Shoàh).